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Franco Battiato - Pollution
( 17275 letture )
No, non avete sbagliato sito, non siamo impazziti ed il nome che avete letto prima di cliccare su questa recensione è assolutamente degno di stare dove sta.
Del resto dopo aver inserito nella serie di scritti dedicati alla storia del prog Italiano – anche se questo disco va oltre questa etichetta – nomi quali quelli di Alan Sorrenti, Semiramis (questi ultimi, per chi non avesse letto la recensione, prima testimonianza su vinile di Michele Zarrillo) e simili altri ancora, non dovrebbe stupirsi più di tanto di imbattersi in quello di Franco Battiato, dato che il musicista Siciliano ha scritto negli anni 70 alcune delle pagine più interessanti – non per niente poco vendute, tranne forse proprio questo – del grande libro della buona musica nostrana, per poi diventare più decodificabile negli 80’s e firmare anche opere di musica classica di livello elevato che magari affronteremo nella sezione Orchestrale Contemporanea.

Tornando a quel mitico 1972 in cui l’album fu concepito –per poi essere edito nel '73– il momento storico era particolarmente frizzante per usare un eufemismo, e Battiato si trovò a fare i conti con una certa critica forse succube della controcultura imperante, ed alcune sue opere che si potrebbero definire come “in forte anticipo sui tempi” rimasero riservate ad un pubblico di cultori che forse aveva poco a che fare con quello collegato alla sua successiva esplosione commerciale ed è invece più affine a quello che lo avrebbe osannato all’atto della pubblicazione dell’opera lirica Gilgamesh.

Per inquadrare correttamente Pollution bisognerebbe forse considerare prima il precedente Fetus -da molti considerato nettamente superiore- e i due lavori successivi, orientati verso una sempre maggiore apertura verso la comunicazione “per tutti” – in senso molto lato – ed intendere questo gruppo di quattro album come un’opera unitaria che parte da un punto ed approda in un altro dopo un lungo viaggio, ma ne riparleremo in seguito.

Album provocatorio fina dalla cover (rappresentante una mattonella di una piazza Bolognese –credo P.zza S. Stefano– e sopra di questa un limone ed un bullone), e dal sottotitolo che recita: ”gesto sonoro in sette anni dedicato al Centro Internazionale Studi Magnetici", il disco è sospeso tra strumenti classici sempre alla ricerca di melodie inconsuete e già pienamente dentro l’influenza del mondo arabo che si manifesterà , esoterica e prepotente, negli anni a venire, e –e qui registriamo la parte più interessante– l’uso raffinatissimo dell’elettronica, spaziale come solo in Inghilterra si poteva sentire (ed infatti l’artista fece in Tour da quelle parti in quegli anni) efficace ad un punto tale che se le stesse tracce fossero incise oggi con le moderne tecniche digitali anziché con i mezzi più che spartani impiegati all’epoca, sarebbe sorprendente anche per orecchie allenate come quelle dei musicofili moderni, tanto che dubito che la resa live di certi pezzi potesse essere all’altezza. Insomma: Battiato era già “avanti”, e parecchio.

Dopo il recitato sulle note del Bosco Viennese di Strauss culminanti nell’interrogativo: ”Ti sei mai chiesto che funzione hai?” de Il silenzio del rumore e l’intermezzo brevissimo di 31 Dicembre 1999 – ore 9, si passa al Battiato che conosciamo tutti in Araknames, nenia araba con un testo in parte in italiano cantato al contrario, una specie di messaggio subliminale palese.

Ima areknamess
malha areknapess
ima areknamess
malha areknapess
atenoip arret elevoun
sisoprommatem ereitnorf
alled etnem



