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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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( 17303 letture )
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Dopo il promettente Trespass, pubblicato nel 1970, il terzo album in studio dei Genesis era molto atteso dalla critica e dai fans in quanto avrebbe dovuto consacrarli definitivamente come uno dei gruppi preminenti nel panorama dell’emergente movimento rock progressivo. Nursery Cryme uscì nel novembre del 1971 e fu il primo disco inciso dalla band con la line up storica (Gabriel/Collins/Banks/Hackett/Rutheford), quella che seppe dare alla luce capolavori immortali della musica rock del calibro di Foxtrot e Selling England By The Pound. Il curioso titolo dell’album si riferisce alle famose filastrocche per i bambini inglesi (nursery rhymes - la parola rhyme è stata sostituita con la somigliante cryme). Analizzando l’immagine del disco ed il testo della track d’apertura The Musical Box si comprende meglio il tutto: il famosissimo disegno, realizzato da Paul Whitehead, raffigura una ragazzina che gioca a croquet… con teste umane! Il commento alle liriche del citato brano, presente nel booklet della release, parla della “graziosa” decapitazione di un bambino (Henry Hamilton-Smythe) da parte di una sua coetanea (Cynthia Jane De Blaise-William). Suggestivo non credete? Le liriche di Nursery Cryme sono sofisticate con riferimenti storico/letterali di elevato livello e permeate di atmosfere favolistiche a volte con sbocchi ironici (ad esempio: Harold il Fusto si tagliò le dita dei piedi e le servì per il tè dal testo di Harold The Barrel). Sotto il profilo prettamente musicale i Genesis dimostrano una grandissima maturazione rispetto alle due releases precedenti sviluppando sonorità sperimentali, più complesse e ricercate che avviluppano l’ascoltatore; atmosfere melodiche/acustiche molto profonde sono alternate a ritmiche più sostenute di grande effetto complessivo.
Il disco si compone di sette brani, analizziamoli track by track: The Musical Box, uno dei cavalli di battaglia del gruppo inglese, è una sorta di mini suite di oltre dieci minuti articolata in sezioni perfettamente concatenate l'una all'altra; la suadente voce di Gabriel entra in una simbiosi perfetta con il suono scaturito dalla magica chitarra di Hackett e dalla tastiera di Banks; efficace l’utilizzo dei cori e fiati e di grande pathos la parte finale del brano con le indimenticabili parole pronunciate a squarciagola dal vocalist:
Why don't you touch me, touch me, Why don't you touch me, touch me, Touch me now, now, now, now, now...
Da brividi!
For Absent Friends è un breve pezzo acustico e delicato cantato da Collins. Esplosiva The Return Of The Giant Hogweed dove egemonizzano le tastiere di Tony Banks; l’intro di grande spessore e la chiusura fortemente epica con tanto di intrecci di chitarre elettriche e piano ne fanno un gioiello della musica rock progressive. Seven Stones, dall’andamento ancora fiabesco ma nello stesso tempo arcano, è ben cesellato dalla voce di Peter Gabriel. La già citata Harold the Barrel e una song divertente ed ironica che esalterà la teatralità dei Genesis nei concerti dal vivo dell’epoca. Harlequin è un brano lento ed incantevole in cui la parte vocale è affidata ad un coro di Gabriel-Collins. L'album si chiude con la struggente melodica The Fountain Of Salmacis, ispirata al mito di Ermafrodito e della ninfa Salmace, nella quale si parla di un amore impossibile; memorabile l’apertura affidata al Mellotron e l’ assolo di Steve Hackett!
Nursery Cryme è l’album della svolta per la band, nonchè uno dei capisaldi del movimento progressive ed è proprio il caso di citare il famoso detto latino ”Nemo propheta in patria” visto che l’album non ebbe successo in Inghilterra. La gloria fu ottenuta, invece, in altri paesi quali Belgio, Olanda e naturalmente Italia, da sempre incline alle sonorità progressive, contribuendo significativamente all’affermazione del gruppo in tutto il resto del globo.
Consentitemi di dedicare questa recensione ad un mio grande amico che non c’è più, un grande fan dei Genesis con cui mi emozionai nel lontano 8 settembre 1982 durante un’esibizione del gruppo all’ex Palaeur di Roma. Non c’era Gabriel ma che gran concerto abbiamo visto insieme! Ciao Luigi!
