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Vinnie Moore - Mind’s Eye
( 3985 letture )
VINNIE CHI?...
Vinnie Moore: un nome che riecheggia nel cuore di chi ama lo shred e il neoclassico. Mind's Eye: il debutto discografico di un artista che nel 1986, anno della sua prima pubblicazione, non temeva confronti con nessuno. Chi identifica la corrente neoclassicista esclusivamente con Malmsteen commette un grande errore, perchè il contributo che Moore ha dato al genere -insieme ad altri importanti esponenti del settore- non è inferiore a quello apportato dal celeberrimo chitarrista svedese, solo che, a sua differenza, non ha fatto il giro del mondo perchè Vinnie Moore è un chitarrista che ha basato la propria immagine sullo stile, e non sulla velocità (che pure non gli manca, sia beninteso), sull'esposizione del contenuto e non sulla continua ricerca di soluzioni tecnicamente estreme.

CHI BEN COMINCIA...
Mind's Eye è la pura dimostrazione che Moore è innamorato della musica e che da essa trae profonda ispirazione: brani come In Control e Saved by a Miracle sono inequivocabilmente devoti alla classica (nelle armonie) e contemporaneamente all'approccio metal (nelle ritmiche), ma sono anche strutturati in maniera tale da sfruttare al meglio le potenzialità dello strumento a sei corde, che permette al chitarrista americano di utilizzare più o meno ogni tipo di tecnica (tapping escluso) in fase solista. Inoltre l'esecuzione non è mai limtata alla semplice sequenza di note: mi pare evidentissimo il tentativo -secondo me molto ben riuscito- di infondere vitalità ai propri fraseggi tramite l'adozione di vibrati, slide e legati. Pezzi forti del disco, in questo senso, sono la conclusiva ed atmosferica The Journey, una canzone malinconica e dotata di bellissimi arrangiamenti di più linee soliste e melodiche, la già citata Saved By A Miracle e la grande cavalcata shred, nonchè titletrack, Mind's Eye. Difetti? Ne posso cercare, ma non so se riesco a trovarli... parlando in genere di tutti i brani forse si può contestare un'eccessiva prolissità nella stesura di certe frasi soliste e melodiche, che essendo tra loro molto simili e tendendo a ripetersi possono, alla lunga, stancare l'ascoltatore: ma più che un difetto questa è una scelta, perchè Moore, al pari di altri colleghi virtuosi tra cui Joe Satriani, tende a costruire i propri brani sostituendo la voce della chitarra a quella umana, col risultato che spesso essa suona quelle che altrimenti sarebbero state delle "strofe" o dei "ritornelli". Poi comunque -lo voglio ripetere per un'ultima volta- se anche questo fosse un difetto dobbiamo ricordare che tutte le musiche qui contenute sono di grande livello artistico: non c'è niente di scopiazzato, ci sono "solo" uno stile ed una proposta originali.

CONCLUSIONI
Ritengo Mind's Eye un disco da avere assolutamente nella propria collezione, e non averlo è un peccato soprattutto per chi cerca soluzioni originali, melodiche, ben arrangiate e tecnicamente ben eseguite. Non c'è altro da dire: compratelo.



VOTO RECENSORE
77
VOTO LETTORI
80.22 su 80 voti [ VOTA]
ste
Domenica 12 Febbraio 2017, 22.47.47
6
Piacendomi i chitarristi neoclassici (anche se risulta riduttivo catalogare il genio di Moore in un'unica categoria) naturalmente mi e' sempre piaciuto il grande Vinnie e sono particolarmente legato a questo gran bel disco che comprai un paio d'anni dopo la sua uscita. Detto questo pero', scrivere in fase di recensione che il contributo apportato al genere da questo talentuoso chitarrista e' pari a quello di Malmsteen e' alquanto azzardato. Nel 1986 Malmsteen aveva già' sfornato capolavori come YJM's Rising Force, Marching Out e Trilogy e le due carriere sono francamente imparagonabili. Yngwie era di un altro livello, per il buon Vinnie come per chiunque altro, semplicemente inavvicinabile, che piaccia il genere o meno.
Peppe
Venerdì 23 Ottobre 2015, 19.28.21
5
Sono con Walter, vogliamo meltdown! !
Walterock
Giovedì 5 Febbraio 2015, 0.26.49
4
super line up, gran disco ma il mio preferito è Meltdown..farete la recensione?
Ghenes
Martedì 12 Gennaio 2010, 23.21.52
3
...
Khaine
Sabato 5 Dicembre 2009, 13.56.49
2
Si, una line up DA PAURA
Raven
Sabato 5 Dicembre 2009, 8.35.49
1
Moore è un grande, e che line-up in questo disco.
INFORMAZIONI
1986
Shrapnel Records
Shred/Neo-Classic
Tracklist
1 In Control
2 Daydream
3 Saved By A Miracle
4 Hero Without Honor
5 Lifeforce
6 N.N.Y.
7 Mind's Eye
8 Shadows Of Yesterday
9 The Journey
Line Up
Vinnie Moore – Chitarra
Tony MacAlpine – Tastiera
Tommy Aldridge – Batteria
Andy West – Basso
 
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