Tematiche contemporanee trattate in maniera “spaziale” –anche qui con pochi paragoni italici– in Beta: un Beta gode nel farsi ubbidire dai Kappa e dai Delta, un testo ancora tristemente moderno sorretto da una trama tendenzialmente post-psichedelica avviluppata a tendenze arabeggianti..
Plancton è il mio pezzo preferito, un semplice arpeggio di chitarra, un synth che regala un espressivo solo, un testo etereo che parla di trasformazione da uomo a pesce e che non avevo mai capito perché mi piacesse tanto fino ad oggi mentre riascoltavo il disco di sottofondo mentre preparavo la recensione, poi ho capito: è incredibile, ma sembra qualcosa che, con la voce di Lande e cantao in inglese, potrebbe stare sull’ultimo degli Ayreon, e questo qualcosa vorrà dire, c’è un’attitudine universale, un qualcosa di sublime che accomuna la buona musica che va ben oltre le etichette; è buona musica ed arriva al cervello come tale, punto.
Con Pollution si affronta in maniera più esplicita il tema portante dell’album: l’inquinamento, (morale e materiale) o meglio, la sua estetica, e tutto ciò è molto “Battiatesco” , e colgo l’occasione per sottolineare che questo è di gran lunga il peggiore dei molti neologismi che abbia mai creato, ed è tutto dire.
Dopo una lunga intro, Chitarra e Synth entrano a porgere un testo decisamente poco digeribile per l’ascoltatore medio dell’epoca, (ma anche di oggi), ma che farebbe la felicità di un ingegnere idraulico e si chiude con l’interrogativo iniziale:

La portata di un condotto
è il volume liquido
che passa in una sua sezione
nell'unità di tempo:
e si ottiene moltiplicando
la sezione perpendicolare
per la velocità che avrai del liquido.
A regime permanente
la portata è costante
attraverso una sezione del condotto.
Atomi dell'idrogeno
campi elettrici ioni-isofoto
radio litio-atomico
gas magnetico.
Ti sei mai chiesto quale funzione hai?


Termina il tutto la spiazzante Ti sei mai chiesto che funzione hai?, niente altro che un tristissimo tappeto sonoro su cui Battiato geme e si lamenta disperatamente.
E’ proprio questo il nocciolo della questione: prendere coscienza della strada senza ritorno intrapresa dall’uomo (vi ricordo che siamo nel '73) e della via d’uscita da ricercare in sé stessi prendendo coscienza del sé più profondo per incidere sul mondo esterno in positivo.
Vi invito dunque ad ascoltare questo album in maniera open-minded, come i nostri lettori sono abituati a fare, ed a prendere atto del fatto che ci troviamo di fronte ad un musicista che ha scritto un pezzo della storia della musica italiana contemporanea.



