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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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W.A.S.P.= Eccesso = Blackie Lawless. Questa l’equazione vincente di una band che non ha pari: o si ama o si odia, senza nessuna soluzione mediana. Un’incarnazione assoluta del super capo Blackie Lawless che ha sempre gestito il quartetto come roba propria: principale compositore, leader concettuale, cantante, bassista, chitarrista, polistrumentista. Blackie è i W.A.S.P., i W.A.S.P. sono Blackie! Steven Duren, il suo vero nome, nasce il 4 Settembre del 1956 a N.Y, vive e cresce a Staten Island, e proprio lì conosce un giovanissimo Ace Frehley, con il quale diventa compagno di bisbocce. Immaginatevi due caratterini come quelli messi insieme, azz…!!!. Steve, a 14 anni, a seguito di svariate risse è internato in un collegio militare perché acquisisca disciplina e infatti dopo poco viene cacciato perché non trova di meglio che pestare di brutto un sergente maggiore. Dopo numerose “ragazzate” Blackie si dedica alla musica ed entra nel circuito underground e proprio la musica, a suo dire, gli ha salvato la vita. Suona la chitarra in tanti gruppuscoli, poi fonda nel ‘76 i Sister, vera incarnazione pre-W.A.S.P., dove incontra Randy Piper (chitarrista): in quella formazione militò, per breve tempo, anche Nikki Sixx, bassista e mente degli immensi Mötley Crüe. Dopo qualche tempo i Circus Circus rimpiazzano i Sister, precisamente negli anni dal ‘79 al ‘81, periodo durante il quale Lawless era anche impegnato coi London, altra heavy metal band che aveva contribuito a fondare già nel 1978. Gli W.A.S.P. vengono alla luce nel 1982 a Los Angeles, ovviamente da una idea di Blackie coadiuvato dal fido Randy Piper, un binomio che fece gavetta insieme in varie band. Cominciano subito a suonare live con un atteggiamento oltraggioso, trovate sceniche d’effetto e un mix musicale di heavy e spuntoni d’acciaio. In breve tempo riempiono i locali e si creano una fama altisonante, lavorando su un look già buonissimo. Il mitologico Troubador, sul Sunset Strip di L.A., li ospita più volte e proprio lì si reca a vederli il manager degli Iron Maiden, Rod Smallwood, il quale viene colpito profondamente da quei quattro pazzi sullo stage. Li prende sotto la sua ala protettrice, li fa firmare per la Capitol Records e nei primi mesi del ‘84 la band entra in studio per dare fiato alla violenza sonora da intrappolare sui solchi del loro debut album. In precedenza avevano pubblicato ben 4 demo, il primo di questi prodotto da Ace Frehley nell'autunno del 1982, poco prima di lasciare i KISS. Nel 1984, dopo alcuni mesi di lavoro al mixer, esce l'omonimo W.A.S.P. e diviene da subito un grande successo.
