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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Kurnalcool - Bumba Atomika
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( 3761 letture )
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Anno 1997: dopo undici anni di carriera i Kurnalcool, storica band marchigiana, giungono al debutto discografico con Bumba Atomika. Formatisi nel 1986 e autori di diversi demo (Bumba Atomika del 1986, Vattafadantelvì del 1987, Svìnavyl dell’anno successivo e Slongame La Biscia del 1989 per quel che riguarda la prima fase della carriera, seguiti da The Final Tazz Live Studio del 1992 e A Volte Arcacciane Live del 1997, cassetta che sanciva il ritorno sulle scene delle cornacchie alcoliche), i sette pazzi musicisti arrivano finalmente a registrare il primo disco: Bumba Atomika è una sorta di best of del materiale registrato negli anni ’80 (cassette che tutt’oggi conservo con cura) con l’aggiunta di alcuni brani nuovi. Le canzoni più anziane sono state in parte riarrangiate, e con i suoni potenti di David Lenci escono agguerrite e aggressive con non mai. Le nuove composizione ben si amalgamano con l’heavy/thrash del vecchio repertorio, riuscendo a non sfigurare vicino a killer songs del calibro di Vì Roscio De Morro e Vì Metal.
Bumba Atomika da il via al disco: ritmiche thrash, riff grassi e storie di donne e alcool, questi sono i Kurnalcool. La seguente Acqua E Limo’ non è altro che Breaking The Law dei Judas Priest, in questa sede alcolizzata al punto giusto, mentre con Vié A Beve El Vì, dopo l’intro alla Casadei, si torna a pestare duro. Il testo parla di quanto la vita possa essere dura, dando come risposta un saggio
viè sa noialtri viè a beve el vì
el bevevane gli etruschi el bevevane i romani da quando il mondo è mondo el bevene tutti i cristia’
Come si può facilmente capire, i testi sono in anconetano, comunque comprensibile senza sforzo anche quando viene usato qualche termine più dialettale. Ritmo elevato per Svinavyl, breve (poco più di due minuti e mezzo di durata) e diretta, mentre per Na’ Madonna Che Castagna è più sul rock con influenze blues, rimanendo lo stesso 100% Kurnalcool. Il testo racconta di (dis)avventure post serata alcolica, tra curve raddrizzate, donne vomitanti e macchine a secco di benzina. Skienò è un cavallo di battaglia dedicato a un amico del gruppo con il vizietto di addormentarsi nelle situazioni più impensabili. Musicalmente è un mid tempo cupo dove Michael Trilling propone un assolo inusuale per il sound della band falconarese, riuscendo comunque ad incastrarlo con successo. Sboccata è la vecchia Slongame La Biscia: dopo una dura giornata di lavoro e una pesante cena cosa c’è di meglio del sesso? John Big George lo sa bene e lo canta ormai da oltre venti anni (dava il titolo al demo del 1989). Vì Roscio De Morro(una località vicino Ancona famosa per la produzione di vino rosso) è probabilmente la canzone meglio riuscita dell’intero Bumba Atomika: un mid tempo oscuro, ricercato nella sua semplicità, cantato benissimo e che vede un gran bell’assolo del sempre ottimo chitarrista solista. Stomigo Skurnakkiato racconta una storiella realmente accaduta: un detersivo liquido scambiato per vino (non voglio immaginare in che condizione sia stato bevuto…), con conseguenze facilmente intuibili. La veloce parte musicale è debole e insufficiente, ma a colmare la mancanza ci pensa il testo particolarmente divertente. Si giunge all’acustica Tanighe Piene Damigiane Vote, cantata dal batterista Andy Silver. Un simpatico break prima di tornare a sonorità sulfuree con l’inno Vì Metal, il vero classico dei Kurnalcool. Riff semplici ma potenti, batterie incalzanti, headbanging a go-go e i due singer che raccontano la genesi del Vì Metal, genere suonato dal gruppo marchigiano. Chiude il disco la furiosa Skioppa ‘Ni Co’, novanta secondi per raccontare a modo loro della famosa esplosione dell’Api di Falconara. Ad arricchire il disco ci sono le tante “chiacchiere rubate di nascosto”, ovvero registrazioni di membri del gruppo o amici storici, coloro che da sempre sono fonte d’ispirazione per i testi dei Kurnalcool, di discussioni alcoliche, quando la testa ragiona poco e dalla bocca esce praticamente di tutto.
Il disco suona bene, forse le chitarre sono un po’ cupe, ma il sound di Bumba Atomika è cattivo e aggressivo come le canzoni presenti. Bello l’artwork di Marinello: foto dei musicisti, info e testi delle canzoni, per dodici pagine di booklet. Molto belli e curati gli assoli di Michael Trilling, chitarrista dotato di tecnica e buon gusto; precisi i due batteristi, bravi ad andare a tempo così come a suonare parti differenti in diversi stacchi. John Big George e Ricky Tyger Big White hanno timbri vocali completamente diversi, per questo si completano a vicenda, dividendosi in maniera equilibrata le strofe e dando al gruppo una personalità ancora più spiccata.
Ci sono voluti undici anni per vedere pubblicato un disco dei Kurnalcool ma, visto il risultato, ne è decisamente valsa la pena.
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Ricordo ancora che ascoltavo le loro cassette demo da giovane, me le aveva portate un mio amico da Senigallia...che capolavori!! |
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Voto 99.. anche per i ricordi di quando eravamo "giovani" e ce pijavamo le sbornie sotto l'Api e i Kurnalcool erano sempre la nostra colonna sonora... mitici!!!! |
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INFORMAZIONI |
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Hatefull Underground! Records
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Tracklist
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1. Bumba Atomika 2. Acqua E Limo’ 3. Vié A Beve El Vì 4. Svinavyl 5. Na’ Madonna Che Castagna 6. Skienò 7. Slongame La Biscia 8. Vì Roscio De Morro 9. Stomigo Skurnakkiato 10. Tanighe Piene Damigiane Vote 11. Vì Metal 12. Skioppa ‘Ni Cò
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Line Up
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John Big George: voce Ricky Tyger Big White: voce Michael Trilling: chitarra solista Johnny Ceccotto: chitarra ritmica Vinnie Sportello: basso Andy Silver: batteria Bob Farusi: batteria
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RECENSIONI |
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