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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Damned Creation - Bleak Mental Torture
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( 2148 letture )
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I potentini Damned Creation rappresentano una delle molteplici realtà del black metal made in Italy, una delle tante band che autoproducono la loro musica senza essere coperti dall'ala di una qualunque etichetta discografica, un gruppo che cerca di emergere dalla mischia provando ad alzare il capo più in alto della concorrenza. Progetto nato nel 2004, i nostri, dopo aver proposto al pubblico un paio di promo non troppo memorabili, offrono ora al mercato il full lenght d’esordio Bleack mental torture .
Il lavoro si presenta come non eccessivamente pretenzioso: si lascia, infatti, ascoltare senza chiedere troppo al fruitore e rimane su livelli qualitativi decisamente bassi. L'album è composto da dieci tracce di symphonic black vecchia scuola, talmente vecchia da suonare, non a caso, trita e ritrita. In alcuni passaggi la scontatezza del songwrtiting risulta pressoché disarmante, nessun pezzo svetta nettamente sugli altri e il tutto si rivela fin troppo omogeneo: non ci sono passaggi che impressionano l'ascoltatore e, in più di un’occasione, si avverte puzza di Dimmu Borgir e Marduk.
I difetti demarcati dal combo sono molteplici: la mancanza di personalità, infatti, penalizza pesantemente la composizione, non ci sono stacchi che s’imprimono nella mente dell'ascoltatore tanto quanto evidente è l’assenza di ritornelli da cantare a squarciagola. Discutibile anche la perizia tecnica di Thanatos, anch'esso poco vario o addirittura ridicolo in quei passaggi in cui lo screaming soffre di un’esasperazione a dir poco grottesca. Il lavoro alle sei corde è sufficiente, ma non viene ben supportato dalla batteria, il più delle volte insipida e scontata. La sezione ritmica del basso rimane abbastanza in secondo piano, emergendo solamente in sporadici episodi. La tastiera, infine, suona talmente anonima da confondersi non di rado con la chitarra.
Ci troviamo, dunque, di fronte ad un album ricco di scelte discutibili, il cui unico passaggio degno di nota, palesemente distinto dal restante marasma sonoro, può essere ravvisato nella quinta traccia: qui si segnala la partecipazione di una voce femminile in francese, elemento piacevole, ma comunque non trascendentale. In ultima battuta, il disco è bocciato su tutta la linea, non senza, però, sperare, in un qualche miglioramento auspicabile per la prossima prova in studio.
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6
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Cazzo, un voto sotto il sei su metallized. Questo disco deve fare veramente schifo  |
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5
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Scusami ancora, ma lo stile fra le citate band non mi sembra per niente paragonabile e non mi riferisco alla qualità, che è improponibile come accostamento a prescindere, Io parlo di sonorità, i Marduk sono una band che predilige blast beat e riff taglienti e veloci, cosa che in questo disco io non ho proprio sentito, in nessuna canzone. Di blast ce ne sono davvero pochi, i riff sono molto più "thrash" oriented. Ripeto io l'influenze dei Marduk in queste canzoni non ne sento proprio. |
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4
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Ma io non ho detto che li accosterei, anche perchè la differenza di livello è ENORME, i lavori che hai citato sono dei Capolavori a differenza di questo lavoro mediocre. Semplicemente mi è parso di sentirci delle influenze, era un modo per dire che questi damned creation hanno un suono troppo legato ai classici perciò mancano fortemente di personalità. Non suonano ''simili'' ma sono il risultato di un pessimo copia e incolla di quelle sonorità. Sicuramente c'è un tentativo di imitare un determinato stile ma con un forte insuccesso. Spero di essere stato abbastanza chiaro... |
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3
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Scusami, ma tu quest'album l' accosteresti o trovi davvero delle similitudini con roba del tipo Opus Nocturne , Those of the Unlight , Heaven Shall Burn... When We Are Gathered ecc? Forse sono io che non ho capito un cazzo della musica allora...I Dimmu possono anche starci per alcune cose, ma i Marduk sono ben altra cosa a mio parere... |
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2
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...ehm, diciamo un pò ovunque prendi per esempio la canzone portrait, da cui tra l'altro è stato anche estratto un video, a mio avviso è un gran copia e incolla di i riff e clichè che richiamano tantissimo i primi marduk e a volte i dimmu, poi va be la voce è quella che è... ma l'emulazione dei primi marduk è eseguita in modo assolutamente pedestre dato che, un conto è render tributo a un gruppo usando un certo criterio, ma in questo caso il risultato non sa ne di carne ne di pesce, poi de gustibus... |
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1
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Marduk? dove li hai sentiti i Marduk in questo disco? |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Lamentation of Shadows 2. Mors et Voluptas Profundis 3. The Silence of the Angels 4. Judas (Damned Child) 5. Le Cercle des Chandelles 6. Mysanthropya Psychopatic Mysantrhopya 7. Portrait of Death's Triumph 8. Cancel the Faith 9. Bourg Médiéval 10. Damned Creation
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Line Up
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Thanatos - Vocals Abyss - Guitar Vlad - Guitar Agahareth - Keyboards Morgoth - Drums Andras - Bass
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RECENSIONI |
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