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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Heaven & Hell - The Devil You Know
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( 15563 letture )
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Potete chiamarli come volete: Black Sabbath, Heaven & Hell, o anche quellichesonostatiresuscitatidaRonnieDio, ma la sostanza rimarrà comunque immutata, questa gente incarna un certo spirito del rock metal che non muore mai, ed ogni loro nuova proposta è destinata a lasciare il segno in molti cuori metallizzati. Personalmente ho sempre considerato i Black Sabbath dell’era Dio un gruppo fondamentale, ed in particolare il vecchio Ronnie come LA VOCE DEL ROCK, potete quindi immaginare con quale ansia attendessi questo The Devil You Know.
Devo dire che la prima impressione è stata decisamente confortante, questo album sembra privo di una dimensione temporale, nel senso che -qualità dell’incisione a parte- potrebbe tranquillamente essere stato edito tra il 1980 e questa mattina, tanto è assolutamente, totalmente, made in Black Sabbath/Dio, con i riff oscuri di Iommi che riportano subito alla mente certi giorni lontani, quando un vinile dei BS che girava sul piatto bastava per isolarti dal mondo per circa mezz’ora e portarti in un altro, popolato da creature nere, maligne e -forse- amiche. Quando l’ugola di Dio scatenava qualcosa di primordiale che tutti noi abbiamo dentro, ma che solo in determinate circostanze e solo con determinati medium a disposizione risale in superficie. Bene: ambedue le anime degli Heaven & Hell sono ancora in perfetta forma, e se un po’ più contenuta è la sorpresa per la prestazione del chitarrista, porta invece quasi alle lacrime la constatazione che l’elfo sessantasettenne -forse, chi può dirlo con certezza?- possiede ancora intatte le qualità che lo hanno reso a mio parere un fenomeno unico nella storia dell’hr/hm. A loro due si aggiungono quelli che non è assolutamente possibile considerare dei comprimari: Geezer Butler è un’altra figura di primissimo piano del rockrama internazionale, ed Appice è un batterista tanto dotato di tecnica quanto di un gusto che lo porta a non strafare senza motivo.
Fatta questa lunga premessa la logica conseguenza dovrebbe essere una valutazione altissima da parte dello scrivente, ed invece alla fine di un numero abbastanza elevato di ascolti questa, pur mantenendosi sicuramente su livelli elevati, non raggiunge l’eccellenza assoluta. Il motivo l’ho già enucleato in precedenza: questo album non aggiunge nulla alla storia di questa gente; è bello, a tratti molto bello, professionale, curato, ben scritto, ben prodotto, ben arrangiato, ben eseguito, ben… tutto, ma nel profondo dell’anima dei loro fan rimarranno scolpiti i classici di un tempo, verranno sempre prima quelli, questo semplicemente perché sono venuti prima e sono venuti in altro contesto storico-musicale.
The Devil You Know è un grande album, aperto senza assalti all’arma bianca, ma puntando sulla tradizione Doom Dio/BS di un pezzo come Atom and Evil, solennemente oscuro nell’incedere e “aperto” da un tipico chorus a là Ronnie. Fear imprime la prima, contenuta, accelerazione, ma la parte strumentale è sempre tenuta saldamente per le briglie e sostiene la solita prova del singer con alternanza di momenti dark con altri più distesi. La title track è stata la prima song composta per questo album ed il punto di partenza per lo sviluppo dell’intero lavoro,
He reached for a book all bound in leather something that he knows he’s never read and the first page says beware you’ve found the answer the next one says I wish that you were dead! Don’t go out, put it back You’re reading from the Bible Black!
