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Krux - III - He Who Sleeps Amongst the Stars
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Mai come quest'anno sono giunti alle mie incredule orecchie una serie smodata di album stupendi nei generi che più amo: doom, stoner, psych e hard rock settantiano. Così su due piedi mi vengono in mente Yob, The Wounded Kings, Black Pyramid, Rival Sons, Radio Moscow, Orchid, Blood Ceremony, Opeth, Graveyard, Lord Vicar, Elder, Samsara Blues Experiment, e potrei proseguire senza sosta ancora a lungo. Difficile stilare una classifica finale di fronte a tanta abbondanza; difficile immaginare di trovare bands, a questo punto dell'anno, in grado di arrivare a vette qualitative così elevate, in grado di rubare lo scettro ad uno degli album sopracitati, eppure ogni volta che penso di aver trovato il disco del 2011, ne arriva puntualmente un altro a mettere in difficoltà le mie scelte. E così, come un fulmine a ciel sereno, giunge alle mie orecchie una super band che mancava dalle scene da troppo tempo oramai, e che sembra esser riuscita in un solo colpo ad occupare un posto d'onore nel mio cuore, sbaragliando facilmente la maggior parte della concorrenza, centrando in pieno l'obiettivo con una classe ed una disinvoltura disarmanti. Capitanati dall'immortale Leif Edling al basso (non penso ci sia bisogno di presentazioni) i Krux ci regalano il loro terzo parto, a cinque anni di distanza da II e da ben otto dal capolavoro omonimo targato 2003.
Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata, ed i nostri hanno saputo invecchiare nel miglior modo possibile, proprio come fa il buon vino! Nuovi elementi sono entrati in collisione col vecchio Krux sound: lo si evince già dall'opener He Who Sleep Among The Stars, colorata dai suoni space di Carl Westholm, che con i suoi synth e con l'hammond sa amplificare l'oscura profondità di cui il pezzo è malignamente pregno. L'introduzione è epica, ma la canzone ben presto si lascia andare ad una cavalcata hard n'heavy che nella strofa sembra uscita dalla penna del Jorn più metallico; il ritornello è sontuosamente epico e doom, e lascia trasparire quel senso di oblio e di vuoto cosmico che l'intero album ha nelle sue corde. L'assolo è maligno e carico di pathos, e il finale ricade ancora sull'ottimo ritornello, per un inizio affascinante e coinvolgente. The Hades Assembly ha un tipico attacco classic doom: lo spettro Candlemass è sempre in agguato, ma i Krux possiedono un'anima che, anche se contaminata, sa mantenere una propria e definita identità. Il pezzo è mediamente lungo: in circa sette minuti l'andatura funerea ben si sposa con l'ugola d'oro del carismatico Mats Leven, il quale nel finale si lascia andare ad un profondo e maligno growl, capace di solcare nel profondo i bui paesaggi disegnati dai nostri. Bellissima anche la successiva Emily Paine, con il suo ritornello ossessivo ma diretto, capace di attaccarsi irrimediabilmente alle pareti lascive della mente. Ancora doom epico e di grande effetto. E' però Small Deadly Curses a toccare la più alta vetta di epicità, con i suoi cori evocativi che si aprono in un'altra cavalcata rotta da un refrain d'impatto e da un ritornello più melodico. L'angoscia è dietro l'angolo, ed i Krux sembra non vogliano privarcene: la canzone prosegue così tra ottimi e lunghi assoli, prima di un finale scoppiettante fatto di cori ed effetti cosmici di devastante intensità!
Arriviamo così alla canzone cardine del disco: Prince Azaar And The Invisible Pagoda è difatti il punto più alto del lavoro, con i suoi oltre dieci minuti di durata, e che meriterebbero una recensione a parte. L'inizio è oscuro e impetuoso, enfatizzato dagli accenti della batteria di Peter Stjarnvind e che fanno da preludio ad una strofa hard n'heavy e ad un ritornello epico ed assolutamente da capogiro per intensità e bellezza. Sembra quasi di vedere questo fantomatico principe solcare le onde stellari nel bel mezzo di tempeste meteoritiche e silenzi assordanti. Le chitarre di Fredrick Akesson e Jorgen Sandstrom volteggiano leggiadre nella volta celeste, percorrendo sentieri ricchi di pathos e accennando a trame dai respiri più ampi; ma è solo un miraggio: l'occhio del ciclone è sempre più vicino, e venti impetuosi si mischiano all'odore della cenere, sorvolando con plettrate assassine parole recitate alla dea dell'ignoto che ansimante aspetta, spalancando le gambe, l'arrivo di una nuova cavalcata nel nome di un epicità da mille e una notte.