Il primo singolo tratto è il brano Animal (Fuck Like a Beast), che viene immediatamente censurato dal P.M.R.C. a causa dei suoi contenuti altamente scabrosi ed espliciti. Blackie Lawless si oppose ferocemente a questa censura e la sua lotta fu seguita giorno per giorno dai giornali che, indirettamente, contribuirono a costruire un’enorme pubblicità sia al gruppo che all'album. Alla fine l'etichetta discografica fu costretta a ristampare il lotto di canzoni escludendo la traccia incriminata, causando l'indignazione della band. Blackie Lawless ha sempre ritenuto, a ragione, che in quel modo l'album fosse incompleto, privato del manifesto che tanta notorietà aveva dato alla band; il singolo però di Fuck like... vendette vagonate di copie, con una copertina fantastica basata su un istantanea che ritraeva il parapalle di Blackie a sega circolare. Il secondo singolo, I Wanna Be Somebody, li catapulta immediatamente tra le preferenze assolute dei metalhead entrando, fin dal debutto, nelle prime posizioni delle classifiche americane, assicurando così ai quattro entrate economiche, fama e possibilità di suonare concerti un po’ dappertutto, anche oltre oceano. L'album, in definitiva, è il risultato di brani apparsi sui vari demo pubblicati nei due anni precedenti con l'aggiunta di L.O.V.E. Machine (già suonata da Lawless ai tempi dei “Circus Circus”) ma privato di schegge quali Animal (Fuck Like a Beast) e Show No Mercy che però già spopolavano dal vivo. Rilasciato inizialmente con il titolo Winged Assassins, venne rieditato come W.A.S.P., dopo qualche mese, raggiungendo in breve la cifra eccezionale di 500 mila copie vendute. Copertina malvagia, pervasa da atmosfere rosso sangue, sullo sfondo due occhi satanici che benedicono uno strumento di tortura e la band che emerge dai fumi pronta a lacerare le convenzioni perbeniste della stantia società americana. Quando scoppia il rullante di I Wanna Be Somebody ci si trova Blackie attaccato alla carotide mentre Randy Piper, il pazzoide Chris Holmes e lo sconclusionato Tony Richards con i canini piantati tra le carni innocenti di chi ascolta. Un assalto sonoro brutale, forsennato, travolgente, una song che diventa un inno dopo appena tre minuti e rotti, una voce che dilania le fiancate, le chitarre polverizzano, la drum che tira mazzate in ogni direzione; una song criminale! L.O.V.E. Machine, ennesimo singolo dotato di un clip dark ma eccellente, sminuzza e tritura nuovamente con Blackie che sembra aver le lamette in gola per come ruggisce rabbia e disprezzo, stacchi ritmici detonanti, sei corde fuori controllo: altra perla irrefrenabilmente ferale. The Flame scaccia gli spiriti maligni dalla nostra strada, una performance vocale che funziona più di un esorcista, un Blackie superlativo, chitarre che si fondono con l’atmosfera sulfurea, soli minimali, incroci delle soliste, batteria che catrama il tutto con un immane lavoro. Tre stilettate a mo’ di uragano. E dopo il tre che giunge? Il quattro no…Beh B.A.D. è fenomenale nella sua struttura e la voce annichilisce, una tonalità unica in tutto il panorama hard and heavy mondiale, un vero marchio di fabbrica impossibile da plagiare. Bello il solo di chitarra che acutizza le note e finale scavezzacollo. Filastrocca recitata a più voci da teneri bimbetti, poi cala la mannaia della chitarra e tutto diventa scannatoio. School Daze è un mattatoio di cori oscuri, una voce demoniaca (ascoltare lo “...strike down” sull’inizio del secondo chorus e brividi vi percorreranno la cervicale), un vero armageddon, l’ideale colonna sonora per un film terrificante e crudo come The Hostel. Hellion inserisce la baionetta insanguinata e si getta all’attacco sfrontato del nemico, una sorta di anthem molto tetro, cupo oscuro, dotato però di un solo vivace e veloce mentre con Sleeping (In the Fire) giunge il primo momento dove tirare il fiato dopo tanto sguazzare in crudeltà. La violenza sonora si arresta per un attimo, ma non attendetevi una ballad di mollezze in stile Mariah Carey, qui c’è tutta la carica selvaggia di una song lenta che sfocia in un massacro di chitarre e voci al top della scala metallica. On Your Knees è paurosa nel suo incalzare, diretta nel suo testo maschilista, a ginocchioni nel suo incedere, fiaccante e prostrante per tanta brutalità. Ma non è finita, si sente la catena del becchino…che non gira mai a vuoto. Quando si mette in moto un assassino ha già colpito e consumato, ecco Tormentor. Pathos, le sei corde che straziano, un solo entusiasmante, ad incrocio, tra le due chitarre, riff elaborati, struttura possente che sa di sangue rappreso e femori abbandonati in bella vista; suonando questo pezzo la band apparì anche in un breve cameo nel film TerrorVision del 1986. The Torture Never Stops è scolpita da un titolo che non ha bisogno di commenti e viene rafforzata da six-strings incessanti e circolari più un chorus cattivissimo che termina con una nota alta dopo un riff accattivante abbarbicato ad un solo fumoso che preoccuperebbe chiunque.