il marchio Dio permea ogni suo secondo cantato. Dopo l’arpeggio acustico introduttivo partenza improvvisa con un riff pesante e nero a sua volta recante quello BS, assolo in linea con la qualità del pezzo e finale come ci si aspetta che sia. È difficile descrivere certi pezzi, sono prevedibili nel loro svolgimento, e la maggior parte di noi è contenta che lo siano. Succede solo per pochi eletti.Double the Pain riporta a certi riffoni hr dei primi anni '70, quadrati, semplici, e maledettamente “giusti”, il tutto con l’aggiunta di un flavour doom che non può che essere dentro lo spirito dell’album; Rock’n’Roll Angel è più da RJD fin dal titolo e forse anche un po’ fuori mood rispetto a quanto ascoltato finora, ma il brano prende quota mediante il solo aggressivo di Iommi che dimostra ancora quanto mestiere possiede. La seguente The turn of the Screw illude inizialmente con un intro che riporta in pieno doom, ma l’evolvere del brano vira invece su un HR ancora più da carriera solista di RJD anche se il ritornello bilancia il tutto, non è comunque l’episodio più riuscito di The Devil You Know. Eating the Cannibals è corta ed aggressiva, ma anche questa non è niente di che. In Follow The Tears l’anima sabbathiana degli Heaven & Hell riprende nuovamente il sopravvento, confezionando un altro anthem nero utilizzando un intro giocato su chitarra e tastiera per poi evolvere in un brano cantato nel solito modo “carico” da Ronnie ed appoggiato su un tappeto chitarristico che utilizza note molto ribassate e dall’impatto forte; pezzo sicuramente riuscito. Ancora bilancino doom-hr con Neverwhere, altro pezzo post anni '70, e l’impressione che la scaletta sia il risultato di “un brano a te ed uno a me” tra Dio e l’accoppiata Iommi/Butler è netta. Si chiude con il pezzo più lungo ed articolato: Breaking into Heaven, probabilmente sintesi dell’intero lavoro con il suo incedere su note certamente next-doom di sabbathiana ispirazione ed una prova vocale di Dio -in tutti i sensi- che fa sfoggio di tutte le sue prerogative migliori, dall’interpretazione delle parti più dark alle aperture teatrali del bridge; ottima closer.
Tiriamo le somme? Il CD è sicuramente ottimo, Ronnie è sempre lui, magnifico, evocativo, attoriale, marpione e in grado di reggere tutto il platter facendo un uso limitatissimo di overdubs vocali, insomma: l’ennesima riconferma su stratosferici livelli; Iommi macina riff doom e soli pregevoli come un tempo, non è certo l’icona dell’axe-man moderno, ma nessuno lo chiede.Butler si riconferma ottimo -ed ancora sottovalutato- bassista e forma con Iommi una coppia in grado di impartire lezioni a gran parte della concorrenza; Appice era, è e resterà per un pezzo uno dei batteristi più affidabili del giro, e ciò è quanto. Questa line-up confeziona un lavoro che ha il solo demerito di essere esattamente come ci si aspetta che sia, e questo costituirà un bene per i fan ed un limite per i detrattori, ma è il solito gioco delle parti. Per conto mio rimane l’impressione di un ottimo album, che però resterà sempre un gradino sotto i grandi classici, non fosse altro che per mere questioni “temporali”, ma ragazzi: da prendere comunque subito.
Curiosità finale: avete notato i numerini 25 e 41 interni al logo di richiamo ai Black Sabbath sulla cover? Non vorrei sbagliare, ma potrebbero fare riferimento al versetto del Vangelo di Matteo che recita: Allora dirà ancora a quelli alla sua sinistra: "Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli!". Molto Sabbath….ehm Heaven & Hell, no?
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VOTO LETTORI
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76.38 su 109 voti [
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55
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Questa era la formazione più fantastica di tutti i tempi. I sabbath sono almeno 5 band: una con Ozzy, una con Dio, una con Hughes, una con Gillan e una con Martin. Alcune di queste band hanno avuto il numero di dischi per esprimere la loro identità, altre no, hanno solo avuto modo di dimostrare di avere tanto potenziale (esempio classico è con Ian Gillan).
Nel 2009 questa formazione aveva l'affidabilità, la chimica,l'energia, la voglia e l'ispirazione. Una cosa questa piuttosto miracolosa che non può essere pianificata a tavolino. Si sente chiaramente che questo album doveva essere solo l'inizio di una nuova giovinezza e non è un album capolavoro, ci sono almeno 3 canzoni sotto tono e le migliori none esprimono il massimo del loro potenziale,ma la passione trasuda da tutti i pori, l'emozione pure e vederli sul palco in quegli anni era qualcosa di veramente speciale (di più che nelle precedenti eree di questa formazione, questa era davvero la volta buona). e invece.... Invece dobbiamo essere capitati nella realtà in cui le belle cose vengono azzoppate sul nascere. Almeno i Judas Priest prima di tracollare nell'autocelebrazione dettero ad un buon disco di reunion (parlo di Angel of retribution paragonabile al qui presente) il meritato seguito (nostradamus) in cui portarono a compimento le potenzialità espressive e di maturità della band rinata (anche se, nel loro caso, per poco).
