|
27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
|
|
Pantheon - Empire of Madness
|
( 1158 letture )
|
A.A.A. Cercasi power metal di qualità! È davvero desolante osservare come negli ultimi anni, al contrario di altri generi storici, il power non sia stato capace di rinnovarsi e di non riproporsi sempre uguale a sé stesso. Ad alcune -non troppe a dire il vero- band di livello si aggiunge un sottobosco di epigoni troppo impegnati ad imitare i propri maestri per intraprendere una strada personale e realmente vincente. In questa marmaglia di mediocri vanno purtroppo annoverati i protagonisti di questa recensione, gli svedesi Pantheon giunti all’esordio con Empire of Madness. Il discorso rischia forse di divenire banale ma è sempre lo stesso in questi casi: buone capacità tecniche individuali e un’ottima produzione non bastano a controbilanciare un songwriting a tratti risibile e la mancanza pressoché totale di ispirazione. A voler essere onesti, il gruppo in questione sembrerebbe avere qualche dote in più rispetto ad altri per poter rinnovare gli stilemi del power classico ma, si sa, è più facile battere il sentiero altrui che crearne uno proprio.
Empire Of Madness è il frutto di quanto scritto finora: un prodotto freddo e ben confezionato dal punto di vista della produzione, che fa della pulizia tecnica il suo cavallo di battaglia. Possiamo tuttavia accontentarci di questo? Non credo proprio. La componente vocale, affidata a Tomas Edstrom, non è certamente priva di qualità ed il buon Sami Tiainen offre con la sua chitarra alcuni virtuosismi neoclassici più che validi ma, una volta terminato l’ascolto delle undici tracce, ci si rende conto con amarezza che poco o nulla ci è rimasto impresso. Cercando di esaminare più a fondo i brani proposti in questo platter, è possibile “salvarne” un paio, vale a dire la tirata Crystal Ball e, soprattutto, Breaking Up Again, cover dei leggendari Accept; un po’ triste che il pezzo più ispirato sia opera altrui, non trovate?
Insomma penso che abbiate capito il livello del prodotto ed i problemi evidenti che sta affrontando ormai da anni questo genere ancora così amato e seguito. È tempo di cambiare strada altrimenti la fine artistica è dietro l’angolo, o forse è già qui. Rivisitando il titolo di un capolavoro della letteratura, nulla di nuovo sul fronte power.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. Intro (Chapter One) 2. Empire Of Madness 3. Battle Pride 4. Into The Void 5. Another World 6. Follow The Sign 7. FireHeart 8. Life Or Death 9. Crystal Ball 10. Chain Of Pain Bonus-track: 11. Breaking Up Again
|
|
Line Up
|
Tomas Edstrom (Voce) Sami Tiainen (Chitarra) Jarmo Sääskilahti (Basso) Mats Yngvesson (Batteria)
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|