VOTO RECENSORE
90
VOTO LETTORI
70.92 su 54 voti [ VOTA]
LUCIO 77
Sabato 11 Settembre 2021, 20.58.06
54
E' un discorso inutile.. C'è Chi Vota basso apposta e manco sa chi è Battiato.. Passar innanzi.. Basta solo ricordare quando Battiato si è commosso a Genova cantando Amore che vieni, amore che vai...
Carmine
Venerdì 10 Settembre 2021, 21.22.37
53
La voce del padrone s'ha da fare. E chi vota numeri bassi non capisce niente di musica. Punto.
L'ImBONItore
Venerdì 10 Settembre 2021, 19.40.30
52
Meglio di no, lo vorrei anche io , tanto , ma temo che il voto lettori infangherebbe i suoi album, già con questo stiamo sui 65 . Meglio di no con certe bestie , caghi saluti
lisablack
Venerdì 10 Settembre 2021, 19.19.17
51
Recensite La Voce del Padrone.. Così ci metto subito un bel 100
Argo
Venerdì 10 Settembre 2021, 18.29.13
50
Non sarebbe male aggiungere altre recensioni di Battiato qui, sarei molto curioso di leggere commenti vari.
progster78
Martedì 18 Maggio 2021, 14.58.07
49
Quoto ogni singola parola di Noesis,disco splendido partorito da un genio assoluto. Artista troppo avanti ...grazie maestro.r.i.p.
Nòesis
Martedì 18 Maggio 2021, 9.59.59
48
Ci ha lasciato un grande artista che negli anni è diventato parte integrante della cultura di un intero Paese, nonché un personaggio decisamente fuori dagli schemi e coerente con la sua arte. Personalmente reputo quest'album il suo capolavoro e sono contento che possiamo, come sito, vantarci di averlo recensito (ottimamente tra l'altro). Riposi in pace.
enry
Venerdì 22 Maggio 2015, 14.12.21
47
Mondi Lontanissimi è ottimo, direi quasi 'electro-space-pop-rock' se me la passate, più in generale per me da L'era del Cinghiale Bianco (1978) a Gommalacca (1998) non ne ha sbagliato uno, anche se l'ascoltatore occasionale finisce sempre su La Voce del Padrone. Il periodo 1971-1977 è un'altra cosa, alla fine sono riuscito ad assimilarlo e ritengo 'Fetus' il migliore seguito da questo e da 'Le corde di Aries'. Anche per me il mio artista italiano preferito insieme a Faber. PS. Il ritorno alla musica sperimentale con l'ultimo disco l'ho trovato eccellente, il suo disco più interessante degli ultimi 10 anni, a partire dal travolgente remake di Proprietà Proibita.
Macca
Venerdì 22 Maggio 2015, 9.59.04
46
Il mio preferito rimane e rimarrà sempre "Mondi Lontanissimi", gli sono troppo affezionato in quanto mi ricorda l'infanzia (lo ascoltavo in macchina con mio papà e a soli 7 anni lo conoscevo a memoria). Questo era il Battiato iniziale che conosco meno di quello "centrale", per me il meglio verrà dopo con i successivi La Voce del Padrone, L'Imboscata, Orizzonti Perduti, etc. Il migliore cantautore italiano insieme al mio conterraneo Faber.
Steelminded
Venerdì 22 Maggio 2015, 9.33.39
45
anche l'arca di Noè non è male...
freedom
Venerdì 22 Maggio 2015, 0.43.03
44
Francuzzu numero 1 è!
Steelminded
Giovedì 21 Maggio 2015, 23.06.16
43
Grandissimo artista... questi sono un po' ostici, anche per un progster di ampie vedute quale sono... per me il meglio rimane la triade Cinghiale Bianco, Patriots, Voce del Padrone... Evviva!
Swan Lee
Domenica 2 Dicembre 2012, 22.43.25
42
Il capolavoro assoluto di Battiato, per me. E uno dei dischi Italiani che preferisco.
The Nightcomer
Mercoledì 7 Dicembre 2011, 10.09.42
41
A me non sorprende trovare recensioni come questa in un sito metal, per niente. Penso di avere una cultura musicale medio/bassa, ma nel mio piccolo so che esiste un legame stretto tra alcuni generi, che derivano l'uno dall'altro. Abbracciando un periodo che parte dal dopoguerra ed arriva ai giorni nostri, questa conseguenzialità appare logica ed evidente.; Ok, sarà la proverbiale "scoperta dell'acqua calda", ma il prog degli anni settanta ha dei legami, più o meno evidenti a seconda dei casi, con diverse correnti e forme d'espressione del jazz, anch'esso diversificato a seconda del periodo e degli interpreti (i tributi ai mostri sacri del jazz da parte di noti musicisti influenti della scena rock internazionale si sprecano). La stessa cosa è avvenuta, alcuni anni più tardi, tra il metal ed il rock arrivando così, passo dopo passo, ai giorni nostri. A me Battiato piace anche per quello che ha fatto negli anni 80, ma nel periodo in cui uscivano questi dischi (in un paese come l'Italia), penso fossero ben in pochi a proporre una musica del genere.