e allora ovvio che la ritrovata coppia Iommi/Butler formidabile qui abbia voluto continuare a creare e sia tornata per motivi sotrici (né martin né gillan potevano in questa fae tornare come frontman credibili dei sabbath 70enni) a voler chiudere il cerchio con Ozzy. e in effetti mi stupirono in positivo pur non trasmettendo la stessa gioia di questa formazione soprattutto per la ritrovata amalgama con la voce di Ozzy, però li si accontentarono di chiudere il cerchio anziche di recuperare la chimica e l'ispirazione per essere i nuovi black sabbath con la vecchia formazione
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Ho appena finito di riascoltare il penultimo disco dei Black Sabbath con il nickname e sono davvero spossato dopo le tonnellate di riff pachidermici che il Maestro mi ha scaraventato addosso......per fortuna adesso con la cena mi riprenderò..... Uao che mazzata!
Ultimo capolavoro assoluto degli Dei.... Bestiale.... Voto 90 per me..... Ossequi! |
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Ci sono voluti molti ascolti per assimilarlo.Che classe Ronnie è poi i riff di IOmmi starei ore ed ore ad ascoltarli.Voto 89 |
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Questo album è IL METAL. dopo Painkiller dei Judas , incarna quello che è metal vero e proprio. cadenzato, pesante, solenne. dall'inizio alla fine. Doom come mai non si può. FOLLOW THE TEARS e BIBLE BLACK su tutte. Da avere e consumare. 90 |
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Vado controcorrente purtroppo, oggi come quando uscì... Pur essendo un buon disco non riesco a metterlo sullo stesso livello dei precedenti con Dio alla voce. Certo, la prestazione di tutti e quattro è ottima, stesso discorso per la potente produzione, ma i pezzi non mi coinvolgono più di tanto, faccio fatica ad arrivare in fondo all'album. Voto 75 |
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50
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I Black Sabbath son tornati (ecchissenefrega del nome!!!) e lo fanno con un quasi capolavoro. Bible black è degna di stare a fianco ai masterpieces del passato; Atom and Evil, la bellissima The turn of the screw (prima o poi leggerò il libro); Breaking into Heaven seguono a ruota. Un album del genere lo aspettavamo da troppo tempo. Peccato che non avremo altre repliche. Voto 80 |
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Che album!! fino a quest'album nella mia formazione metal, i black sabbath di dio (e ronnie stesso sopratutto) erano stati assenti. Poi quest'album e il loro live al gods of metal di milano (ho ancora i brividi), mi hanno fatto capire cosa mi ero perso!! Peccato che ora che ho recuperato tutto ciò in cui ha cantato DIO , non potrò mai più ascoltare qualcosa di nuovo da questo cantante grandioso!! |
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Questo è un album particolare, un album da metabolizzare in ogni sua sfumatura che poi erutterà come lava vulcanica nelle vene e la sua magniloquenza invaderà l'anima dell'ascoltatore...The DevilYou know è stato purtroppo il 'canto del cigno' dell'immenso Ronnie James Dio ritornato a sancire un patto di indiscutibile valore con l'inossidabile Tony Iommi .. un'alchimia non rara ma UNICA..... i Sabbath di questa formazione rimarranno per me la più grande band del pianeta .... |
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@ROSSMETAL65,indubbiamente hai ragione...però va anche detto,che a cercare bene,qualcosa di interessante si trova anche tra le nuove band..magari quelle che sono ancora relegate nell'underground. Oramai dobbiamo guardare al presente..prima o poi le grandi band del passato(acdc,iron maiden,megadethe cc)smetteranno e a quel punto che si fa?! |
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Che dire CAPOLAVORO ASSOLUTO...meglio di Dehumanizer, Ottimo davvero... Voto 80 |
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bellissimo che emozione quando usci...risentire i black sabbath con ronnie....poi e finito tutto (parlodi questi sabbath)ronnie se ne e andato per sempre....loascolto con un po di nostalgia una band immensa con un cantante di un altro pianeta! |
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gran disco con pezzi meravigliosi tipo bible black atom and evil fear e newerwhere band immensa dio iommi butler appice storia |
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che album e che interpreti! direi un 88. i veri Black Sabbath secondo me. |
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Concordo pienamente sull'ottima valutazione di questo disco che ha aggiunto Bible Black alla lunga lista di classici dei Sabbath. Voto: 90. |
