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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Loudblast - Frozen Moments Between The Life And Death
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( 3291 letture )
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Altro "ritorno" coi fiocchi, a distanza di circa 7 anni dall' ultima release discografica, quello dei francesi Loudblast, che i più navigati conosceranno di certo per una carriera ultra ventennale (sono nati a metà degli anni '80) e per essere stato uno dei gruppi francesi più importanti per il death metal europeo degli anni '90. Dopo essersi sciolti nel 1999 i nostri si sono riuniti nel 2002 e, con vari avvicendamenti nella line up, sfornano adesso nel 2011 questo piccolo tesoretto dal nome Frozen Moments Between The Life And Death (per la cronaca il loro sesto album in studio).
Che dire, un platter senza pecche, convincente, ben studiato, nel quale traspare la navigata esperienza dei transalpini, avvantaggiati da una capacità di scrittura dei brani notevolissima, a cominciare dall'opener che dà il nome all'album. Artefici di un death vecchio stile, nel quale si fondono molti dei cardini della musica metal, i Loudblast ci offrono un prodotto dove forza e capacità espressiva si fondono al meglio, dando vita a brani robusti, affascinanti e coinvolgenti. Forse l'unico appunto riguardo la struttura dei brani è insito, per certi episodi, nella loro eccessiva lunghezza. Poco importa: ciò che rimane a seguito di vari ascolti di Frozen Moments Between The Life And Death è il complesso, organico e funzionante, senza brani buttati via solo per rimpinguare il minutaggio o partiture senza capo ne coda. Ci troviamo di fronte ad un death metal raffinato, atmosferico, charmant dal gusto retrò (ammazza conosco pure il francese). Un Death Metal, come accennato prima, in cui in ogni brano si fondono molti elementi legati al metal tout court. La classe, l'epicità e le armonie dell'heavy, l'irrefrenabile irruenza del thrash, la possanza del doom, la quadratura del death. La prova risulta convincente appieno: il songwriting è ricco di influenze e i musicisti impreziosiscono i brani con le loro capacità tecniche e la loro concretezza. Nel platter spiccano piacevoli solos, in generale un guitar work raramente annoia, riuscendo a creare tessiture sempre architettate al meglio e varie nel loro sviluppo. La sezione ritmica, forte anche di una buona produzione giunge massiccia e inarrestabile, così come anche la voce perfetta per timbrica, intensità e potenza.
Come può valere per l'ultimo degli Autopsy, anche questi vecchietti potrebbero dare lezioni a tanti e dimostrano di avere ancora tanto da offrire ad un mercato saturo e stanco. Ispirati durante tutti i circa 40 minuti del platter in analisi, i Loudblast impartiscono una lezione su come si vive ed interpreta la musica estrema: tecnica in funzione della ragione, giusto e valido mix di melodie e dissonanze, rabbia ma anche riflessione. Per questi motivi mi sento di consigliare l'ascolto dell'album anche a chi fra i lettori, pur non essendo un amante delle sonorità death metal, abbia voglia di ascoltare musica ben fatta, magari iniziando dall'ultima traccia, la strumentale To Bury An Empire. Dulcis in fundo la copertina, davvero adatta alla musica proposta. Il death metal, comunque vadano mercati e mode.
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10
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Rispolverato stamattina, visto che all'epoca non me lo sono filato molto. Un bel dischetto, a mio avviso migliore del precedente, che trovavo un po' noiosetto. Band che è stata sempre sottovalutata a mio avviso. Concordo con il voto della rece. |
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9
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Gran bel disco da uno dei migliori gruppi europei di sempre...o almeno a me son sempre piaciuti! |
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8
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L'ho appena comprato, è fighissimo!! |
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7
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Non sapevo niente di questo nuovo album ! Sicuramente ci daro' un ascolto, i Loudblast mi piacevano parecchio quando ero ragazzino  |
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6
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Son sempre stati onesti e lavoratori, un gruppo operaio in pratica, Griffar (Drakhian) comunque è un buonissimo chitarrista, mi è sempre piaciuto molto il suo modo di suonare. |
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5
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Non un gruppo di prima fascia (forse) ma il loro lavoro lo fanno alla grande! |
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4
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x me ben vengano dischi con riffs non troppo innovativi, meglio old school ma ben fatti, certo i loudblast in passato hanno un po' troppo copiato i death, adesso non so, conosco poco delle loro ultime prove in studio, vedremo. |
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3
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@Edo: non ho scritto che i Loudblast sono artefici di riffs innovativi e sonorità rivoluzionarie... fanno un Death Metal classico, ma a mio avviso fatto molto bene  |
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1
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Ma secondo me son sempre gli stessi riff da 10 anni...bah |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01 - Frozen Moments Between Life And Death 02 - Neverending 'Blast 03 - Emptiness Crushes My Soul 04 - Cold Blooded Kind 05 - Towards Oneness 06 - Nosce Te Ipsum 07 - The Bitter Seed 08 - Hazardous Magic 09 - To Bury An Empire
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Line Up
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Hervé Coquerel - drums Alex Lenormand - bass Stéphane Buriez - vocals, guitars Drakhian - guitar
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