A questo punto le conclusive The Death Farm e A Place Of Crows potrebbero essere anche dei riempitivi; mi sentirei comunque appagato... Ma cosi' non è! Entrambe si avvalgono di un doom ancora evocativo ed emozionante. La mia preferita è comunque la minacciosa piaga finale che prende il nome di A Place Of Crows: un lento canto funebre nella terra dei corvi, nel mondo che ci ha accolto come figli e poi ci ha abortito, divorandoci come una mantide fa con il maschio della sua specie.
Se ancora non lo avete capito, questo III – He Who Sleeps Amongst The Stars è album dell'anno in ambito doom. Tremate ragazzi, i Krux sono tornati...Lunga vita ai Krux!!!
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questo doom?? i silencer fanno reggae allora |
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@blackswan: ciao! Hai detto bene: questo è un disco della madonna! Sullo stire non ti posso aiutare perchè non è di mia competenza.. |
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@ blackswan...sono contento ti piacciano xo' in effetti suonano davvero doom, sicuramente contaminato anche da molte sfumature heavy, ma comunque sempre di doom si tratta  |
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Salve a tutti, ammetto di non avere mai sentito questo gruppo, ma vista la recensione e fatto un viaggio sul tubo sono rimasto senza parole... sono fantastici, in assoluto uno dei migliori album mai sentiti da me che ascolto roba più da kyuss, lifelover, ecc. Una domanda: ma perche tutti dicono che siano doom quando non suonano affatto in stile doom? |
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Questo e proprio un gran disco,fate vostri anche i primi 2 e nn pentirete.Insieme a woundedkings migliori uscite in ambito DOOM. |
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entrambi i precedenti sono molto belli, ma il primo album è un'altro capolavoro..buon ascolto  |
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Wow!!! Mi è arrivato solo oggi e quindi sono un po' in ritardo....ma che discone!!! Chiedo un consiglio a chi li conosce meglio: come sono i dischi precedenti? |
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L'ho ascoltato pure io invogliato dai vostri commenti, e senza dubbio siamo di fronte ad un capolavoro fatto e finito. Che roba ragazzi, che roba! |
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Vi dirò..Non ascolto doom (tranne gli esoteric) ma ho voluto fidarmi: grazie a tutti, disco PAZZESCO. Tra i dischi dell'anno assieme ai Leprous e Deconstruction di Devin. |
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@NIghtblast: effettivamente c'è più di qualcosa dei Candlemass, tuttavia la cosa è lungi dal dispiacermi. Dopo molti ascolti mi sento di dire che parliamo del miglior disco dei Krux, nonché di uno dei capolavori del doom. |
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99 su 17? Vorrà dire qualcosa Da profano del doom devo dire che mi sta prendendo assai! Quasi quasi approfondisco il genere... grazie Krux  |
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@Nightblast: è proprio per quello che mi piacciono un casino  |
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@nightblast..si in effetti è troppo....troppo poco pero' confermo ogni singola parola della mia recensione..ragazzi 17 99 non li ho mai visti sinceramente  |
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Questo va dritto nei capolavori doom di ogni epoca, più lo ascolto più credo che sarà così |
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Bè il disco è indubbiamente bello...Ma non vi sembra un pò troppo Candlemass oriented? Forse 92 è troppo... |
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Bene, dopo diversi ascolti, credo di poter confermare un 94/100. Insieme al già celebre "Bilateral" dei Leprous, è stato il miglior acquisto che abbia fatto nel 2011. Teoricamente, "Prince Azaar And The Invisible Pagoda" da solo vale il prezzo del disco, ma anche le altre sono di alto livello. Verrà ricordato come un masterpiece.... |
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Assolutamente incredibile, gran disco!!! "Prince Azaar And The Invisible Pagoda" è davvero incredibile......grandissimi KRUX !!! Uno dei migliori dischi del 2011, senza ombra di dubbio!!! |
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Un disco davvero incredibile, mi ha lasciato letteralmente senza parole!! Più che l'album dell'anno direi uno dei capolavori del genere (!) |
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disco che cresce bene con gli ascolti...non sono ancora al 92, ma al buon terra terra 82...piano piano vediamo di salire... |
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appena ascoltato tre volte....è mostruoso. una forza. Capolavoro doom sul serio. |
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si si performance di Leven incredibile.. |
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ascoltato ieri un paio di volte...non male, devo ancora assimilarlo bene ma già si sente una prestazione di leven spettacolare... |
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e comunque vedere un 99 su 12 voti non è cosa di tutti i giorni  |