Un disco davvero da rispolverare, da risuonare, da risentire fino alla noia, ma la noia non arriverà mai. Un sound mefistofelico e chitarroso, prodotto dallo stesso Blackie Lawless (poteva essere altrimenti?) e da Mike Varney, geniale assemblatore e scopritore di diamanti a sei corde come Yngwie Malmsteen, Richie Kotzen, Paul Gilbert e tanti altri. Non entro in merito al tanto discusso nome della band, l'acronimo “W.A.S.P.”, che in lingua inglese viene generalmente inteso come “White Anglo-Saxon Protestant” (“protestante bianco anglosassone”), fu invece reinterpretato dai membri del gruppo perché significasse “We Are Sexual Perverts” (“siamo maniaci sessuali”). Queste ipotesi vennero poi smentite, distorte, reinterpretate, ma chissenefotte da dove deriva il nome quando ci si trova al cospetto di un marchingegno da supplizi metallici di questa portata? Nulla infatti. I loro live acting entrarono nella storia per alcune trovate molto scenografiche e “forti”, derivate dalla “american old school” quella di Alice Cooper, Kiss, Lizzy Borden: carne sanguinolenta buttata sull’audience dopo averla tagliata con un’ascia, Blackie beveva sangue da un teschio e poi lo sputava sulle prime file, giochi pirotecnici, follie di Chris Holmes, motoseghe, donne incappucciate e nude, simulazioni di sacrifici. Insomma il diktat di ogni rocker estremo con il gusto spinto per il glam-horror-splatter. Dopo la pubblicazione di questo monumento fatto a vinile, appena prima del tour inglese, il drummer Tony Richards, lascia per alcuni, viene defenestrato per la maggioranza delle fonti, e prende il suo posto l’ex-Keel, Steve Riley. W.A.S.P. viene ripubblicato come remaster nel ‘98 con l’aggiunta dei pezzi ingiustamente giubilati quattordici anni prima, appaiono dunque la sporcacciona Animal (Fuck Like a Beast) la ribelle Show No Mercy e la cover degli Stones Paint it Black. Lavoro memorabile, e chi non l’avesse mai ascoltato, senza scuse, si accomodi in ginocchio su borchie piramidali dietro i Marshall a palla!!
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89.60 su 194 voti [
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uno dei miei dischi preferiti, l\'obiettivo è quello di far capire chi sono gli w.a.s.p. e qual è la loro immagine, beh sono andati oltre, CAPOLAVORO. uno degli album più riusciti degli anni 80, peccato per le censure che non fecero decollare le vendite ma in compenso fecero risaltare il loro nome. non c\'è una canzone che non regga il passo con le altre. un aspetto che non si considera in questo album è il grande lavoro di richards alla batteria, certo riley non sarà da meno negli anni successivi ma richards mi è sempre piaciuto di più |
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uno dei miei dischi preferiti, l\'obiettivo è quello di far capire chi sono gli w.a.s.p. e qual è la loro immagine, beh sono andati oltre, CAPOLAVORO. uno degli album più riusciti degli anni 80, peccato per le censure che non fecero decollare le vendite ma in compenso fecero risaltare il loro nome. non c\'è una canzone che non regga il passo con le altre. un aspetto che non si considera in questo album è il grande lavoro di richards alla batteria, certo riley non sarà da meno negli anni successivi ma richards mi è sempre piaciuto di più |
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Bellissima riflessione @Sergio. Diciamo - banalmente - che tutti nasciamo incendiari e moriamo pompieri. Non ho idee precise a riguardo. Devo ammetterlo: se la qualità della musica resta alta (vedi l\'album Golgotha) quale che sia la spinta autentica o di facciata mi interessa sino ad un certo punto. |
