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Ilium - Genetic Memory
( 3458 letture )
Il primissimo impatto quando si inizia ad ascoltare un disco, spesso è quello che rimane più a lungo impresso nella memoria e che ci influenza in maniera più profonda quando siamo chiamati a giudicarlo. Le prime impressioni che mi hanno accompagnato durante l'ascolto di questo Genetic Memory, quarta fatica degli australiani Ilium, sono sicuramente ottime: innanzitutto viene sfoderato un vero e proprio arsenale di riff riuscitissimi, in secondo luogo i nostri mettono in mostra i muscoli per tutta la durata del disco, ottenendo un sound complessivo compattissimo e privo di qualsivoglia breccia. Alla fine del platter la sensazione è quella di aver ascoltato un lavoro complesso ma omogeneo, godibile sotto ogni punto di vista e curato in ogni particolare, se escludiamo qualche piccolissimo difetto che poi andremo ad analizzare. Le sonorità del combo di Newcastle, d'altro canto, sono definibili entro gli schemi di un power metal con leggerissime tendenze heavy, che non ha paura né di partire alla carica con pezzi velocissimi né di tessere intricati riff melodici, spesso e volentieri con l'ausilio di azzeccatissime aggiunte di tastiera. Dulcis in fundo, la prestazione dell'ex Riot/Masterplan Mike DiMeo è sopra le righe per tutta la durata della tracklist e davvero convincente.

Kinaesthesia, che si apre con un riff pesante per poi lasciare la strada ad un refrain arioso sorretto da un sapiente lavoro alle tastiere, è una rapida sintesi di quello che troveremo lungo tutto il platter e fin da subito è manifesta la formula vincente che i nostri propongono. Più oscura è la seguente Littoria, che dal punto di vista delle sonorità continua il percorso tracciato dall'opener, ma presenta un maggiore intreccio tra le chitarre e le tastiere, che rende il pezzo non troppo pesante nonostante le due asce si impegnino in riff serrati; rallenta leggermente il ritmo Grey Stains The Rainbow, unica ballad del lotto, che comunque non risulta né melensa né priva di mordente, riuscendo pienamente nel suo intento di placare la furia dopo un'apertura al fulmicotone, uno dei pezzi migliori. Ottima è anche The Immortality Gene, la traccia più tipicamente heavy dell'album, che si basa quasi interamente su due o tre riff azzeccati che vengono riproposti: il risultato finale, più che minato da un'eccessiva ripetitività, gode di una semplicità di fondo che rende l'ascolto piacevolissimo. Discorso analogo per la pregevolissima Ephemeral, coinvolgente e conturbante, che deve la sua bellezza, ancora una volta, alla qualità dei riff proposti e alla puntualità degli arrangiamenti per tastiera: il risultato è una canzone che mescola insieme elementi tipicamente heavy, ma soprattutto power, con una vena epica che non tarda a mostrarsi e rende il pezzo praticamente inattaccabile. Un'intro futuristica apre la title-track, l'incarnazione perfetta del sound del platter e della band, che stupisce ancora per la freschezza che i nostri riescono a dare ad un sound che ha origini ormai datate. Presenta un'interessante apertura elettronica la seguente Hostile Sky, dai ritmi più lenti che si rivela però la più scontata del platter, mentre ci pensa Fevered Tongue a riportarci agli altissimi livelli qualitativi a cui i nostri ormai ci hanno abituato, con riff ispiratissimi e mai scontati. Si vive di alti e bassi in questo finale: esageratamente classica, per struttura e idee, la seguente Neanderthal Within, nella quale le brillanti incisioni di tastiera vengono questa volta sepolte da chitarre troppo in evidenza, mentre si torna alla normalità con Ghosts In Flesh, che recupera in maniera encomiabile la vena più epica e power del gruppo, senza dubbio la veste più adatta agli Ilium. Chiude l’articolata Irrinja che, dopo una lunga intro orientaleggiante, ci proietta in un pezzo velocissimo, con sapienti cambi di tempo che mantengono alta l'attenzione dell'ascoltatore nonostante la durata, forse un po' eccessiva.

Genetic Memory, oltre ogni aspettativa, si rivela una piccola perla del genere, che probabilmente non raccoglierà nuovi adepti, ma saprà catturare ogni vero appassionato di power metal là fuori. Il lavoro è praticamente ineccepibile, ad eccezione di qualche punto morto verso il finale della tracklist, che però non balza all'orecchio se si ascolta l'album tutto d'un fiato. Quello che va messo in evidenza è proprio la compattezza e la coesione di questo lavoro, che si ascolta davvero tutto di seguito senza esitazione e senza il minimo accenno di noia. Al contrario, l’album risulta divertente e ogni traccia si lascia dietro una sensazione piacevole: il risultato finale è un disco che si ha voglia di riascoltare non appena finisce. Ottime le prestazioni di tutti i membri della band, dal già citato DiMeo al factotum Adam Smith, mentre sono da rivedere un po' certe scelte fatte in sede di scelta dei suoni (alcuni effetti delle tastiere a volte possono sembrare fuori luogo), anche se, nel complesso, la produzione è riuscita a tirar fuori il meglio dalla prestazione di ogni membro del gruppo. Questo nuovo lavoro degli Ilium è un piccolo capolavoro del suo tempo, destinato quasi esclusivamente ad una cerchia di fans che sarà esigua, ma di certo apprezzerà la profondità e l'ispirazione del songwriting della band australiana.



VOTO RECENSORE
89
VOTO LETTORI
25.45 su 20 voti [ VOTA]
Malleus
Martedì 30 Agosto 2011, 0.16.59
3
bel disco ma è LUNGO
Listick
Sabato 27 Agosto 2011, 15.03.03
2
Tranquillo, non e una supercazzola prova a dedicare al disco qualche ascolto in più, non e di cosi facile assimilazione! Se non ti piace il suond della band, allora purtroppo il disco ti annoiera', altrimenti prova davvero a sentirlo ancora PS: ascoltero l'album che hai detto e ti faro' sapere
Cosmo
Venerdì 26 Agosto 2011, 22.58.22
1
che è una supercazzola per caso? mi sono addormentato dopo due minuti...l'ultimo degli infinita symphonia è molto meglio.
INFORMAZIONI
2011
Escape Music
Power
Tracklist
1. Kinaesthesia
2. Littoria
3. Grey Stains The Rainbow
4. The Immortality Gene
5. Ephemeral
6. Genetic Memory
7. Hostile Sky
8. Fevered Tongue
9. Neanderthal Within
10. Ghosts In Flesh
11. Irrinja
Line Up
Mike DiMeo (voce)
Jason Hodges (chitarra)
Adam Smith (chitarra, Basso, Tastiere)
Tim Yatras (Batteria)
 
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