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Dragon`s Cave - Elektro Motion
( 4484 letture )
Ogni tanto l'Italia tira fuori dei bei dischetti: è il caso di Elektro Motion dei Dragon's Cave, formazione a quattro radicata sulla chitarra di Steve Angarthal, sulle bacchette di Mario Giannini e sulla tastiera di Larsen Premoli, tutti ex-componenti dei Fire Trails, che insieme a Pasko (Love Machine, Sigma, e Warlord sono solo alcune delle band di cui è stato parte) compongono questo disco metal fortemente intriso di un'approccio tipicamente solista. Approccio solista che, in parte, è debitore dei nomi che hanno reso grande il genere -su tutti, a naso, direi Joe Satriani, Jason Becker e John Petrucci- ed in parte è legato ai canoni stilistici più tipici dello shred, essendo gli assoli di Angarthal abbondanti di tecnica e velocità esecutiva.

La partenza del disco è ottima: i neoclassicismi di Elektro Motion permettono alla band di guadagnarsi tutta la mia stima, prima di tutto perchè vengono abbandonate le stra-abusate formule minori, a favore di fraseggi ariosi e lucenti, in secondo luogo perchè il virtuosismo non è fine a se stesso, ma sfruttato al fine di realizzare il miglior impianto armonico possibile, come solamente i bravi musicisti sanno fare. La successiva Drifting On offre un cambio stilistico importante, perchè pur trattandosi di un brano molto melodico, introduce un elemento di novità in chi si aspettava di ascoltare un brano prettamente neoclassic -le cui componenti, a metà strada tra l'orientale ed il barocco, si ritrovano più che altro nella sezione solista; Time Train, brano in alcuni punti pesantemente influenzato dallo stile di Joe Satriani (vedasi il riff d'apertura), mostra nella strofa una buona dose di personalità, che ritroviamo anche in pezzi come Coming Home e nella semi-ballata Out Of Sight; tutte belle canzoni, insomma, ma devo confessare che la voce di Angarthal non mi ha convinto appieno, più che altro per via di una certa piattezza interpretativa, che credo sia suscettibile di indebolire l'eccellente lavoro strumentale alla base di questi brani -fatta salva So Bad, in cui la carica con cui vengono cantate le linee melodiche è assolutamente azzeccatissima.

Proprio il lavoro strumentale, giustamente curato in tutti i suoi dettagli, è il vero punto forte di Elektro Motion: i Dragon's Cave dimostrano in più punti (Dragon's Cave, Sunny Sky, At The Gates Of Nowhere, Rendez-vous, Pearls Under Water) una grande apertura mentale, che permette al combo di spaziare sui generi, passando da ritmiche hard rock a pezzi neoclassici, giocando col metal ed inserendo un bellissimo passaggio di violino -che ritengo essere sintetico- nel contesto melodico della già citata Pearls Under Water; l'unico pezzo strumentale del lotto che non mi è piaciuto è Out There, che ho trovato eccessivamente ripetitivo -per quanto suonato ed interpretato benissimo- ma comunque non credo che un brano su sedici possa mettere in crisi un disco come questo. Vedete, la conseguenza della varietà stilistica dei Dragon's Cave è che Elektro Motion è suscettibile di essere ascoltato decine di volte, prima di esaurire la sua carica: valuto quest'aspetto in maniera molto positiva, ed anche se qua e la c'è qualche difettuccio -vuoi nella voce, vuoi in quel singolo brano che non ha fatto breccia nel mio cuore- posso apertamente consigliarvi di procedere all'acquisto, qualunque sia il tipo di musica che voi preferiate ascoltare.

Detto in una parola: compratelo!



VOTO RECENSORE
80
VOTO LETTORI
43.14 su 27 voti [ VOTA]
NoRemorse
Domenica 11 Luglio 2010, 18.02.51
4
Disco veramente bello, un vero orgasmo sentire cosa sono in grado di fare tutti i componenti di questa band! Soprattutto quel mito di Steve, troppo incredibile...e poi dal vivo sono fantastici, gli ho visti ieri sera al festivalbarzio e (seppur davanti a pochissime persone) sono riusciti a suonare come se fossero stati davanti ad un'arena piena!!! Steve ha pure distrutto la sua chitarra (pazzo!) solo per noi praticamente!!!! Tantissima stima...veramente...ed in più la sua voce secondo me ci sta...
egiverga
Giovedì 17 Giugno 2010, 21.41.21
3
più lo senti e più ti piace, fidatevi!!!! e poi sono da vedere dal vivo.....fantastici
Blackster
Martedì 8 Giugno 2010, 21.37.49
2
è un piacere sentire Angarthal suonare...Cercherò di comprarlo il prima possibile; e complimenti per la recensione!
Renaz
Martedì 8 Giugno 2010, 12.34.12
1
Concordo!
INFORMAZIONI
2010
Asgardh Music
Shred
Tracklist
1 Elektro Motion (2:41)
2 Drifting On (4:23)
3 Time Train (4:34)
4 At the Gates of Nowhere (4:48)
5 Ghosts of the Past (2:23)
6 A New Beginning (4:21)
7 Out of Sight (4:27)
8 Floating (4:36)
9 Rendez-vous (5:11)
10 Coming Home (4:04)
11 Pearls Under Water (2:48)
12 Out There (4:12)
13 So Bad (3:45)
14 Dragon's Cave (4:32)
15 Sunny Sky (4:09)
16 A Gift From A Dream (2:23)
Line Up
Steve Angarthal - Chitarra e voce
Mario Giannini - Batteria
Larsen Premoli - Tastiera e backing vocals
Pasko - Basso e backing vocals
 
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