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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Extreme Noise Terror - Law Of Retaliation
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( 3095 letture )
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UNA BREVE INTRODUZIONE
Gli Extreme Noise Terror sono una delle band che hanno segnato il movimento grindcore, e cosa ci si può aspettare da loro se non un album veloce, violento, caratterizzato da un’inaudita ed aggressiva carica vocale? Direi nulla di più: chi ascolta la band, attiva ormai da quasi 25 anni, sa bene che la proposta del combo inglese è molto diretta e non è soggetta a mediazioni di tipo culturale, o ad influenze inusuali o ancora a tentativi di vendere più copie inserendo una ballata qua e la o passaggi richiamanti la musica classica. No, signori, se cercate qualcosa di artisticamente elevato, siete fuori strada: questo cd è un concentrato di violenza, e non fa prigionieri.
L’ALBUM
Diciannove brani di intenso ed incondizionato grindcore/punk: questa la cruda conclusione di Law Of Retaliation, diciassettesimo disco nella storia degli E.N.T.. Vorrei che fosse ben chiara una cosa: questo platter è un macigno vero e proprio, nel senso che i brani potrebbero essere benissimo considerati l’uno la continuazione dell’altro, tanto poco varia è la qualità della musica proposta. Dall’inizio alla fine si sentono solo chitarre, urla non ben comprensibili (e d’altra parte che bisogno c’è di comprendere un urlo?) e tanta, tantissima doppia cassa: come dicevo all’inizio della recensione, dunque, non c’è assolutamente nessun tipo di compromesso. Nessun tipo di pausa, nessun tipo di melodia o di intermezzo o di novità, tanto per rilassare le orecchie dell’ascoltatore o per proporre qualcosa di diverso. No: è tutto un massacro, dall’inizio alla fine. Perciò, visto che sono qui per esprimere un parere e dare un giudizio sull’opera, la mia opinione è che se vi piace questo genere di musica dovreste ascoltare Law Of Retaliation: state pur certi che non ve ne pentirete; ovviamente tutti gli altri dovrebbero rivolgersi altrove, ma non sarà un problema perché questo non è un album per “tutti gli altri”, è un album fatto solo ed esclusivamente per chi ascolta questo tipo di musica, e per nessun altro.
IN CONCLUSIONE
Niente compromessi, ricordate? Molto bene. Ritengo che questo sia un buon disco di grindcore, ma credo anche che la volontà della band di rimanere così tanto chiusa ed avvinghiata nella propria estrema proposta finisca per essere controproducente; detta in altre parole: se i pezzi si assomigliano tutti, l’album prima o poi finirà per stufare; quindi mi sento sì di promuovere l’album, che raggiunge sicuramente il suo obiettivo, ma non è una promozione a pieni voti: va bene esser coerenti, ma cambiar giro d’accordi, una volta ogni tanto, non guasterebbe.
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6
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Ribadisco il concetto di 5 anni fa, non c'è pubblicità, non ci sono etichette importanti, vengono cagati poco, mentre secondo me fanno il culo a buona parte della robaccia che viene spacciata per estrema, ma che di estremo ha solo la falsità dei suoni di merda..... |
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5
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una delle band cardine del grindcore.da culto.grandissimi! |
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4
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A me piace come disco... |
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3
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A me piace abbastanza anche questo cmq concordo con il recensore voto 68 anche io , però recensite anche i vecchi classici come A holocaust in your head , retro-bution e damage 381 |
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2
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Ok sul fatto che da anni non inventano niente....ma dio ehm santo, questi qua han fatto la storia di un genere e vengono cagati da 4 o 5 -anzi il mio è il secondo commento-, dopo quello di 3 anni fa di Alessio....povera musica estrema, ma estrema davvero....lo so non c'è la Nuclear o la Century dietro, con le loro produzioni perfettine...... |
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1
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no no bello viva la coerenza pieno di hardcore dentro molto buono |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1 – Believe What I Say 2 – Religion Is Fear 3 – Spit On Your Dreams 4 – Skin Deep 5 – Blind Lead The Blind 6 – Short Fuse 7 – Chasing Shadows 8 – Human Waste 9 – Rat Hell 10 – Enslaved In Darkness 11 – Nothing No More 12 – Parasites 13 – Revenge 14 – Rotten To The Core 15 – Low Life 16 – Against The Grain 17 – Screaming Fucking Mahyem 18 – Death Message 19 – Divided & Ruled
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Line Up
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Dean Jones - voce Adam Catchpole - voce Staff - basso Paul Woodfield - chitarra Ollie Jones - chitarra Mic Hourihan – batteria
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