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Da allora il brutal non è stato più lo stesso.
Ci sono dischi che aspettavi da tempo, ma che quando hai fatto tuoi ti lasciano un ricordo simile al giorno in cui sei sceso dall’auto, radioso ed entusiasta per una nuova giornata che doveva iniziare bene, però dopo mezzo metro hai pestato una merda. Ci sono poi dischi che dopo averli ascoltati ti senti come quando per la fretta sei stato obbligato ad andare a pranzare nel più vicino fast food e hai mangiato un cheeseburger al gusto di cartone, uscendo dal locale sazio di nulla e vuoto in saccoccia. C’è anche qualche album che un tuo amico scopre per caso e, colto da magnanimità e voluttà da condivisione, vuole prestarti, giungendo a casa tua col fiatone e gli occhi sbarrati. Tu lo guardi -è quello stesso omuncolo che un giorno di anni fa hai deciso di portarti dietro per locali e concerti- e, ignorando l’oggetto che ha nella mano destra, nell’ordine pensi: - Diamine, lo starà rincorrendo la Guardia di Finanza con tanto di pastori tedeschi ingrifati? - Avrà scoperto che suo padre fa parte della coppia Batman & Robin, però si tratta di Robin, nonché amante di Batman? - Sarà passato James Hetfield da casa sua per invitarlo nel tour bus in giro per il mondo a cercare un insegnante di batteria per Ulrich? - Avrà mica passato una notte infuocata con Sharon Stone apprendendo solo a mattina inoltrata che in realtà Sharon era un qualsiasi Gennaro Esposito con parrucca bionda e chiappe sode?
Niente di tutto ciò, quel mio amico aveva appena ascoltato una band agli inizi, anche se già al secondo album. Si trattava di None So Vile dei Cryptopsy.
Ricordo che, infilato il disco nel lettore, la sensazione fu analoga a quella che mi colse con pochi altri album -City degli Strapping Young Lad e Slaughter Of The Soul degli At The Gates erano alcuni di quelli. None So Vile, una perla assoluta nell’ambito brutal, una sorta di compendio didattico di quanto bene si possa comporre rimanendo estremi fino nel midollo osseo, è stata una stella cadente la cui scia perdura ancora a distanza di ben quindici anni dalla sua pubblicazione. Da allora il brutal/death non è più stato lo stesso, ed i riferimenti assoluti di quegli anni (Cannibal Corpse e Suffocation su tutti) hanno dovuto rivedere il tasso tecnico delle proprie produzioni per stare dietro a quel che stava per arrivare. Un album di rottura insomma, non dell’apparato riproduttivo, ma che segnava il passo verso quel che sarebbe diventato successivamente tale genere. Lo stupore iniziale in me crebbe man mano che il disco procedeva in avanti. Non riuscivo a credere che ci fosse realmente l’opera di un batterista dietro siffatto lavoro. Le ipotesi più verosimili in quei minuti di sbarramento oculare furono due:
1) Gli extraterrestri esistevano, avevano otto arti e uno di loro, dato che si annoiava a morte in Canada -che strano- era entrato a far parte di una band metal. 2) Era una drum-machine programmata da un iperteso.
Niente di tutto ciò. Dietro le pelli sedeva -e siede tuttora- uno dei migliori batteristi che il metal tutto abbia avuto il piacere di annoverare tra le proprie fila, il signor Flo Mounier. Allora, nel 1996, questa singolare specie di polipo canadese aveva appena ventidue anni, ma faceva cose che a noi umani “le navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione” del film Blade Runner sembrava di averle fumate durante l’ascolto. Roba da rimanere fermi sulla sedia col sorriso inebetito, un po’ come la prima volta che, tra il richiamo dell’insegnante di greco ed il sonno mattutino, scorgevi due capezzoli e -sorpresa- non erano i tuoi ma quelli della compagna di classe che a volte ti veniva a trovare in sogno. Il senso di soddisfazione, di appagamento prese il posto alla sorpresa iniziale. Più si andava avanti e più ci si abituava ai passaggi tortuosi oltre il razionale, alle sincopazioni infinite, alle linee astruse delle chitarre, a qui legami apparentemente incomprensibili che si rincorrevano più veloci dell’istinto, più forti della rabbia più cupa.