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Ciao, niente da dire sul disco, capolavoro, come altri della band (io preferisco i primi tre). Quello che mi e vi chiedo: quali sono le vs reazioni rispetto alle scelte di conversione cristiana (spesso integralista) di tanti personaggi del metal che in gioventù perculavano pesantemente la religione e certo non ne rispettavano le norme di comportamento...boh a me, fatto salvo che ognunoè libero di fare le scelte che vuole, rimane sempre un disagio. Mi sarebbe piaciuta una maggiore coerenza, magari maturando un atteggiamento diverso ma cmq critico e distaccato da certe derive, visto i precedenti. Poi certo capisco gli eccessi fatti e anche la strada percorsa per emanciparsi (la fede in un essere superiore proposta dagli alcolisti anonimi etc..) però... |
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4 pazzi giganti fuori di testa!!!! |
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Una delle band piu' scioccanti e abrasive del panorama heavy americano.Il nemico principale del famigerato PRMC e di ogni cristiano protestante e rinato.Un concentrato di immaginario horror(debitore nei confronti del maestro Alice Cooper),judas priest e rotornelli glam.Una band come questa non potrebbe piu' esistere nel mondo attuale.Il disco e' un classicone..la canzone i wanna be somebody e' l'inno dei teenager vissuti nel periodo edonista reganiano,generazione che vuole i suoi 15 minuti di celebrita'. |
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Blackie Lawless, Randy Piper, Chris Holmes, Tony Richards: poteva gente con questi nomi tirare fuori un album tranquillo e innocuo ? No!! e infatti venne fuori letteramente una bomba, i pezzi sono abrasivi, potenti e Richards dietro le pelli è dinamite pura: aveva ragione Blackie, in una vecchia intervista rilasciata ad HM, a dire che con lui in formazione erano esplosivi. Ma anche le due asce non sono da meno con riff e ritmiche potentissime e assoli saettanti. Non c'è una caduta di tono in tutto l'album, ma su tutte spicca "I wanna be somebody", con cui ci sono letteralmente cresciuto. 100 tondo tondo |
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Chissà cosa penserebbe Pat75 se vedesse la mia maglia dei Cradle of Filth, quella di Jesus is a c...🤭 |
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Ah: I DeathSS, solo per il fatto di aver coverizzato La Notte di Adamo meritano il mio compiacimento... |
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Meno male che mia Nonna non conosceva l'Inglese se nol cavolo che mi comprava le loro Magliette! |
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Cantavano The AntiChrist🤣 |
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Ma cosa avrebbero fatto di male gli Slayer? |
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I wasp facevano shock rock, il truculento era finzione scenica degna di un film horror, non vedo cosa ci sia di disprezzabile. I dischi sono straordinari e quindi la discussione potrebbe finire qui. Gli Slayer non commento perché sono semplicemente incriticabili |
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Commento 47 sei troppo severo per cose che facevano da ragazzi, che tra l'altro erano tutte sceneggiate e figlie di un contesto presente anche nei film horror del periodo. Badate alla musica, gli wasp sono una delle migliori band heavy americane, specialmente in questi primi album, pezzi ruvidi e carichi di passione. Gli Slayer non so cosa combinavano dal vivo di truculento. |
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Ognuno resta della sua opinione, ma se si disprezza i Wasp per i loro live ad inizio carriera allora si disprezza anche Alice Cooper, o Lizzy Borden che sostanzialmente facevano lo stesso, magari solo estremizzato ma siamo lì.
Inoltre non hanno mai sezionato animali ma fantocci, e soprattutto quello che conta è la musica e quella non si può discutere.