Raven
Domenica 3 Ottobre 2010, 16.15.23
40
Desisamente altri tempi, in questi giorni sto in fissa con RAI Storia, incredibile come si sia impoverita la nostra cultura televisiva.
andrea
Domenica 3 Ottobre 2010, 16.13.29
39
pollution solo in cd, purtroppo....ma ricordo un paio di pomeriggi, radio uno, un programma che si chiamava per voi giovani... trasmisero tutto pollution con commenti per ogni singolo brano, due o tre giorni di seguito...altri tempi.....
andrea
Domenica 3 Ottobre 2010, 16.12.14
38
possiedo la prima edizione in vinile di fetus, copertina apribile, testi sulla busta...eccezionale.... vendutomi da un mio amico nel 1979 per 3500 lire o giù di lì......ma naturalmente, ricomprato in cd....
Antonino Rampulla
Lunedì 12 Aprile 2010, 12.25.49
37
D'accordissimo con la recensione. L'unico Battiato che fatico a digerire è quello dell'era post Gommalacca.
Raven
Venerdì 5 Febbraio 2010, 8.35.26
36
E' questo il bello della musica, molti altri direbbero esattamente l'opposto
metal4ever
Venerdì 5 Febbraio 2010, 1.32.12
35
Adoro Battiato ma fatico ad apprezzare i primi dichi, anche se i primi 2 rappresentano l'eccezione, troppo cevellotici!!, comunque dall'era del cinghiale li trovo tutti capolavori!!!
...
Giovedì 19 Novembre 2009, 19.17.36
34
X?
Raven
Giovedì 19 Novembre 2009, 12.30.19
33
L'affetto è una componente sempre importante.
The Darius
Giovedì 19 Novembre 2009, 12.25.06
32
Forse anche per una questione d'affetto,con quei cd ci sono cresciuto...
Raven
Giovedì 19 Novembre 2009, 11.47.29
31
Opinione rispettabile quanto le altre
Raven
Giovedì 19 Novembre 2009, 11.46.39
30
Opinione rispettabile quanto le altre.
The Darius
Giovedì 19 Novembre 2009, 11.37.57
29
Anche se io nn ci posso fa niente...i dischi che piu amo del maestro sono il trittico L'era del cinghiale bianco,Patriots e La Voce Del Padrone...il Battiato più influente e geniale per me è quello...
Raven
Giovedì 19 Novembre 2009, 10.59.38
28
Molto probabilmente verrà trattato in due distinte occasioni nel corso del 2010, stay tuned
giorgio
Giovedì 19 Novembre 2009, 10.42.51
27
è un grandissimo battiato, il suo disco più riuscito degli anni 70. Anche il precedente, fetus, era bello e coraggioso per non parlare dei due successivi, sulle corde di aries e clic dove l'elettronica prendeva il sopravvento. è un vero peccato che da tutti sia ricordato solo per quello che ha fatto dagli anni 80 in poi ma questo ci fa sentire ancora più speciali, custodi di capolavori sconosciuti ai più. per quanto riguarda parsifal, cosa aspettate a recensirlo? In quel disco i Pooh rischiarono con testi non ordinari "l'anno il posto l'ora" e arrangiamenti magniloquenti e orchestrali "parsifal", ancora oggi ritengo parsifal il loro unico, vero disco.
Raven
Lunedì 15 Giugno 2009, 8.20.52
26
In effetti mi riferivo proprio a Parsifal, ed avrei inserito alcuni richiami alla carriera solista di Battaglia, insomma: prossimamente su questi schermi. (chissà che insulti....)
pincheloco
Domenica 14 Giugno 2009, 20.14.01
25
Beh raven certo che Parsifal......Comunque ricordo un album strumentale di Dody Battaglia dove di sicuro con la sua chitarra non scherzava.
Raven
Domenica 14 Giugno 2009, 13.52.34
24
Valentina, non provocarmi, o potrei scrivere anche qualcosa sui Pooh.......(scherzo? Forse....)
enry
Domenica 14 Giugno 2009, 10.12.05
23
Ottima rece, senza dubbio. Tra l'altro chi ascolta epic music in generale dovrebbe avere in casa un disco come "L'arca di Noè". L'epic ialiano comincia con questo disco, e non è un caso che diverse epic-metal band citino il maestro siciliano nelle loro influenze. Per quelli che fanno paralleli assurdi con D'Alessio...beh, parlate di cose che conoscete, forse è meglio. @Valentina: vero, ma una manciata di album alla portata di tutti li ha fatti, in primis "La voce del padrone".
valentina
Sabato 13 Giugno 2009, 22.37.34
22
Personalmente sono cresciuta a pane e cantautori italiani, ma Battiato l'ho conosciuto e apprezzato da un paio di anni. E' particolarissimo, sia nei contenuti che musicalmente, e non ha proprio nulla di commerciale. Non sono i Pooh PS. a dire il vero, molti dei suoi album andrebbero sul serio ascoltati.
