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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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06/04/2025
( 572 letture )
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Dopo le vicissitudini che hanno caratterizzato il passato rischiando di mettere fine al progetto della band britannica (abbandono del loro cantante), gli Ironrat hanno avuto la caparbietà di riprovarci con un cambiamento di singer al fine di conquistare la scena heavy. Beneath It All è il secondo lavoro discografico e presenta una matrice musicale molto mista che parte dal metal per atterrare nel grunge più grezzo possibile. Liar apre l’album e subito risalta all’orecchio l’energia del basso, estremamente pesante, ad accompagnare riff continui di chitarra, il tutto accompagnato da una voce spessa ed emozionante. Tip of the Tongue capovolge l’inizio e apre le braccia ad un groove pesante che si fonde con schitarrate distorte. La conclusione assomiglia ad un interludio che lascia presagire a un successivo momento delicato e malinconico, ma… sbagliato! Il singolo Lost inizia, infatti, in modo incalzante con riff pesanti e martellanti, per poi placarsi nell’intermezzo accompagnato da una voce armoniosa e rappresentando il punto più malinconico di vicinanza col “grunge” che fu. In Burn si cambia ancora una volta pelle e si vira sul doom più pesante e claustrofobico che complessivamente lascia addosso una tristezza melodica per l’intera sua durata. Wasted è la canzone perfetta che rappresenta come questa band utilizzi più stili senza fregarsene di nulla: caratteristica infatti della penultima traccia sono i riff stile “party” e cambi repentini di tempo con assoli anche di pregevole fattura. La conclusiva Obscene si veste da sintesi delle tracce musicali che l’hanno preceduta e prende strade differenti partendo dal metal per arrivare allo sludge per poi concludere nello stoner, il tutto accompagnato da un suono di batteria incessante contornato da riff repentini di chitarra.
Alla fine, siamo esterrefatti e confusi: il secondo lavoro della band si presenta come un miscuglio di più band che utilizzano gli stili musicali adottati nel full length dagli inglesi, dai Mastodon agli Alice in Chains, senza però che gli Ironrat riuscano a collocarsi con una propria identità.
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Devo ascoltarli bene. Il disco prima non era male. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Liar 2. Tip of My Tongue 3. Lost 4. Burn 5. Wasted 6. Obscene
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Line Up
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Martin Wiseman (Voce, Chitarra) Wayne Hustler (Chitarra) Stuart Hillman (Basso) Gordon Wilkinson (Batteria)
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RECENSIONI |
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