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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Steel Attack - Carpe diEnd
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( 1797 letture )
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Lavoro come al solito affidabile da parte dei Power Metallers Svedesi Steel Attack, band che, nonostante una storia che li ha visti alle prese con numerosi avvicendamenti all’interno della line-up, (avvicendamenti che continuano massicciamente anche ora, con l’entrata di tre nuovi membri in formazione, Johansson, Moren e Lofgren), continua a proporre dischi non certo epocali, sei nell’arco di nove anni, se non erro, ma sempre ben costruiti, ben prodotti, ben eseguiti, e tutti in grado di attrarre l’attenzione degli appassionati.
Questo nuovo “Carpe diEnd” non fa eccezione, si tratta infatti di un lavoro che può essere considerato come un ulteriore piccolo step in avanti rispetto al precedente “Diabolical Symphony”, puntando su composizioni di consolidata qualità media e su una produzione molto moderna e “pastosa”, concepita per puntare all’impatto complessivo più che sull’evidenza del singolo strumento, (approccio che non è mai riuscito a convincere pianamente il sottoscritto), con chitarre molto presenti e piene, ben in grado di assecondare una vena talvolta un po’ più darkeggiante, altre volte più Epic rispetto alle prove precedenti, anche se non posso fare a meno di esprimere qualche riserva dettata dal gusto personale circa il suono della batteria non sempre incisivo; anche qualche passaggio vocale , (ma alla fine Ronny Hemlin mi piace), sui toni più bassi poteva forse risultare più performante, ma è un po’ andare a cercare il classico pelo nell’uovo; a questo proposito va aggiunto che l’album è stato registrato presso il Sonic Train Studio di Goteborg, e poi mixato da Mike Wead, (M. Fate, K. Diamond), che gli ha dato il suo tocco; anche i drammatici arrangiamenti fanno la loro parte nel determinare il risultato finale.
“Carpe diEnd” si lascia ascoltare bene dall’inizio alla fine con la sua impronta Scandinava di fondo, ed anche il singolo “Angels”, dal mio punto di vista quasi sempre il tallone d’Achille della gran parte degli albums Power-oriented, pur essendo abbastanza “facile” riesce a prendermi nel suo chorus, ed è semplice sorprendersi a canticchiarla anche dopo aver spento il lettore.
Non ci sono fillers, ed anche se il Cd è piuttosto omogeneo e si mantiene su un livello mediamente elevato, segnalerei comunque, oltre al singolo, anche “The Evil in me”, ben “recitata” da Hemlin, “For whom I Bleed?”, bel mid di quelli che piacciono a me, e “Entrance to Heaven Denied”, ben orchestrata e con valide parti acustiche.
Non è un capolavoro, ma è un buon album, e, specialmente se ultimamente siete stati un po’ delusi da alcune uscite, ad esempio Hammerfall tanto per non fare nomi, con “Carpe diEnd” potrete prendere una salutare boccata d’ossigeno, utile per rifiatare con calma in attesa che qualcuno trovi la formula magica per instillare nuova linfa vitale nelle atrofizzate vene del Power contemporaneo e salvarlo dal suicidio per noia.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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Carpe DiEnd The Evil In Me I Keep Falling Holy Is Evil Perpetual Solitude For Whom I Bleed? Angels Entrance To Heaven Denied Crawl Never Again Beyond The Light
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Line Up
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Ronny Hemlin - Vocals John Allan - Guitars Simon Johansson - Guitars Peter Moren - Drums Johan Lofgren - Bass
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