Senza contare che già da Inside..cambiarono parzialmente lo show e da Headless cambia tutto. Oggi poi Blackie è peggio di Flanders 🤣 |
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Quello che facevano all'epoca dal vivo era per me eccessivo..finti stupri, donne sgozzate, vermi e sangue buttato al pubblico, sezionamenti animali. Band che di conseguenza evito come la peste, stessa cosa per i Death SS e gli Slayer. Dite quello che volete, per me è una band non apprezzabile ma disprezzabile |
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Consumato a 16 - 17 anni, oggi (44) l'ho rimesso su dopo forse una birra di troppo. Zio prete che disco! Per me questo è HM altre che hard rock. Selvaggio, voce della madonna, ispirazione compositiva al top. Disco da 100 |
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Tra l'altro hard rock non mi sembra appropriato. Metal senza dubbio |
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Sicuramente uno dei più bei dischi metal di tutti i tempi. Nella mia top ten. Voto 95 |
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Nei vari rivoli in cui si è frammentato il mondo Hard/Heavy, quello seguito/generato dai Wasp non è tra quelli che più mi attira oggi (sarà l'età!) , ma ai tempi mi ricordo quando prima ancora di questo album fu fatto passare in radio la famigerata song Animal -I FLAB (non presente nel loro esordio ma poi incluso nel remastered)....una bomba .... |
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Mitologico.....non servono altre parole per descrivere questo pezzo di storia, la presentazione al mondo della favolosa cricca selvaggia di Blackie, una delle voci più taglienti e inconfondibili di tutto l'universo metallico, esordio da urlo che mi ha sconvolto l'esistenza visto che impazzii già dal primo ascolto.....I Wanna Be Somebody uno dei miei inni giovanili, tutto il disco è una palla infuocata che travolge ogni cosa...... Indispensabile!
Poi faranno anche meglio ma il primo amore non si scorda mai! Voto 92. Ossequi. |
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Album per gli amanti del metal anni 80 nudo e crudo. Bellissimo. |
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Nell anno della sua pubblicazione, questo album fu il disco del mese 🤘in quella che era l unica rivista musicale italiana che trattava seriamente l hard & heavy. Album irruente, selvaggio, viscerale, dalla produzione grezza (come suoni, intendo reali, live), e con una serie di song che si potrebbe pensare a un great hit. Blackie lawless senza freni, e cmq tutta la band fa la sua porca figura. Imho |
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Uno dei migliori dischi Hair-Glam del periodo!
Da avere soprattutto la ristampa citata in recensione, quella con ANIMAL, che sarebbe dovuta essere la vera opener. |
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Immortale ! Questo album lo potrò riascoltare altre 1000 volte, ma... la noia non arriverà mai, come dice Frankiss nella recensione. Canzoni come I Wanna Be Somebody, Sleeping (In the Fire), On Your Knees o LOVE Machine sono da subito diventati dei supermega classici. Per me tra gli album della prima fase della band (quella chiusa da Live... in the Raw per intenderci) è il migliore, pertanto non posso che associarmi al 94 della recensione. |
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Questo album e' di un grezzo di una cafonaggine di un maschilismo assoluti!un vero sputo in faccia all 8pocrisia e al perbenismo americano.Album geniale |
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L'unico che conosco per intero dei W.A.S.P.! Che dire, fighissimo anche per me che non sono un amante del metallo; mi ci avvicinai alcuni anni fa per pura curiosità e da subito ho notato che va giù come un bicchiere d'acqua, energico, diretto ed evocativo, con quasi ogni ritornello che ti si stampa in testa; concordo con il voto! Proprio l'heavy metal più puro! |
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Ciao! Per quello che riguarda la "storia" di Blackie presentata, la parte su Ace Frehley... beh non è mai avvenuta. Ace non solo è del Bronx e non di Staten, ma egli stesso ha smentito ogni racconto riguardante L'aver passato tempo con Blackie in giovinezza. L'unica interazione confermata risale al 1980 quando si vociferò una collaborazione di Ace alla produzione di un demo dei Circus Circus chiamato "1980 Ladies". |
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Ho scoperto questo gruppo quasi per caso, su una rivista metal. Decido di ascoltare questo disco e, dopo che sento qualche strofa della prima traccia, "i wanna be somebody", penso: "cosa caspita sto sentendo??". Che dire...gli W.A.S.P. sono di quei gruppi che trasmettono energia e ti arrivano addosso come una badilata. Personalmente penso che senza una voce come quella di Blackie, forse, le canzoni perderebbero parecchio mordente. Ecco, la voce di Blackie Lawless: unica, irriproducibile. Una sorta di corvo incazzato nero....che però sa anche "addolcirsi" in pezzi più calmi come Sleeping in the Fire (in cui nelle prime strofe mi ricorda un po' la voce della Gianna Nannini degli anni 80). voto 90! |
