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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Airrace - Back to the Start
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( 2967 letture )
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Quarantatre minuti di musica dopo oltre venticinque anni di assenza!! Analizzato a freddo potrebbero sembrare le classiche briciole per un contentino storico, invece questo playing significa il ritorno al disco di una delle band AOR più bistrattate di ogni tempo. Britannici, con nelle proprio file dell’epoca Jason Bonham, discendente diretto del mito John dei Led Zeppelin, gli Airrace sparirono in una notte di luna a tre quarti dopo aver dato alle stampe uno dei capolavori del genere, quel Shaft Of Light che gli procurò lodi ed incensamenti vari dalla critica mondiale. Poi la tomba li ha accolti, il nome è stato stampato su un epitaffio brunito e sono stati abbracciati dall’oblio. Ma finché l’Armageddon non centra nel segno c’è sempre speranza. Ed ecco che magicamente, nel 2009, in occasione del venticinquesimo anniversario di Shaft, anche gli Airrace, come innumerevoli act degli eighties, non hanno perso l’occasione per rilanciare una reunion e, anche se Jason Bonham si è presto tirato fuori dal progetto (lui è ormai stanziale negli Usa con varie e numerose collaborazioni, tra cui i topsellers Black Country Communion), la band ha deciso di tornare insieme per editare un nuovo prodotto. Lo stesso tastierista Toby Sadler, oggi residente in Germania, non si è reso disponibile ad un impegno totale ed esclusivo, per la cronaca, ma suona su questi solchi.
Il qui presente Back To The Start, vero successore della colonna editata nel 1984, riesce a riprendere incredibilmente il fil rouge, interrotto troppi anni fa, senza far rimpiangere il celebrato predecessore, ormai considerato dagli appassionati di AOR un vero monumento. Sound cromato, dinamiche ottime, songwriting brillante, ecco i contenuti immarcescibili di questa nuova release degli Airrace, album accattivante e melodioso, ma non solo. Sin dal passo d’abbrivio di Keep On Going le tastiere ritmano l’andamento e la chitarra piega origami per la voce di Keith Murrell, sempre cristallina, alta ed evocativa. Ottimo inizio, con atmosfere da adult oriented rock stile anni ottanta, ariosità ed efficaci stilettate, coadiuvate da una bellissima produzione. Two Of A Kind spara fuori una chitarra piena e corposamente dura per uno sviluppo magistrale e un chorus che richiama i grandi leoni del passato (Yes-Asia); squisito il solo chitarristico di Dean Howard. Per chi crede di fronteggiare una mollezza musicale, beh dico subito che verrete delusi. Le chitarre menano di brutto, gli arrangiamenti sono granitici, i cori paradisiaci e il totale del prodotto sottomette alla grande alcune delle nuove leve che cercavano di competere per lo scettro di questa categoria musicale. Non faccio nomi, ma con una forma smagliante di questo tipo, gli Airrace si assestano, di diritto, sul podio! When Baby è accattivante nonostante i richiami a Foreigner e Journey e gode di chitarre massicce; Call Me Anytime ha tratti appiattiti e sa di già origliato, mentre So Long ha un incedere esaltante con una perfetta calibratura tra le key, la sei corde e una voce che innesta cori da empireo, il tutto accompagnato dalla sezione ritmica che non bada al risparmio; una grande song da sentire in macchina con i finestrini abbassati sulla via del mare, al crepuscolo. La titletrack si dimostra subito sinuosa con allunghi atletici che la voce dissimula senza fatica alcuna. Inutile parlare del ritornello stratosferico, copyright del quintetto, e di un vocalist come Keith Murrell, per il quale il tempo non pare passare mai: corde vocali prodigiose per estensione e capacità, una sorta di cross tra il platinato e grande Tony Mills (Shy e TNT), l’immenso Lou Gramm (Foreigner) e lo straordinario Steve Perry (Journey dei tempi andati). Just One Kiss è hard rock roboante con tratti metallici, scalate chitarristiche e break da brividi, Wrong Way Out è class metal sostanzioso con il manico dello strumento di Laurie Mansworth reso bollente, che recupera sonorità più soft solo nell’inciso, ma nel complesso è una martellata sull’acciaio con un solo che fa godere; la stessa One Step Ahead ha nei cori un germe di Queeniana memoria e scuote con vigoria e forza senza nessun ritegno, così come Enough Of Your Lovin che si getta a capofitto tra il reticolato di guitars secche e ondeggianti di saturazione con pennate elettriche di grande valore. Il solismo, poi, è per davvero da grandi applausi, rimarginando una ferita inferta da un sound sorprendentemente duro. Better Believe It è un trattore impazzito con aperture di keys che lo ammorbidiscono ma il riff è letale, a me ricorda i Deep Purple durissimi di Perfect Stranger: qui l’ugola di Keith domina e spadroneggia senza sfigurare di fronte a nessun paragone, un singer con palle al titanio di cui si era ingiustamente persa traccia. La chiusura viene affidata alla serrata What More Do You Want From Me?, un pochino inferiore ai precedenti segmenti, che si fa ascoltare senza dover lottare con la propria coscienza.
Back To The Start è un come-back di altissimo profilo e qualitativamente notevole, un cd straripante di riff portentosi, ritornelli elevati ed accattivanti, con una voce veramente in palla che riesce ad essere un valore aggiunto reale e veritiero. Una continuità che nessuno si sarebbe immaginato dopo quasi tre decadi di stop. Ottimo l’indurimento del sound: un album certamente di AOR ma con punte estreme di class metal che potrà mettere d’accordo i due partiti di contendenti. Consigliato, è bene sottolinearlo, a chi ama la musica di qualità eccezionale. Airrace, bentornati, ora rimanete a lungo tra di noi.
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Flight666 : caspita hai ragione !! il famoso quadro enigmatico !! però a livello artistico, non mi piace !! (parere personale) |
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Flight666 : caspita hai ragione !! il famoso quadro enigmatico !! però a livello artistico, non mi piace !! (parere personale) |
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A me piace perché adoro i quadri di Escher, da cui l'artwork è ispirato! Non so se sia solo un omaggio all'artista olandese o se si tratta di un suo quadro vero e proprio, ma in ogni caso lo apprezzo!  |
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3
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fligth666 : bbrrrrrr orrendaaaa !! la cover !!  |
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2
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Loro non li conosco, ma solo per la copertina meriterebbero un voto già alto!  |
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Un ritorno col botto!!!!! Per amanti di classe & melodia senza dimenticare potenza & cattiveria. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Keep On Going 2. Two Of A Kind 3. When Baby 4. Call Me Anytime 5. So Long 6. Back To Start 7. Just One Kiss 8. Wrong Way Out 9. One Step Ahead 10. Enough Of Your Loving 11. Better Believe It 12. What More Do You Want From Me?
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Line Up
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Keith Murrell (Voce) Laurie Mansworth (Chitarra) Dean Howard (Chitarra) Toby Sadler (Tastiere) David Boyce (Basso) Simon Dawson (Batteria)
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RECENSIONI |
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