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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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( 4867 letture )
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UNA BREVE INTRODUZIONE
Dopo tre anni di assenza dalle scene tornano gli svedesi Burst, autori di un progressive metal efficace, originale e tendenzialmente slegato dalla proposta dei gruppi più noti del genere. Sconosciuta ai più, questa band merita sicuramente di essere ascoltata da una fetta di pubblico ampia perché presenta delle caratteristiche atte a differenziarla dalla massa di complessi che popolano il panorama metal odierno.
L’ALBUM
Lazarus Bird è un disco omogeneo nell’approccio e al contempo variegato nella struttura: se di fatto è possibile affermare che la musica offerta è sempre melodica, è necessario sottolineare la bravura dei Nostri nel tenere sempre alta l’attenzione dell’ascoltatore cambiando spesso ritmi, accenti, tonalità, atmosfere e anche registro vocale, dato che il cantante Linus Jägerskog gioca spesso con delle tecniche vicine al growling riuscendo nell’ardua impresa di rendere la propria voce un vero e proprio marchio di fabbrica. Ritengo inoltre che un ulteriore punto a favore della band sia l’uso calibrato e mai esagerato della preparazione tecnica di ciascun singolo musicista: questo metodo compositivo permette da un lato di enfatizzare le capacità degli strumentisti e, dall’altro, di accentuare i contrasti creati dai numerosi cambi di atmosfera di cui vi parlavo poco sopra. Infine, l’ordine delle canzoni è stato disposto in maniera tale da rendere piacevolissimo l’ascolto consecutivo di tutti i brani, aspetto importantissimo considerato che un genere di musica così difficile può risultare pesante ai non addetti ai lavori. Pertanto ho trovato ottima l’idea di piazzare al primo posto della track-list I Hold Vertigo, brano che, per certi versi, si avvicina agli standard melodici e ritmici svedesi; l’album prosegue via via allontanandosi sempre più da questo tipo di forma-canzone aggiungendo elementi a volte tratti dal metal-core – è il caso dei primi riff di Cripple God –a volte sperimentando soluzioni melodiche dal sapore drammatico– come avviene nel bellissimo arpeggio introduttivo di Momentum e addirittura sfociando nel jazz, come alla fine di Nineteenhundred. Oltre a tutto questo, i Burst spesso e volentieri sperimentano coi suoni (soprattutto nelle parti acustiche), magari disegnando melodie armonizzate su tappeti ritmici dai tempi irregolari, segno che questo disco è frutto di moltissimo lavoro e collaborazione tra i componenti della band. Infine, come spesso accade, l’ultima canzone del cd è anche la mia preferita: City Cloaked è sia il sunto che il più alto apice compositivo di questa splendida release riunendo in un’unica soluzione tutti gli elementi distintivi della band di cui ho parlato sinora e costruendo un brano che è si bello da ascoltare ma, soprattutto, è bello da sentire.
IN CONCLUSIONE
Siamo di fronte ad un disco che forse non farà la differenza nell’evoluzione del metal nè venderà milioni di copie nel mondo ma che di sicuro appagherà e appassionerà tutti gli amanti del progressive e, in generale, tutti coloro che abbiano voglia di ascoltare musica lontana dai soliti standard tipo doppia-cassa-a-manetta o growling-tipo-demonio-incarnato. La classe dimostrata da questi cinque ragazzi mi permette di consigliare caldamente l’ascolto a tutti i nostri Lettori e di premiare Lazarus Bird con un voto all’altezza del risultato raggiunto: complimenti, Burst, ve lo siete guadagnato.
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14
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Ma che voti date voi lettori scusate? |
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13
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Aggiungo che il disco contiene momenti di pura esaltazione come il bridge centrale di "I Hold Vertigo", le armonie di chitarra in "We Are Dust", l'attacco di "Cripple God" e le cavalcate di "(We Watched) The Silver Rain" per citarne solo alcuni. Davvero notevole. |
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12
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Album veramente ben fatto e (purtroppo) poco conosciuto, sound inconfondibile e songwriting ispiratissimo. Cresce moltissimo con gli ascolti, per me voto 85. |
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Album splendido. Peccato si siano sciolti. PIccola indiscrezione. Ora il batterista si è trasferito a vivere in Italia ed è alla ricerca di band con cui suonare ) |
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10
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Album splendido. Peccato si siano sciolti. PIccola indiscrezione. Ora il batterista si è trasferito a vivere in Italia ed è alla ricerca di band con cui suonare ) |
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9
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Lo ascolto da molto ormai...stupendo a dir poco! |
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8
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QUESTI RAGAZZI SANNO VERAMENTE SUONARE.GRAN BEL DISCO. |
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6
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@ Vincent: yeah questa è l'attitudine giusta: supportare i gruppi che meritano! |
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Vado bubito a comprarlo |
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Ah fidatevi ragazzi, ne vale la pena! Il primo ascolto vi piacerà; il secondo confermerà il vostro piacere e il terzo lo rafforzerà e via dicendo fino ad innamorarvene perdutamente... |
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3
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Molto interessanti, gli darò un ascolto  |
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Li vidi dal vivo tre anni fa e mi fecero un'ottima impressione! |
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Me lo procuro subito... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01 – I Hold Vertigo 02 – I Exterminate The I 03 – We Are Dust 04 – Momentum 05 – Cripple God 06 – Nineteenhundred 07 – (We Watched) The Silver Rain 08 – City Cloaked
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Line Up
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Jesper Liveröd - Basso Linus Jägerskog - Voce Patrik Hultin - Batteria Jonas Rydberg – Chitarra Robert Reinholdz - Chitarra
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RECENSIONI |
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