MyCoven
Venerdì 12 Giugno 2009, 14.29.02
21
Pieno appoggio a pincheloco.
pincheloco
Venerdì 12 Giugno 2009, 12.15.59
20
Questo disco non ha nulla a che vedere con la musica commerciale; a parte che il concetto commerciale andrebbe approfondito. Si tratta di un album di rock progressivo italiano come molti altri recensiti su questo sito. Se avrai occasione di ascoltarlo ti renderai conto che non c'entra assolutamente niente con le sue produzioni più note. Per intenderci questi pezzi non passerebbero mai in radio. Se dovessimo togliere questa recensione, allora dovremmo togliere tutto il rock progressivo non metal, ma allora il sito diventerebbe uguale a tutti gli altri siti esclusivamente metal. Io credo che la forza di Metallized sia proprio questa.
Raven
Venerdì 12 Giugno 2009, 8.08.25
19
Tanu, questo disco di commerciale non ha assolutamente nulla, evidentemente non l'hai mai ascoltato.
Nikolas
Giovedì 11 Giugno 2009, 20.13.03
18
Tanu... credo ci siano molti dischi metal, che stanno di diritto su metallized. che sono laaaaaaargamente più commerciali di questo disco, per cui hai scelto un aggettivo assolutamente inadatto... ti invito ad ascoltarlo, potresti ricrederti
Raven
Giovedì 11 Giugno 2009, 17.33.36
17
Niente, padronissimo..
maiden1976
Giovedì 11 Giugno 2009, 15.01.48
16
no..no..proprio nn mi piace x nulla!! nessuno è perfetto...che te devo fà!!!
Raven
Giovedì 11 Giugno 2009, 12.03.56
15
No, immagino ce ne siano tanti, ma a quali dischi ti riferisci? I più noti al grande pubblico , quelli degli anni70 o tutti?
maiden1976
Giovedì 11 Giugno 2009, 11.36.32
14
solo a me nn piace Battiato??!!?
Raven
Giovedì 11 Giugno 2009, 10.54.45
13
Thanx
Quorth_on
Giovedì 11 Giugno 2009, 10.42.35
12
Che bello vedere il maestro in tenuta spaziale... Recensione pregevole
LAMBRUSCORE
Mercoledì 10 Giugno 2009, 13.30.11
11
beh, gia' allora aveva un nasino niente male, grande musicista, cerchero' quest'album, anche x far incazzare alcuni miei amici ligabuiani o vascorossiani, quando l'ascolteremo in macchina ahah
Raven
Mercoledì 10 Giugno 2009, 13.08.10
10
ah, lui?
Electric Warrior
Mercoledì 10 Giugno 2009, 13.01.46
9
Capolavoro! Battiato,geniale come sempre!
Raven
Mercoledì 10 Giugno 2009, 10.48.05
8
Si, lo so, sono geniale, ma non mi piace sottolinearlo in pubblico....
MyCoven
Mercoledì 10 Giugno 2009, 10.38.52
7
Il valore aggiunto di questa webzine sono proprio le sorprese di questo tipo. Addirittura recensire Franco Battiato!!! Un autoreo che era ed è tutt'ora avanti per i tempi. Metallari o no bisogna rendere merito a questo genio.
Raven
Mercoledì 10 Giugno 2009, 10.01.12
6
A questo punto suppongo che dovrò trovare il tempo per Fetus ed i successivi 2, sarà un problema.....
valentina
Mercoledì 10 Giugno 2009, 9.43.04
5
Fetus è il mio album preferito di Battiato! Grande recensione, grande raven, grandi mamme degli anni Settanta e grande Battiato.
pincheloco
Mercoledì 10 Giugno 2009, 9.31.24
4
Grande Raven. Grazie per questa bellissima recensione. Avevo già accennato a questo disco nel forum. Un pezzo di storia insieme all'album Fetus. Complimenti alle mamme per Battiato e per...Elvis.
Raven
Mercoledì 10 Giugno 2009, 8.13.16
3
Come "non ci credevo"? Osi forse dubitare delle panteistiche conoscenze della crew di metallized? i complimenti alla mammina di Nikolas, la mia ascoltava Elvis, ma immagino abbia qualche anno in più
Nikolas
Mercoledì 10 Giugno 2009, 1.14.59
2
Attenzione attenzione.. colpo da 90 di Francesco Gallina che dimostra ancora una volta la qualità del database recensioni di Metallized. Grande Francesco, Grande Battiato, Grande Album, Grande mia madre che mi ha fatto conoscere questo musicista già in tenerissima età!
NoRemorse
Mercoledì 10 Giugno 2009, 0.25.28
1
Non ci credevo quando ho letto Franco Battiato! Sono ancora emozionato! Che bello clikkare sulla recensione e vedere una sua foto spaziale! Grazie ragazzi! Avanti così! Che disco!
INFORMAZIONI
1973
Bla Bla Records
Prog Rock
Tracklist
1. Il silenzio del rumore
2. 31 dicembre 1999 - ore 9
3. Areknames
4. Beta
5. Plancton
6. Pollution
7. Ti sei mai chiesto quale funzione hai?


Line Up
Franco Battiato - Voice - Synth
 
RECENSIONI
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