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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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( 2514 letture )
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I Lava Engine non sono esattamente degli esordienti, visto che avevamo già avuto modo di apprezzare un loro ep omonimo del 2008: la band si era formata in quell'anno per iniziativa di Magnus Florin e Ronnie Jaldemark, poi la line-up era stata completata con l'innesto di Mick Nordstrom alla batteria e di Vanja Hadzic al basso, che in seguito verrà sostituito da Simon Dahstrom (già con Jaldemark nei Beyond known). Il suddetto lavoro presentava una band che prestava grande cura alle atmosfere, cariche di emozioni ed in grado di creare un grande feeling, grazie anche a melodie accattivanti ed a deliziosi arrangiamenti.
La band adesso ritorna presentando ancora una volta un ep, intitolato In Limbo. Il disco in questione è composto da cinque brani: a differenza del precedente lavoro, manca una traccia di lunga durata come Blood, tutto sommato però qui i brani sono mediamente alquanto lunghi, tanto che l'intero disco arriva alla mezz'ora di durata. Lo stile non si discosta molto rispetto a quanto i Lava Engine ci avevano fatto ascoltare in passato: spesso i brani iniziano con riffs duri, tuttavia le sonorità si ammorbidiscono abbastanza presto, visto che il quartetto svedese punta anche stavolta sull'impatto emotivo delle proprie composizioni. Le influenze sono svariate e vedono di certo riferimenti soprattutto a band come Porcupine Tree, Riverside o agli Opeth meno aggressivi, con atmosfere che rimandano in qualche misura ai Katatonia nonchè evidenti riferimenti ai Muse, specialmente nel cantato.
Se dunque le premesse erano molto buone, con In Limbo i Lava Engine non fanno che confermarle. I brani riescono infatti ad avvolgere l'ascoltatore tra sonorità suadenti ed ammalianti, con melodie accattivanti, ammantate di una sottile vena malinconica come solo i musicisiti scandinavi sanno fare. La band si concentra quindi sulla sua capacità di emozionare, anche se talvolta si concede qualche ampia divagazione strumentale, come avviene in Ctrl Z o nel lungo assolo di chitarra presente nel finale di Windows Closed. Non si tratta dunque del tipico album prog dai tempi complessi o incentrato sulla tecnica dei musicisti, i quali invece sono molto bravi nel trasmettere sensazioni profonde ed intense. La band mostra anzi di avere ulteriormente affinato il proprio songwriting, che appare più maturo e convincente. Certo, ci saremmo aspettati ormai un full-lenght piuttosto che un mini-album, ma quello che i Lava Engine propongono è un lavoro di buon livello, per cui per il momento va bene così; va anche detto, tuttavia, che si ha la sensazione che questo quartetto svedese non abbia ancora espresso appieno tutte le proprie potenzialità visto che, a nostro parere, potrebbe aspirare a diventare un punto di riferimento nel prog europeo. Chi ancora non li conoscesse, farebbe bene a dare qualche ascolto a In Limbo, disco che, oltre ad aggiungere un tassello importante nella discografia dei Lava Engine, potrebbe costituire anche un significativo trampolino di lancio per la loro carriera.
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8
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ormai i gruppi hanno capito come farsi notare: dalla copertina =) cmq la recensione mi ha incuriosito e voglio sentirmi questi Lava Engine... |
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7
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Lasciate perdere la copertina...non c'entrano niente nè Celeste nè l'emo-core. Sarei poi lieto se Electric Warrior fosse più specifico nello spiegare da cosa deriva questa sfiducia per "i dischi prog recensiti da Metallized"....Boh! |
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6
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A me la copertina ricorda più quelle dei Celeste che roba emo... |
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5
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Renaz: beh direi Avril, la signorina Lava Vagine non la conosco, anche se mi sa che sarebbe interessante conoscerla |
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4
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Io sinceramente non mi fido più dei "dischi prog" recensiti da Metallized. Già la copertina è orribile, stile emo-core e baggianate simili. |
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3
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@AlexVe: Non so quale delle due preferire °_° |
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2
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Renaz: io avevo letto Avril Lavigne -_-' |
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1
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Avevo letto Lava Vagine ._. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Drain Your Soul 2. In Limbo 3. Common Ground 4. Ctrl Z 5. Windows Closed
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Line Up
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Magnus Florin (vocals, guitars) Ronnie Jaldemark (guitars, keyboards, vocals) Simon Dahstrom (bass) Mick Nordstrom (drums, vocals)
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RECENSIONI |
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