Oltre che di un batterista fantasioso e creativo e di musicisti al di sopra della media, i Cryptopsy mi facevano partecipe di un'ulteriore scoperta: la sopravvivenza in Canada -alle soglie del 2000- dell’Homo Neardenthalensis. Il grugnito che si diffonderà poi sotto la definizione di ‘gurgling’ e che caratterizzava il ruolo del singer, Lord Worm, rappresentava anche le fattezze di quell’essere. Viso spigoloso quasi fosse un Picasso, capelli scuri, lunghi e radi, espressione perennemente contorta, come se una diarrea costante ne irrigidisse i lineamenti, fisico asciutto al limite della magrezza ossuta e vestiario nero come la notte artica. Il singolare uomo della caverne, sopravvissuto alla glaciazione, era incazzato come un mammut col male alle zanne e produceva urla stridule miste a parole incomprensibili per l’orecchio umano. Eppure quella voce formava insieme al tutto una calata lavica che demoliva qualsiasi cosa incontrasse. Pare che il Signor Verme (tradotto in italiano non rende bene, ma benissimo) ora faccia l’insegnante di scuola superiore e rimproveri i suoi svogliati alunni con la seguente espressione, “Fate i compiti e state zittiiiiiii… uiiiii… uiiiiii… uiiiii”.
Tornando al disco, quando si ha a che fare con lavori di simile portata, è troppo complesso andare a segnalare alcuni pezzi piuttosto che altri. Io posso ancora ricordare a memoria, ed a distanza di anni, alcuni passaggi che porterò nella tomba. L’apertura improvvisa con Crown Of Horns, i blast beats a velocità siderale, lo partenza di Slit Your Guts, la canzone che preferisco in assoluto in tutta la discografia dei Cryptopsy. E ancora il fragore marcio del basso che pesta a più non posso, le convulsioni soniche di Phobophile, la difficoltà tecnica abnorme che caratterizza le numerosissime parti di batteria, il crescendo tellurico che dipinge un climax da ospedale psichiatrico giudiziario, le sensazioni di scoperta continua -canzone dopo canzone- che colgono l’animo e lo sbattono nella dimensione dell’incoscienza, gonfiando le vene del collo come un culturista sfatto di anabolizzanti.
La produzione meravigliosamente rancida, l’esecuzione magistrale, le tante idee -nuove e riuscite- e poi la fantasia e la voglia di segnare il passo, di tracciare una linea tra quel che è stato e quel che potrà essere. Tutto ciò è None So Vile, e da allora il brutal non è stato più lo stesso.
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VOTO LETTORI
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86.37 su 289 voti [
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76
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Micidiale capolavoro assoluto, perla inestimabile del death metal più tecnico, brutale e contorto che si sia mai sentito fino a quel momento, un album che fece da vero spartiacque per tutto il brutal venuto dopo... insomma, come dice la rece, un vero e proprio compendio! A volte faccio fatica a scegliere tra questo e il debut, due capolavori totali, ma questo \"None So Vile\" avrà sempre un posto speciale nel mio cuore essendo stato tra i primi che comprai, e fui devastato da un album di tale portata, un disco che letteralmente ho consumato a furia di ascolti ripetuti, un vero e proprio manuale di brutalità efferrata e tecnicismi a non finire, tra le sezione di batteria di un Mounier inumano, il basso contorno e intricato di Langlois, i riffs deviati e contorti di Levasseur, un calderone di violenze barbarica ma estremamente intricata allo stesso tempo, una roba incredibile. Per chiudere con una delle voci più malate e deviate nella storia del death, quella di Lord Worm che ha marchiato per sempre i primi due album di questa band! Otto pezzi di incredibile ferocia uno più esaltante dell\'altro, una scarica di energia e gutturalità a non finire. Un masterpiece impossibile da descrivere!! |
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Una domanda mi sorge: ma che fine avrà fatto la \"tastierista\" (virgolette non a caso) di The Unspoken King? |
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Io dei Cattle preferisco The Harvest Floor.. Di Terrasite faccio fatica a digerire il Cantato in falsetto. |
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Certo i Cattle sono tra i migliori al mondo al momento.. Terrasite è splendido. È una band \"figlia\" di capolavori dei Criptosy |
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Al giorno d\' oggi mi pare che i Cattle Decapitation, anche se a Me l\' ultimo Album non ha fatto sobbalzare, possano dire la loro in termini di Tecno-brutalità.. |