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ho scoperto questo gruppo quasi per caso, su una rivista metal. Decido di ascoltare questo disco e dopo che sento qualche strofa della prima traccia "i wanna be somebody" penso: In senso assolutamente positivo. Che dire...gli W.A.S.P. sono di quei gruppi che trasmettono energia e ti arrivano addosso come una badilata. Personalmente penso che senza una voce come quella di Blackie, forse, le canzoni perderebbero parecchio mordente. Ecco, la voce di Blackie Lawless: unica, irriproducibile. Una sorta di corvo incazzato nero....che però sa anche "addolcirsi" in pezzi più calmi come Sleeping in the Fire (in cui nelle prime strofe mi ricorda un po' la voce della Gianna Nannini degli anni 80). voto 90! |
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Condivido l'opinione di matt2 |
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Bello. Ma il capolavoro lo scriveranno con The Crimson Idol |
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"Suona la chitarra in tanti gruppuscoli". Sono un gruppuscolo anche i New York Dolls? Comunque ho avuto modo di scambiare due chiacchere con Blackie Lawless alla fine degli 80. Era più svalvolato il mio insegnante di matematica del liceo. |
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autentico monolite su cui a mio parere non spicca nessun pezzo in particolare.non penso di spararla troppo grossa dicendo che fra i successivi album (pur ottimi) tipo last command , headless children o cose più recenti tipo helldorado e dominator non si riscontra la stessa incredibile continuità di livello dei pezzi. se non si da almeno 90 al primo omonimo degli wasp mi chiedo quali nozioni musicali si abbiano in questo campo. |
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Spacca Blackie, spacca ancora. Mai un passo indietro! |
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Album stupendo, prodotto in modo perfetto. Singer dalla voce graffiante e carismatica, pezzi trascinanti, inni immortali del rock. Lo stesso vale per i prossimi 4 album.......A mio avviso si rasenta l'album perfetto. |
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grandissimo debutto selvaggio, violento come non mai. 90 |
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Ops...Che cacchio ho scritto?Mi correggo...E' stato a Novembre che ci son stati gli WASP....! A marzo ci sono andato per i i Gammaray + Helloween ... Ho confuso le date AHAHAH  |
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Visto il mio nickname non potevo evitare di commentare la recensione di questo album... Si tratta di uno dei miei album preferiti...Se bisogna trovare due aggettivi per descriverlo direi "maledetto" e "bastardo"... Mi ha sempre colpito (positivamente) la coraggiosa mancanza di ritegno che ha Blackie in questo album: pur conscio dei rischi ci sputa in faccia una mitragliata di violenza e sesso...L'urlo ANIMAL alla fine dell'opener F*ck like a beast è secondo me emblematico forse come l'urlo HELLIOOOOOON nella canzone omonima! Anche sleeping in the fire, l'unico momento di calma dell' LP non può che trasudare un nonsochè di fascino per il maligno...Album veramente stratosferico e sboccato...Sono stato anche a vederli a Marzo allestragon a Bologna...Anche se non è più accompagnato dalla coppia d'asce Holmes/Piper, il nostro Lawless fa ancora la sua figura in fatto di carisma....Grandi WASP, grande Lawless. Voto 100 senza pensarci troppo  |
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ovviamente voto: 100 se non pure 1000 |
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Veloce, volgare, cruento, perverso, potente e melodico (Si, ho detto bene melodico!) che strizza l'occhio un pò all'hard rock ed un pò al glam. i W.A.S.P. sbattono in faccia a tutto il mondo il loro concetto di musica. La voce di Blackie è inconfondibilmente aggressiva, Holmes e Piper macinano riff memorabili al vetriolo, ibrani ti stampano tutti in mente già dopo un solo ascolto! Mai come in questo album la violenza si era mai sposata con la melodia. Se lo si ascolta una volta non ci si può più liberare...ascoltare per credere, pregare per dimenticare! We Are Sexual Perverse!!! |
