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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Dodsferd - Spitting with Hatred, The Insignificance of Life
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( 2023 letture )
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Il polistrumentista greco Wrath, militante alla voce per Nadiwrath e Grab, continua la sua avventura di one-man band con il progetto Dodsferd, iniziativa nata nel 2001 e protrattasi sino ad oggi con la pubblicazione del sesto full length Spitting with Hatred, The Insignificance of Life . Non abbiamo, dunque, a che fare con un lavoro prodotto da un qualunque musicista alle prime armi, ma dobbiamo piuttosto approcciarci al disco con la consapevolezza dell'esistenza di una prolifica e varia carriera alle spalle del nostro iper-attivo protagonista.
Il platter è composto da sei tracce di un black dai forti richiami darkthroniani, abbastanza canonico, ma piacevole all'ascolto del blackster medio legato alla scena norvegese. Un elemento che salta subito all'occhio è la varietà compositiva insita all’interno dell'opera: si passa da uptempos killer come l'opener The Hate Goes On a songs più elaborate e lunghe come Praying in Vain Under the Shrine of Your God, A Pile of Shit e la title track; non mancano brani prepotentemente influenzati dal secondo periodo dei Darkthrone come Your Kingdom Was Built in a Lie e Preaching Death and Destruction , dotate tanto di un’anima black quanto di un’attitudine rockeggiante e totalmente “in your face”. Mossa veramente azzeccata quella di creare una tale quantità di proposte nell'album, in maniera da accontentare qualunque fascia di blackster: vi è, infatti gaudio sia per coloro che sono attaccati ad un onesto black classico sia per coloro che apprezzano maggiormente generi quali il death n'roll o il black n' roll.
La tecnica proposta da Wrath e dai suoi session men è minimale: riff principalmente monocordi, ma quasi sempre ispirati, gracchiano maligni nell'aria nera in cui fluttuano le sei corde dei blacksters e, talvolta, assoli accattivanti donano al nostro apparato uditivo quel pizzico di verve necessaria ad innalzare l’essenza del lavoro in questione un gradino sopra le righe. Così come risulta vario l’operato della chitarra, la sezione della batteria è ben studiata per adattarsi ai cambiamenti stilistici del platter, passando così da violente cavalcate con doppio pedale a sferzate rock alquanto catchy. Il sound è sporco e poco curato, così come vuole la tradizione, e il tutto appare selvaggio, istintivo e ignorante al punto giusto. Inutile parlarvi di produzione e mix, poiché, ovviamente, in un album come questo, sono elementi puramente pleonastici: la qualità demo regna sovrana, e per questo tipo di sonorità, direi che va benissimo così.
Dopo aver analizzato tali aspetti, veniamo dunque al giudizio finale sull'opera: l'album è di buona, a tratti, ottima fattura, anche se non abbiamo a che fare con una pietra miliare del genere. Sicuramente possiamo collocare il lavoro al di sopra della sufficienza, consapevoli della capacità inventiva di un personaggio come Wrath che, grazie alla sua militanza in progetti di vario respiro, riesce in ogni caso a realizzare un tipo di proposta musicale che, seppure non a livelli eccelsi, appare senz’altro qualitativamente superiore ad una concorrenza, il cui standard si rivela il più delle volte di ben più bassa pretesa.
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3
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favolosi i primi due commenti...danno una perfetta idea della bontà del disco  |
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2
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Solito mediocre disco marchiato Dödsferd |
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1
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Solito ottimo disco marchiato Dodsferd. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Hate Goes On 2. Praying in Vain Under the Shrine of Your God 3. Your Kingdom Was Built in a Lie 4. Preaching Death and Destruction 5. Spitting with Hatred the Insignificance of Life 6. A Pile of Shit; The Only Hope of Your World
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Line Up
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Wrath (Nikos Spanakis) - Vocals, Guitar Nadir - Lead Guitar Neptunus - Bass Maelstrom - Session Drums
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RECENSIONI |
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