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71
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Non so se siano i più violenti, è anche questione di percezione personale. Ma un mix di violenza, tecnica e velocità tale è difficile trovarlo. |
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Dalla Copertina si potrebbe pensare ad un Album Avantgarde o giù di lì.. Invece le orecchie vengono tartassate da un vorticoso assalto sonoro senza compromessi.. A livello di estremismo, ho conosciuto gli Angelcorpse non tanto tempo fa e devo dire che anche Loro ci danno dentro di brutto, non di Brutal.. Anche il Cantato è più umano.. Beh rispetto a Lord Worm chiaramente. |
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Immenso classico del genere. Ma c\'è ne sono altri 4 di loro devastanti |
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Il disco più violento e cattivo mai composto. Più brutale.. Tutti gli altri stanno dietro.. Reign in blood compreso. |
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Nessuno mette in discussione la valenza storica di questo disco,o le capacità tecniche dei musicisti in questione, il fatto è che questo genere di brutal ultra tecnico mi porta all\'esaurimento nervoso.Non lo reggo. Se devo ascoltare brutal vado su cose più minimali,old style, un disco così,per di più di 40/50minuti,mi provoca un fastidio fisico insostenibile. Pesantissimi. |
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La recensione più bella mai letta per uno dei dischi più sconvolgenti mai sentiti. Bravo Alex |
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Album spaventoso veramente..comunque in ambito brutal anche i primi dischi dei Nile sono notevoli.. |
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Questo album con Pierced From Within dei Suffocation rappresentano per me l'apice massimo mai raggiunto in ambito Brutal... tutto il resto a confronto è vuoto siderale. |
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Amo questo disco a livelli assurdi, flo mounier è riuscito a dare un nuovo significato al suonare la batteria nel death metal, e non solo.
Questo disco mette i semi che sbocceranno con whisper supremacy nella creazione del deathcore nei primi dei 2000.
Quindi chi accusa i cryptopsy di essere diventati deathcore negli ultimi anni si dovrebbe un attimo ripassare la discografia della band e notare che loro stessi hanno messo uno dei codici del genere. |
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Slit your guts è il miglior pezzo brutal di sempre per quanto mi riguarda |
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Che disco! Dei gorilla impazziti che decidono di fare jazz. Che basso! Che batteria! (Flo Mounier dev'essere lo stesso che compare sulla copertina di Ugra Karma degli Impaled Nazarene...) e che voce!! Dai la voce è fantastica, adoro il growl di questo qua e quello di Chris Barnes, nel brutal il growl dev'essere così, è come una belva che ruggisce ma contenuta dalla gabbia degli altri suoni esplosivi. Nel semplice death metal o nel doom un growl di questo tipo invece mi risulta troppo invasivo. |
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Disco superlativo, potrebbe essere anche da 100 se non fosse per Lord Worm, un troglodita incapace.Poi il mixaggio fa schifo, suoni troppo raw. |
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Ci si può solo inchinare di fronte a questa meraviglia...100 meritatissimo, il mio album brutal death preferito |
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Prima di questo disco, i Cannibal Corpse, Suffocation, Malevolent Creation, Monstrosity ecc... venivano considerati come gruppi brutal death. Questo lavoro è stata la risposta a tutti quelli che consideravano quei gruppi come brutal, come a dire "Hey, guardate che ci siamo prima noi!". Quindi, almeno per me il genere parte da questo, che considero il capostipite, ed in 21 anni ancora NESSUNO è riuscito a eguagliarlo, figuriamoci a superarlo. 100 d'obbligo! |
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Il più bel disco di metal estremo MAI CONCEPITO. Amen |
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Brutal death moltoooooo cattivo! Bel album! |
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Disco e recensione capolavoro! |
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@Nihilistic Più che grind, direi che Mike Salvo sarebbe più adatto per una band hardcore, ma con quella pronuncia troppo francofona alla fine avrebbe difficoltà pure in quel contesto lì. |
