|
27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
|
|
|
( 3002 letture )
|
Ma che piacevole sorpresa questo promo dei Red Warlock. La sorte di questi cd è generalmente quella di cedere il passo alle varie uscite ufficiali che normalmente si susseguono a ritmo piuttosto incalzante e di vedere quindi procrastinata la recensione che li riguarda in base ai ritagli di tempo che un recensore può dedicare loro. Sabrewolf stazionava quindi da un bel pezzo sullo scaffale “Arretrati” attendendo pazientemente il suo turno, ma mai attesa fu tanto immeritata, perché si tratta di un lavoro veramente interessante.
La band Sarda propone infatti, su un impianto di base tipicamente Heavy , una serie di innesti Power, Prog, Thrash che non li collocano esattamente in nessuno di questi generi, ma dai quali i Red Warlock traggono i migliori spunti per ottenere una micidiale miscela esplosiva gestita con grande perizia e lungimiranza da una line up che sa esattamente cosa vuole e come ottenerlo. I cambi di formazione rispetto al demo d’esordio di tre anni fa hanno portato ulteriore giovamento alla band, dato che il singer Marco Piu è un ottimo screamer dotato di buone capacità interpretative, ed il chitarrista Gianni Corazza si è amalgamato molto bene con l’altra ascia e mentore del gruppo Andrea Giribaldi; non da meno risultano il bassista Tony Rassu ed il batterista Claudio Sechi.
Sabrewolf è oscuro, epico, compatto, cattivo, un promo che manderà in sollucchero i fans di Jag Panzer, Nevermore e Primal Fear, anche in virtù di una qualità audio più che accettabile che contribuisce in positivo ad aumentare la sua fruibilità –la produzione è a cura dallo stesso Giribaldi- e che conferisce ai cinque pezzi della tracklist un taglio moderno ed un suono pieno e violento senza mortificare la personalità del gruppo, ma facendone venire fuori con chiarezza la presenza. Sabrewolf è un’opener cinicamente efficace che mette subito in luce gli intrecci chitarristici dei due maestri d’ascia e la capacità di Marco Piu di gestire le parti vocali in tutte le loro variazioni, ma è con The Mark of Betrayal che la vena Dark dei Red Warlock viene fuori in tutta la sua oscura prepotenza, impressione ulteriormente accresciuta da Awakening, punta di diamante del Cd. Endless Line e Slave to the Master chiudono in maniera più immediata, ma senza rinunciare a parecchie raffinatezze compositive e numerosi cambi di tempo e di atmosfere, specialmente la seconda.
In questo promo non ci sono rivoluzioni sonore o voli pindarici musicali tali da riscrivere i canoni essenziali del metal, quello che troviamo in Sabrewolf sono cinque pezzi maledettamente buoni, ben scritti e ben suonati, che traggono il meglio dalla lezione di certi maestri universalmente riconosciuti e la elabora con un certo gusto a metà tra quello nostrano e quello Statunitense, ed il risultato finale è uno dei migliori lavori non ufficiali di questo 2009 che ormai volge al termine. Ci si lamenta sempre che la buona musica non trova spazio in Italia, che le case discografiche non notano i gruppi che lo meritano o non hanno i mezzi per farlo capillarmente, bene, voglio vedere chi riesce a perdere i Red Warlock per mettere magari sotto contratto uno dei tanti inutili gruppi stranieri che siamo abituati a sentire ad ogni angolo di strada. Dal canto mio non posso che consigliarvi di ascoltare Sabrewolf, ne vale la pena.
http://www.myspace.com/redwarlockofficial
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
01. Sabrewolf 02. The Mark Of Betrayal 03. Awakening 04. Endless Line 05. Slave To The Master
|
|
Line Up
|
Marco Piu - vocals Andrea Giribaldi - guitars Gianni Corazza - guitars Tony Rassu - bass Claudio Sechi - drums
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
|