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I Wasp sono stati una grande band, personalmente i lavori che preferisco sono 'The Headless Childern' e 'The Crimson Idol'; più che la fase iniziale 'a testa bassa'. I Wasp come dice Frankiss sono Lawless, ma per me il buon Blackie non è mai stato un astro di prima grandezza. Oltre alla carica animalesca, come duttilità nelle vocals, non aveva molto altro da proporre ( infatti nelle parti più melodiche usa la stessa timbrica del repertorio 'scream', e per me è un grave difetto, da cui il temine monocorde) . Anche nel somewhere in tour dell'86 con i Maiden non mi fece una grande impressione. |
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Comprai all'epoca il vinile nonchè pure il maxi-single di "Animal fuck like a beast"...beh che dire? I truculenti (allora) W.A.S.P promettevano in musica ciò che declamavano ai quattro venti e cioè rock'n'roll selvaggio, sesso e depravazione. Il loro ottimo debut è quindi farcito di tutte queste squisitezze e mise d'accordo all'epoca le due fasce più oltranziste del settore (thrashers e glamsters). Peccato che in futuro non si riproposero più su questi incendiari livelli !!! |
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il battesimo di fuoco per i W.A.S.P non poteva cominciare meglio di così. DA AVERE ASSOLUTAMENTE SENZA SE e SENZA MA!!!! |
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A prescindere dal fatto che come persone mi sono stati sempre sui cosiddetti (hanno veramente seri problemi di perversioni e sono andati ben oltre i limiti del gusto da sempre) questo cd è un pugno nello stomaco ed è coinvolgente come pochi. Vi troverete senza accorgervi a schitarrare una inesistente ascia in soggiorno e urlare I wanna be somebody,be somebody too, fuck like a beast, love machineeee....... |
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grande disco!potente e perverso!uno dei miei preferiti |
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Grazie Marco, son contento ti abbia suscitato ilarità.... |
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"in ginocchio su borchie piramidali dietro i Marshall a palla"....ah ah bellissima veramente, complimenti per l'immagine, quando due righe ti strappano un sorriso spontaneo!!!! |
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discone,un classico,anche se gli w.a.s.p. il loro massimo lo raggiungono con -the headless children- e -the crimson idol- |
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c'è poi da dire che Blackie suonò nei New York Dolls al posto di Johnny Thunders e poi nei Killer Kane, non si è fatto mancare nulla. |
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Grazie per i complimenti, diciamo che il disco in questione è fortemente ispirante.....un pezzo di metalrockglam immarcescibile che resiste all'usura dei decenni.... Glam Rules!! |
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Ehi io non ho il vinile ma il CD l'ho consumato comunque! Appena ho visto WASP ho subito pensato "questo è di Frankiss". Finalmente uno spazio per il glam! |
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Grandissimo disco, ma non il migliore dei W.A.S.P. |
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Bello, per quanto non sia mai stato un fan dei Wasp, ma sicuramente spettacolare! Non voto solo perché per me non ha l'importanza che ha per molti di voi, a quanto leggo  |
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E potevo mancare io tra quelli che hanno questo vinile? Comprato all'epoca e conservato gelosamente. |
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Album fenomenale! e poi che voce ragazzi...adoro Blackie (nonostante i suoi continui cambi di opinione su tutto...)...ottimo esordio, pieno di inni da cantare a squarciagola!!!! e come sempre complimenti per l'ottima recensione Frankiss!!!! |
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4
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mi aggiungo alla schiera di possessori, in vinile, di questo grande album |
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3
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grande album! mi è piaciuto subito di brutto! LOVE machine grande pezzo! |
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2
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anche io ho il vinile comprato a quattro soldi per giunta. I WANNA BE SOMEBODY!!! |
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1
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Ho ancora il vinile a casa, gran bel disco. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. I Wanna Be Somebody 2. L.O.V.E. Machine 3. The Flame 4. B.A.D. 5. School Daze 6. Hellion 7. Sleeping (In the Fire) 8. On Your Knees 9. Tormentor 10. The Torture Never Stops
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Line Up
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Blackie Lawless - Voce / Basso Randy Piper - Chitarra / Cori Chris Holmes - Chitarra Tony Richards - Batteria / Cori
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