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Il brutal per eccellenza! Non è banale, "plasticoso" o offuscato da vituosismi inutili, come invece va di moda nel brutal moderno.. Questo è il punto di riferimento, insieme ai Suffocation di questo dozzinale, ma divertente, sotto-genere del Death; insomma il 100 è assicurato! I successivi due album li considero inferiori, soprattutto per le vocals, abbastanza irritanti, di Mike Di Salvo, ben più adatto a una band grindcore che a una brutal.. |
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Copertina superlativa a parte, l'album è un macigno nel cranio accompagnato da tecnica mostruosa. Scusate una domanda, ma Flo Mounier come caspita suona? PAUROSOOOOOOOO |
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ps: what about la recensione di blasphemy made flesh? |
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Spettacolare, tecnica e brutalità in unico album. Davvero sorprendente le abilità che hanno il chitarrista Lavesseur, il bassista Langlois, e il batterista Mounier che è una macchina da guerra. Lord Worm come cantante è mostruoso, farebbe paura al Satana. Il mio voto è 93. |
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Semplicemente perfetto. Voto 100, perchè di piû non è possibile dare. Non c'è nulla da aggiungere, se non 2 parole: flo e mounier. |
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Com'è bello vedere certi utenti che non hanno niente di meglio da fare che vomitare spocchia e rancore sul PC. Ehi Luci di ferro e fenomeni vari, visto che siete tanto bravi ad erigervi sul piedistallo e a dispensare giudizi sul lavoro altrui, perchè non create una vostra webzine e vi cimentate nello scrivere recensioni? Eh, siamo tutti bravi a sputare sul lavoro altrui nascondendoci dietro ad un nick, vero? Ad maiora. I miei complimenti invece ad Alex Ve, non ero a conoscenza della recensione di questo grande disco e devo dire che le disamine di Alex sono sempre eccellenti: descrivono alle perfezione il disco e allo stesso tempo sono piacevoli da leggere. Per quanto concerne il disco, questo è il capolavoro dei Cryptopsy, death brutale ed estremizzato. Voto 90/100 ed una vergogna, come sempre, il voto lettori. |
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Yeah cazzo, questo sì che è un discone. |
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@ Giasse, per la tua prossima lunghissima recensione ti basta un rotolo di carta igienica. |
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Fede: non c'è problema, figurati - - - EdgarAllanUnPo: scelgo quella di Joker, tutta la vita Joker! - - - - Luci di ferro: ¡oʇuǝɯɯoɔ lı oʇloʌıɹ 'ɐʇsǝʇoɹd ɹǝd 'oı 'ɐɔıʇɐɯɯɐɹƃ ɐl ıʇloʌıɹ nʇ ǝɥɔ oʇɐp |
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Non me ne voglia il recensore ma la recensione non mi piace granchè xD (non temete, non sono un fake), la trovo ben scritta, ma con l'utilizzo di parecchia ironia e battute che non mi coinvolgono in una recensione disco pazzesco comunque, questo e Whisper Supremacy mi hanno fatto appassionare al brutal. Numericamente gli dò un 87, tengo i voti un pò più alti per Whisper Supremacy che ho apprezzato di più. |
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commento numero 30, incompetenza NEL scrivere, ti prego scrivi ancora... |
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@DIMMONIU73 ogni riferimento alla copertina di ...And Then You' ll Beg è del tutto casuale  |
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ho dato un bel 99...mi era piaciuto già "Blasphemy made flesh" ma quando acquistai "None so vile" rimasi di sasso...mi son sentito come travolto da un treno a 300km/h!!! |
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Il pirla che vota 0 nell'angolo dedicato a un cult metal simile dovrebbe essere bandito da qualsiasi sito accostabile anche solo lontanamente alla parola METAL. Detto questo la vena ironica di Alex Ve è risaputa non comprendo le critiche, ci sono delle persone che ne sono capaci altre meno (e non mi sono risparmiato dal dirlo quando le ho ritenute tali), non vedo perché si debba affrontare una recensione unicamente con un "track by track" o con spirito impersonale. Troppa gente critica, pochi si fanno il mazzo. |