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VOTO LETTORI
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88.25 su 163 voti [
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33
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Il mio primo disco dei Genesis. È quello che amo di più (insieme a Selling England..). A distanza di tanti anni, mantiene tutta la magia del primo ascolto. Meraviglioso. |
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32
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Inutile commentare questo capolavoro, è sufficiente ascoltare per comprendere che sarà per sempre un pezzo di storia. 95 |
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31
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bellissimo difficili da studiare ma appena li assimili BOOM voto 90 |
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30
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Uno dei tanti capolavori che splendevano nel periodo d'oro del progressive rock. |
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29
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Che cazzo di capolavoro...immenso, spontaneo...95 senza tante pretese, predecessore di quell'altro sensazionale e perfetto monumento, "Foxtrot", ma che assolo che suona Hackett in Musical Box...pazzesco... |
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28
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Finalmente la band giusta al posto giusto ! Quella che darà il maximo dei risultati. Ah,in G.B. non ebbero successo? La nebbia fa brutti scherzi... Brani belli e particolari, tanto da proiettarli al vertice del gradimento internazionale. Scopro oggi che alcuni testi erano degni di Jack lo squartatore...ma tanto erano tutti inglesi . Io che non conosco la lingua, per decenni ho ammirato pezzi che grondavano sangue, senza saperlo! Bravo! Ma, assimilando i testi a contributi acustici paralleli alla musica, mi salvo in corner...Io confondo un pò i 3 LP cruciali - tranne Selling- ; potrei dire che uno vale l'altro. Tutti vicini al top ,irripetibili anelli della storia contemporanea. Non riesco a distinguerli forse perchè, appena usciti, li ascoltavamo in modo compulsivo,per non perderci niente, e passare poi ad altri gruppi che negli stessi mesi incidevano e ci provocavano con la curiosità ... Abbiamo assorbito queste melodie,queste idee,spinti dalla ricerca del nuovo, in quell'epoca di rinnovamento a cavallo dei due decenni cruciali. Gli anni '60 e i '70. Meritano un ringraziamento, Gabriel in particolare per la grande capacità interpretativa che faceva la differenza. Voto 90. |
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27
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Strepitosi. Tecnicamente inferiori ai più celebrati Yes, ma, per me, nettamente migliori per capacità compositive. Basta ascoltare The musical box, Harold the barrel, Harlequin, Seven stones e Fountain of salmacis per rendersene conto 83 |
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26
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oscuri presagi ancestrali,la presenza oscura dietro l'apparenza del reale.capolavoro senza tempo.(voto 100) |
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25
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fantastico un album che emoziona dall inizio alla fine.... |
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Per me rimane il loro album complessivamente più bello. Mantiene un fascino ed una freschezza unici, un'atmosfera fiabesca incantevole, una complessità strumentale che seppur notevole non ha ancora sovrastato le delicate trame musicali dei 5 come succederà negli altri album classici ("Get 'em out by friday" da Foxtrot, "The battle of Epping forest"da Selling England). Qui nessun riempitivo, persino la miniballad cantata da Phil Collins "For Absent Friend" si ritaglia un pò del suo. Ma ovviamente i pezzi forti sono altri... |
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23
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E come dare un voto insufficiente a Mozart o a Miles Davis solo perche' non rientra tra i propri gusti musicali la classica o il jazz. |
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22
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Raven ha ragione, nelle medie voto delle recensioni spessissimo (e da molti mesi, purtroppo) abbiamo a che fare con gente non in buona fede, la quale vota negativamente solo per rompere le scatole. Sul disco non aggiungo altro per non scrivere le solite banalità, convinto pure che la buona musica non abbia età; se così fosse credo che non mi sarei mai avvicinato a lavori usciti in epoche molto antecedenti a quella in cui ho vissuto la giovinezza. |
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21
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Che il disco sia un capolavoro è fatto ovvio e scontato. Circa il voto lettori , esso dipende dal fatto che alcuni ritengono di darci fastidio votando a tappeto il minimo su ogni recensione, dimostrando sia un tasso di furbizia decisamente contenuto, sia di avere parecchio tempo libero. |
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20
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Certo che noi lettori siamo proprio bastardi dentro a farti le pulci per una Y. Il voto basso dell'utenza lo giustifico col fatto che tale musica non è di facile commestibilità. Poi è un album di 40 anni fa, chi ha 20/30 anni ha esigenze sonore differenti, va da sè che l'ascolto del platter può risultare anacronistico alle orecchie dei più. |
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19
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Grazie per la segnalazione sbagliai verrà apportata la correzione al più presto Nursery Crime in Nursery Cryme, Piuttosto mi meraviglio per l'incredibile voto basso dei lettori. State seri per favore siamo di fronte ad uno dei capolavori della musica contemporanea. |
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18
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In effetti è Nursery CrYme, sarebbe ora di correggere il titolo... |
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Un grandissimo disco, non c'è che dire, forse inferiore solo a foxtrot, a sua volta un pelo sotto selling england by the pound! Ma il titolo non era nursery crYme? |
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16
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basterebbe musical box per capire il valore di nursery crime.un gemma che brillera x sempre.capolavoro assoluto!gabriel sempre piu carismatico. |
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14
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Grandissimo album, ed è qui che inizia il processo di maturazione già iniziato da Trespass. Questo album racchiude melodie malinconiche e fiabesche formando un insieme decisamente magico!! secondo me è pure più bello di Foxtrot ma nn raggiunge le vette di SEBTP. The musical box e the return of giant Hogweed le mie preferite |
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13
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album pazzesco, nel periodo 1970-1977 del resto non hanno sbagliato un colpo |
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11
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Un capolavoro della musica rock progressive. Ottima riscoperta Fabio! |
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10
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Uno dei tre gruppi più assurdi della storia della musica. Da Trespass a The lamb c'è tanta roba che ci si potrebbe scrivere un'enciclopedia. E poi fino a ...And then there were three ci sono pillole interessanti di musica e qualche spunto altissimo, dopo di che...:crap:... Anyway, 93 voto esatto. Il 100 è per Foxtrot, Selling England e The lamb. |
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8
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Mamma mia The Musical Box... |
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Uno degli apici del prog |
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Gran disco,ma Selling England By The Pound è il capolavoro insuperabile e insuperato |
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4
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Un capolavoro mostruoso. Recensione assolutamente da lodare. |
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Ok! Recensione perfetta, Musical box è da brividi! |
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Si ho sbagliato ad inserirla ora provvederà Renaz a correggere |
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Ma la copertina non è un'altra? |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Musical Box 2. For Absent Friends 3. The Return Of The Giant Hogweed 4. Seven Stones 5. Harold The Barrel 6. Harlequin 7. The Fountain Of Salmacis
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Line Up
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Tony Banks / organ, mellotron, piano, electric piano, 12 string guitar, voices Phil Collins / drums, voices, percussion, lead vocals(2) Peter Gabriel / lead voice, flute, tambourine, bass drum Steve Hackett / electric and 12 string guitar Mike Rutherford / bass guitar, bass pedals, acoustic and 12 string guitar, backing vocals
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RECENSIONI |
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