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LEGEND CLUB, VIALE ENRICO FERMI 98 - MILANO

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ID:Vision - Destination Cybermind
( 2503 letture )
Dalla Bielorussia con amore, gli ID:Vision sono al loro secondo disco in studio e il genere da loro suonato non è certo fra i più fruibili, non al primo ascolto almeno. Experimental Modern Metal dicono loro, Industrial Black/Death dico io! I primi a pensarci furono i Fear Factory nel ’92 e personalmente devo dire che, a livello cosi estremo, non ce ne sono stati molti altri con il tocco magico. Di stampo prettamente factoriana, appunto, la band bielorussa ripesca la non più originale idea di un futuro apocalittico che vede l’uomo ormai schiavo delle macchine, ridotto ad una sorta di androide asettico che non riesce più a ritrovare i suoi sentimenti istintivi e naturali. Insomma, fantasia a go go.

Con queste premesse, cosa c’è da aspettarsi dal punto di vista musicale? Devo ammettere che la piattezza delle liriche non ha totalmente contaminato la musica, ma non c’è molto da salvare. Certo se vi accontentate di violenza, sbattimento e caciara, questo disco riuscirà comunque a regalarvi qualche piccola soddisfazione, ma niente di più. A partire da Human Hazard, la band non fa che proporci riff martellanti, che non sarebbero neanche malaccio se non fossero sempre gli stessi, doppio pedale a manetta e cantato growl/scream/clean in puro stile Burton C. Bell. Un piccolo interludio verso la fine, una marcia niente male in Vosmy dzien, che si distingue dalle colleghe grazie al suo andamento meno stressante e alla melodia finalmente ricercata, probabilmente l’unico pezzo degno di nota. Per il resto, il sound che pregna quest’album è corposo ma piatto e impersonale, l’elettronica di sfondo è fin troppo banale e decisamente fine a se stessa. Buona la produzione, nitida al punto giusto, ma è una magra consolazione se la musica non prende.

E’ un peccato, ma raramente questo tipo di esperimenti riesce a dare i frutti sperati. L’elettronica e il metal vanno ormai a braccetto, la loro fusione è ormai da tempo una realtà riconosciuta e apprezzata, ma quando il primo umore è troppo forte si rischia di fallire miseramente. Gli amanti dell’Industrial lo troveranno troppo pesante, mentre la maggior parte degli appassionati di metal estremo che difficilmente, fatte le dovute eccezioni, riescono a digerire l’elettronica accanto ai loro martelli frantumatori, non potranno non storcere il naso. Alla fine si rischia di non accontentare né gli uni né gli altri, né tantomeno se stessi.



VOTO RECENSORE
50
VOTO LETTORI
28.88 su 25 voti [ VOTA]
AdemaFilth
Venerdì 30 Settembre 2011, 16.23.58
4
Penso che con "mentire", Khaine si riferisse a quello che sarebbe stato il mio comportamento se avessi assegnato un buon voto a un disco che non ritengo sufficiente solo per "sostenere" una band in erba. Da qui la "morale", vanno certamente sostenute le nuove leve, ma quelle meritevoli, le band con talento, se un disco viene giudicato, per pareri personali, mediocre, dargli un buon voto soltanto perché si tratta di una band emergente sarebbe ipocrita e incoerente (in questo caso da parte di un critico). "ma nn dovevamo sostenere le nuove leve???", è a questa parte che si riferiva, suppongo, il commento. Che poi il disco ti sia piaciuto mi fa piacere per te, rispetto, ovviamente, il tuo punto di vista differente come quello di chiunque altro, nessuno ha mosso critiche sulla tua idea personale.
spadaccinonero
Venerdì 30 Settembre 2011, 16.13.45
3
xkè dovrei mentire? ank'io ho scritto la mia opinione... qst disco nn è affato male...
Khaine
Giovedì 29 Settembre 2011, 18.51.51
2
"Sostenere" e "mentire" sono due concetti che collimano. Chi scrive una recensione deve dire quello che pensa, non quello che serve o che fa comodo...
spadaccinonero
Giovedì 29 Settembre 2011, 18.18.02
1
ma nn dovevamo sostenere le nuove leve??? dai nn sn poi cosi male, certo nnt d nuovo xò bisogna ammettere ke sinth e doppio pedale spaccano... mio voto : 69 (:
INFORMAZIONI
2011
Haarbn
Industrial
Tracklist
01. Enter The Cybermind (intro)
02. Human Hazard
03. Zarathustra XXI
04. Eschato-Logics
05. World Wide Wrath
06. Pandora’s Box
07. Destination Cybermind
08. Hi-tech Knell
09. X-ray Sun
10. Seven Days before the Fall (prelude)
11. Vosmy dzien
12. The Man
13. Sic transit Gloria Mundi
Line Up
Alex W - Guitars, Vox, Synth
Kiryl - Synthesizers
Vadim - Drums
Pasha - Bass
Mr. Rezistor - Vox
LSD - Lead Guitars
Sick Parasite - Lead Guitars
 
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