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Jester Majesty - Plains of Heaven
07/01/2025
( 419 letture )
Muovono i loro primi passi i Jester Majesty, freschissimo progetto musicale nato nel 2024 dalla mente del polistrumentista Alessandro Gargivolo, anche leader dei thrasher Alchemist. Il giovane piemontese, classe 2002, intende in questa sede esprimere la sua ammirazione per quel metal tecnico e progressivo "vecchia scuola", chiamando in causa nomi altisonanti quali Death, Control Denied, Psychotic Waltz e Saviour Machine.

In questo primo EP, che succede alla pubblicazione di due singoli, Gargivolo si è occupato della voce, delle chitarre e del basso, accompagnato da altri tre musicisti per le parti di batteria e di tastiere, oltre che per la chitarra solista della title-track. Seppur conciso -tre canzoni tra cui una breve strumentale, per una durata totale di una decina di minuti-, il lavoro mostra già una bella dose d'ambizione. Dettaglio superficiale ma non scontato, Plains of Heaven si presenta molto bene, schermato da un artwork che ritrae l'omonimo quadro del pittore romantico John Martin, realizzato nel 1851. Buona anche la produzione, potente, cristallina e corposa, che mette in valore le trame intricate e complesse intagliate dai musicisti. I brani sono, in effetti, piuttosto strutturati e cangianti, zeppi di melodie che si innestano le une nelle altre e si rincorrono per tutta la loro durata. Avvolgenti e frastagliati, spesso ipnotici e melodici, gli episodi di Plains of Heaven si poggiano però su di una rocciosa base thrash metal, dalla quale si librano abbondanti le architetture tessute dalla chitarra e dalle tastiere, spesso in concomitanza. Al netto di una buona prova generale, spicca soprattutto il riffing del frontman, in effetti ricco di spunti schuldineriani -piuttosto chiaro il rimando ai già citati Death dell'ultimo periodo e Control Denied. A livello vocale, il Nostro si divide tra un cantato in clean relativamente enfatico ed un registro più chiuso, quasi sussurrato, che rappresenta a nostro avviso il principale punto debole della proposta. Più nel dettaglio, l'apripista Thanatos concede un più ampio spazio all'atmosfera, ingranando la marcia progressivamente, mentre la title-track conclusiva si dimostra nettamente più rocciosa, senza per questo disdegnare melodia ed eleganza. Tra queste due canzoni si incunea la precitata strumentale Memoryless Property, breve quanto decisamente piacevole. Benché distinti, i tre brani dell'eppì si prestano ad essere consumati di fila, complice anche la durata globale contenuta e la relativa assenza di schemi ripetuti, specialmente nella prima traccia.

In definitiva, non possiamo che applaudire questo primo EP, il cui unico, vero difetto si situa nella sua estrema brevità. Plains of Heaven può contare su di una bella maturità di fondo, malgrado la gioventù del suo artefice, ma due brani sono veramente pochi, anche per questo tipo di formato ridotto. I Jester Majesty sono, in ogni caso, riusciti a attirare la nostra curiosità: aspettiamo con interesse un nuovo lavoro più corposo.




VOTO RECENSORE
70
VOTO LETTORI
90 su 1 voti [ VOTA]
LUCIO 77
Domenica 12 Gennaio 2025, 22.45.08
1
A me ricordano gli Anacrusis.. Bell\' Ep.. Peccato che duri solo Dieci minuti.
INFORMAZIONI
2024
Autoprodotto
Prog/Thrash
Tracklist
1. Thanatos
2. Memoryless Property
3. Plains of Heaven
Line Up
Alessandro Gargivolo (Voce, Chitarra, Basso)
“Erymanthon Seth” (Chitarra)
Luca Margini (Sintetizzatori, Tastiere, Organo)
Jester “The Fester” (Batteria)

 
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