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è da 4 anni che lo ascolto e devo oggettivamente dire che è un CAPOLAVORO purtroppo temo che sia l'ultimo capolavoro. Adoro Iommi e le capacità con cui ha saputo rinnovarsi negli anni e con formazioni diverse e tutte eccellenti. é la persona " si ne qua non" ,ma ora che vanno per i 70, nessun cantante riesce a star dietro alla potenza delle sue canzoni. Solo Ronnie Dio ci riusciva e risultava esseremoltre al più grande cantante di sempre,anche il front man definitivo dei Black Sabbath (qui chiamati Heaven and Hell senza nessuna vera giustificazione). Ora che Ronnie ci ha lasciati non credo che ci possano essere capolavori altrettanto meravigliosi all'orizzonte e sicuramente non ci saranno "evoluzioni" . The Devil You Know doveva essere il primo disco di una nuova corrente musicale e di una nuova energia per i Sabbath che avrebbero fatto ancora tanta storia. Invece....è andata male. Il prossimo disco (13) lo fanno conj Ozzy e per quanti ottimi riff ci possa mettere io non credo che possa superare questo ultimo gioiello. Forse solo glenn hughes che,dopo Dio,era quello a cui la voce è invecchiata di meno,potevano mantenere la qualità,ma con ozzy temo proprio che ci limiteremo a rinverdire il vecchio,vecchissimo sound primigenio con meno soli e meno emozioni. |
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Intendo dire che nella cover si vedono delle croci e il coso con un crocifisso in mano e non capisco il senso |
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Ma la cover è satanica o blasfema ??? |
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Immenso! Ci sono più riff da capogiro in questo album che in molte discografie di altri gruppi. 90 |
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Gente dite quello che volete ma secondo me la sola bibile black possiede alcuni dei momenti più alti mai raggiunti in tutta la storia del'hard rock/heavy meta. Da 3 anni questo capolavoro gira ciclicamente nel mio stereo, il testamento spirituale di Ronnie, almeno, a me piace ricordarlo così... tutti gli altri A CASA. 100 |
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album ottimo come tutti quelli con dio...l ho visti dal vivo al gods 2009...avevano letteralmente distrutto quelle checche dei motley che suonavano dopo...una potenza |
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Dehumanizer in salsa moderna ma con meno idee, si sente che son vecchi. Resta comunque un ottimo album ma ci sono un pò troppe canzonette riempitive.... |
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Anch'io faccio parte di quelli che considerano i "Black Sabbath dell’era Dio un gruppo fondamentale, ed in particolare il vecchio Ronnie come la voce del rock (R.I.P.)" per cui concordo al 100% con Metalpedia Raven. Essendo, musicalmente parlando, un conservatore ritengo questo non aggiungere niente di nuovo un valore aggiunto. Come si dice mai lasciare il certo per l'incerto, meglio una classica e sana fetta di salame che un innovatrivo sushi. Un gruppo così sublime non si potrà più ripetere, purtroppo. |
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"Breaking Into Heaven"... suona strano dopo quello che è successo a Ronnie, come una premonizione. |
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FENOMENI,LEGGENDA,STORIA |
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Bella recensione, ma io mi aspettavo qualcosa di più da questo disco. Sarà che l'ho caricato troppo di aspettative, sarà che questi "vecchietti" di cose buone ne hanno già fatte in passato... ma lo trovo un po' ripetitivo, raramente prende quota, secondo me. |
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certo che la cover può competere con Avulsed e Cannibal Corpse in quanto e orrore. Alien è più fotogenico |
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Bellisimo!specialmente il suono delle chitarre belle cattive,ottimi i riff,finalmente un po' d'aria fresca! |
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Se ci dimenticassimo per un attimo che siamo nel 2009 e non nel 1980, questo sarebbe forse il migliore Black Sabbath con R.J.Dio. Certamente il contesto storico ha la sua importanza, ma come qualità in se The Devil You Know può competere tranquillamente con i predecessori: 90 e lunga vita Heaven & Hell !! |
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Si gli anni passano, i tempi cambiano, ma abbiamo ancora bisogno di certi punti di riferimento  |
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Ottima recensione. Il mio voto 90. Leggende viventi, che ancora hanno voglia di fare musica ( e che musica). Non si discutono, chiaramente il passato è inarrivabile per ovvie ragioni...ma non è colpa loro se gli anni passano e i tempi cambiano. Eterni. |
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Finalmente l'ho comprato! Devo dire che mi piace molto e l'80 se lo merita tutto. |