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Allora, questi ragazzi non è la prima volta che li vedo in giro. Ricordo un divertente episodio accaduto qualche tempo fa con un amico, appassionato anche lui di musica estrema, che prese in mano tre cd tra i quali uno dei Cryptopsy, e credo che non dimenticherò mai la faccia che fece appena il titolare lo ha messo in stereo. Oggi torno a cimentarmi con questo gruppo e mi stanno piacendo non poco. Alex Ve, ti faccio una statua col vestito di Batman? |
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Il commento di Luci di Ferro è un C-A-P-O-L-A-V-O-R-O.... della logorrea. Continua così, ad maiora  |
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Luci di ferro: una volta polemiche di una settimana per 5 decimali in meno, una volta le rece e i recensori incompetenti...Ok, perchè non usi lo spazio commenti per scrivere una tua recensione? Così, giusto per vedere la tua competenza. Magari un qualcosa di più articolato di "capolavoro punto e basta voto 100", come spesso fai... |
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e adesso io che c'entro!!! ahahahah |
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luci di ferro: questa è la conclusione a cui sei arrivato? Cacchio, attento che ti trasuda il cervello dai pori piliferi per il troppo sforzo eheh |
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Solo perchè a te non è piaciuta? Apperò, come siamo in vena di giudizi! Un disco è fatto anche di emozioni ed esperienze, Alex cerca di trasmetterle nelle sue recensioni mettendoci anche la sua ironia (che è una sua caratteristica intrinseca). Prima di dare dell'incompetente ci penserei, così come di dire recensione scritta con i piedi. Con tutto il rispetto eh |
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Concludendo possiamo dire che la coppia Alex Ve – Maiden1976 ha dato prova di grande incompetenza nel scrivere recensioni. |
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@ Alex Ve: non ti curar di loro, ma guarda e passa.... |
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grande disco, anche il successivo mi piace, poi sono andati via via calando, comunque gruppo da paura. |
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Zio Grif: nessuna altezzosità da parte mia. La domanda a cui ti riferisci -“Visto cosa??? Avrebbe una vita grama perchè ha detto che la tua recensione è scritta con i piedi???- derivava da una frase mia non riferita a quanto scritto da te ma al voto dei lettori stranamente basso: -“enry: c'è gente che si sente soddisfatta così, pensa che vita grama che fa”- Stranamente ti sei sentito chiamato in causa, chissà perché, eheh! La mia recensione la ritieni scritta coi piedi? Va bene, è un’opinione, non c’è problema. Per te sono un moccioso? Fa niente, per quanto mi riguarda i giudizi che attengono alla mia persona e non alle mie recensioni, qualora mi vengano rivolti da una tastiera e per di più senza conoscermi, hanno la stessa quotazione dei titoli bancari negli ultimi mesi. In picchiata  |
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Ancora non mi spiego un voto media lettori così basso. |
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Ancora non mi spiego un voto media lettori così basso. |
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@alex ve: il soggetto torna con 4 nick nuovi???? Moccioso, io e luci di ferro non siamo la stessa persona, controllate gli ip, visto che siete in grado...e cmq non hai risposto alla mia domanda...brutta cosa l'altezzosità...vabè, w i criptopsy!! |
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la cosa assurda è chesentendo lord worm sembra che biascichi versi senza senso e invece le canzoni hanno testi chilometrici..flo mounier disumano.disco disumano. |
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@Enry: come dicevi in altra recensione "la colpa non è degli uomini" (ahaahahahahahahah). Tornando al disco: None So Vile non si può discutere. Farlo sarebbe come rinnegare gli ultimi 15 anni di brutal. E' uno dei miei ascolti preferiti quando trattasi di "gonfiare le vene del collo", cosa di cui necessito spesso  |
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Flaf: non replicare Flag, altrimenti il soggetto torna con altri 4 nick nuovi e tenta di ucciderci a colpi di noia  |
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52,8? Ma avete votato contro il disco o contro la recensione? Nel secondo caso, che dire... vi meritate brunetta come ministro. |
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Visto cosa??? Avrebbe una vita grama perchè ha detto che la tua recensione è scritta con i piedi??? Devono dire tutti che è un capolavoro??? |