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Si, con il solo vero demerito di essere appunto la parte 2 |
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Grandissimo Disco,un Dehumanizer parte II |
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Non credo che 'sti tizi abbiano tanto bisogno di soldi e di sputtanarsi alla loro età. E' molto semplice: se ti piacciono lo compri, diversamente no, qual'è il problema? |
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sono un "coglione"..... soddisfatto ! |
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Della serie facciamo un pò di soldi tanto qualche coglione lo compra di sicuro |
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"Senatoriale penna" mi piace  |
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Indubbiamente un disco costruito più sul mestiere che sulla passione, e il risultato si colloca giustamente sotto i tre magnifici predecessori (a proposito, ma quant'è sottovalutato Dehumanizer?!?). Ad ogni modo, avercene di dischi del genere, oscuro, heavy in ogni sua nota e graziato dal tocco di gente come Iommi, Dio, Butler... e perchè no, della senatoriale penna di Raven  |
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Thanx  |
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DISCO CHE NON AGGIUNGE E NON TOGLIE NIENTE ALLA LORO STRAORDINARIA CARRIERA,MA SEMPRE UN GRADINO AL DI SOPRA DI TANTO CIARPAME CHE ESCE OGGI GIORNO.QUESTI "GIOVANI VECCHIETTI" HANNO FATTO AVVICINARE AL METAL UN INCREDIBILE NUMERO DI PERSONE E SENZA DI LORO,SE MI PERMETTETE,I VARI METALLICA,SLAYER,MEGADETH E COMPAGNIA BELLA CHISSA' DOVE SAREBBERO.QUESTI RIFF SCOLPITI NELLA ROCCIA SONO IMMORTALI,COSI' COME LA VOCE DI DIO (MAI NOME FU PIU' AZZECCATO!L'AVRA' ASCOLTATA ANCHE MOSE'?!).GIU' IL CAPPELLO,INFINE,PER LA RECENSIONE DI RAVEN. |
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bel lavoro dal sapore ottantiano.Sarò "eretico",ma Dio alla voce non mi ha mai coinvolto emotivamente più di tanto.Sia chiaro,egli è un grande cantante e le sue interpretazioni non fanno sbavature,ma i brividi me li provocava solo Tony Martin.Nel complesso,il disco suona bene e sicuramente con certi riff,ci vuole l' ugola di Ronnie.Voto meritato. |
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E d'altra parte mica tutti sono gli Heaven And Hell 8-) |
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Più 3/4 magari, ma non tutti i dischi ispirano allo stesso modo |
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Mezzora??? Ammazza o Francè mo se non fai 20 recensioni COSI' al giorno m'arrabbio congrats  |
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Ringrazio tutti, pensare che l'ho scritta in mezz'ora / tre quarti d'ora mentre lavoravo tra una pratica e l'altra e mi era sembrata un pò tirata a correre |
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Come sempre Raven colpisce e affonda 8-) l'album lo comprerò nei prossimi giorni, ultimamente ho avuto (purtroppo) poco tempo... solo allora vedrò di dire la mia, ma sono sicuro che la spiegazione data da Francesco circa la bontà del disco in rapporto alla qualità dei lavori passati è assolutamente verosimile! |
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Disco superlativo veramente bello ma la recensione è straordinaria. Raven uber alles |
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Sarà mio a breve. Non l'ho ancora sentito ma non resisto!!!! |
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Recensione splendida...l'album ottimo, considerando i tempi che corrono, quindi il voto del corvo è più che giusto...non ci resta che vedere come si comporteranno dal vivo, sul palco, le nuove canzoni! |
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..splendida rece Raven...ho ascoltato molte volte l'album e sono pienamente d'accordo con quanto hai scritto..... 75 +5 per la carriera è il voto perfetto! |
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Magari 75 + 5 per la carriera?! |
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concordo su quasi tutta la linea con Raven (recesionI sempre ottime ed esustive), io gli dò un 75, di pù credo che non meriti. VECCHIE VOLPI |
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Domani lo vado a comprare originale. Comunque, è strepitoso! |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Atom and Evil 2. Fear 3. Bible Black 4. Double the Pain 5. Rock and Roll Angel 6. The Turn of the Screw 7. Eating the Cannibals 8. Follow the Tears 9. Neverwhere 10. Breaking into Heaven
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Line Up
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Ronnie James Dio - vocals Tony Iommi - guitar Geezer Butler - bass guitar Vinny Appice - drums
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RECENSIONI |
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