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Enry: visto? eheh  |
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recensione scritta con i piedi (sara per la prossima volta) capita di sbagliare. |
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enry: c'è gente che si sente soddisfatta così, pensa che vita grama che fa  |
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Va bè ma ormai il voto lettori non fa quasi più testo, nel 90% delle rece c'è sempre il genio di turno che si diverte. Una volta la gente si divertiva scopando, è il segno dei tempi che cambiano... |
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tribal axis:...magari lo ha lasciato il commento  |
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capolavoro. chi è il codardo che ha dato un voto basso a questo voto (sacrilegio, eresia!) senza neanche lasciare un commento? |
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John Longstreth è su quella strada, anche Blake Richardson. Cosa diversa per Kollias, notevolissimo nell'ambito metal, però il tocco che hanno pochi altri in lui non lo sento |
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Alex Ve: forse adesso batteristi come Trey Williams, John Longstreth, George Kollias sono arrivati a quel livello e sicuramente ne dimentico qualcuno. |
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Recensione lunga e, cosi e cosi. Recensisci il disco e non parlare a vanvera di Batman & Robin, dell’Homo Neardenthalensis, la Guardia di Finanza, “Fate i compiti e state zittiiiiiii… uiiiii… uiiiiii… uiiiii”, scorgevi due capezzoli e -sorpresa- non erano i tuoi ma quelli della compagna di classe , James Hetfield da casa sua per invitarlo nel tour bus in giro per il mondo a cercare un insegnante di batteria per Ulrich? Avrà mica passato una notte infuocata con Sharon Stone era un qualsiasi Gennaro Esposito (RECENSIONE BOCCIATA) |
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9
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Lo comprai appena uscito e al primo ascolto mi fece cagare, non ci capivo niente. Al terzo ascolto, o forse al quarto, mi resi conto di quanto ero in errore. Probabilmente il miglior disco Brutal di sempre. |
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8
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Ricordo ancora la prima volta che lo ascoltai, in un negozietto di merda della mia città. Immediatamente mi cambiò il concetto di musica estrema, rimasi folgolrato. |
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7
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Barnaba: beh, de gustibus, a me il successivo sembra ottimo, ma non di rottura come questo. Il cantante che poi è succeduto a Lord Worm l'ho sempre ritenuto inadeguato. - - - Blackout: concordo! - - - Undercover: la velocità (E LA TECNICA, IL TOCCO, L'IMPOSTAZIONE DEL CORPO; fosse solo velocità potrebbe suonare tranquillamente black) del Signor Mounier se la sognano ancora in molti, moltissimi, quasi tutti  |
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6
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Questo è uno di quei dischi in cui il 100 va dato, è stato rivoluzionario come esposizione, la velocità di Flo in quel periodo tanti se la sognavano miscelata alla tecnica esposta dall'intero combo, è stato un disco di rottura, particolare, tremendamente pesante e maligno come pochi e poi WORM aveva un cantato assassino, ahimè sottolineo aveva. |
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5
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Il capolavoro dei Cryptopsy. |
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4
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il disco manuale di come si può suonare mostrando tecnica a tonnellate ed una ferocia disumana...l'attacco di phobopile mi toglie il fiato ogni volta.. |
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3
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Un capolavoro, indescrivibile. Ricordo che rimasi affascinato dai Cryptopsy proprio per la voce. Non capivo niente, ma dicevo "Ma è una figata...".Stupendo! |
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2
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Minkia.............. 100 |
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OTTIMO ma leggermente un gradino sotto al successivo WHISPER SUPREMACY (dove per Me si tocca l'apice più assoluto!) |
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