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@undercover..ti appoggio completmente..la penso come te sia sui The Devils Blood e soprattutto sulle band a cui i gruppi che hai citato si rifanno..per chi non lo avesse ancora fatto consiglio di andarsi a recuperare destroys minds & reaps souls, dei Coven appunto, e sacrifice dei Black Widow.. |
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Li seguo in pratica da sempre anche se a dire il vero non ho ancora acquistato nulla in originale (e la colpa è sempre dell'assenza di pecunia e soprattutto del non lavorare... ahimè, mi sveno per quanto posso). Credo che siano una delle migliori realtà dell'occult rock moderno e che tutti i lavori valgano l'acquisto senza pensarci troppo, i Coven di questa generazione insieme ai Blood Ceremony, Jex Thoth e aggiungerei anche i nascenti Jess And The Ancient Ones del chitarrista finnico Corpse membro stabile dei Deathchain. La voce è fantastica, i pezzi sono spesso intrisi di carattere onirico di quell'appeal seventies che mi fa impazzire, li consiglierei comunque solo a chi ha già esperienza nel genere, ho visto troppi ragazzi che conoscono loro e il gruppo di Alia ma esempio non sanno chi sia Jinx e la realtà primorde dei Coven fondamentale per vivere il genere alla grande e la cosa non è buona. Ho una sola perplessità sui The Devil's Blood, in questi anni stanno producendo a raffica supportati da una label con le contropalle che se non è cambiata dovrebbe ancora essere la Van Records, non vorrei si giocassero tutte le carte troppo presto per poi scemare di botto, mi auguro proprio di no. |
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Infatti ho scritto "evoluti"...ahahah. No a parte gli scherzi, i Blackfield sono sicuramente piu' plasticosi e kitsch. Che ne pensi invece dell'ultimo lavoro dei "The Devil's Blood"? L'hai ascoltato? Perchè sono curioso di sapere che ne pensi...  |
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@fdrulovic eheh, li ho trovati molto sognanti invece, conosco bene i Blackfield ma a me quelli invece annoiano da morire, Steven Wilson in genere pur essendo un gran musicista non ha molta presa su di me. |
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Un altro album bellissimo. A me quest'anno è piaciuto molto anche "The Thousandfold Epicentre" dei The Devil's Blood, sempre nel genere doom/stooner e varie. @Undercover: stavolta....dissento sui Carptree ahahaha! Senza offesa ma mi sono sembrati dei Blackfield evoluti. A volte "corettosi" a volte soporiferi. Giuro che mai e poi mai mi sarei immaginato che per sonorità e testi un disco del genere ti sarebbe potuto piacerti!!! E invece...Comunque è giusto segnalare! Poi de gustibus... ) |
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@jimi the ghost....grazie per le belle parole caro..  |
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Attendo tue notizie  |
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@Undercover:....bel suggerimento da cogliere al volo! Mi metto subito alla ricerca e all'ascolto...poi ti farò sapere!! Grazie. jimi TG |
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devo riesumare il precedente perchè non l'ho ascoltato con dovuta attenzione, quindi mi dedicherò a questo. |
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Io vi consiglio di ascoltare i Carptree il progetto non metal di Carl Westholm che è qualcosa di fantastico, potrei definirlo "Aor" di classe ma non essendo un cultore del genere potrei toppare, @Jimi proprio te mi sembri il più adatto a quelle sonorità. |
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Emiliano ci dai alla grande!! Ottimo, ottimo, ottimo. Condivido tutte le lettere della tua recensione. Il doom è un genere che mi affascina soprattutto nella ritmica e quindi nei bitrate. i Krux, in tutte le loro uscite discografiche riescono sempre a produrre dei lavori molto ben fatti in tutte le sezioni. Tutti i componenti sono esperti e navigati musicisti maturati fortemente negli anni nelle diverse e disparate band, partendo proprio dal front man Mats Leven (Yngwie J. Malmsteen, At Vance, Fatal Force, Therion, Southpaw, Amaseffer), al bassista Leif Edling (Trilogy, Nemesis, Candlemass, Abstrakt Algebra, Witchcraft, Jupiter Society) al chitarrista Jörgen Sandström (Grave, The Project Hate MCMXCIX, Entombed, Death Breath, Putrefaction, Torture Division, Grinding Death) con il tastierista Per Wiberg (Opeth, Spiritual Beggars) al chitarrista solista Fredrik Åkesson (Southpaw, Arch Enemy, Sabbtail, Opeth, Shock Tilt, Tiamat) fino al batterista Peter Stjärnvind (Unanimated, Damnation, Regurgitate, Entombed, Murder Squad, Nifelheim)....si, si, ammetto di essere un piccolo e vecchio fan dei Krux! Ancora bravissimo Emiliano! Jimi TG |
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Va bene mi avete convinto, altri 18 euro che usciranno dal portafoglio... |
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Eh la madonna che album, questo sopra a tutti cmq è un bel momento per il doom in generale |
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Mi fa molto piacere vedere la media voti così alta: secondo me questo è uno dei dischi migliori del 2011, e lo dice uno che, tutto sommato, non si strappa le vesti per il Doom  |
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Grazie ad Undercover e a Witchcraft per l'ottima recensione. Ho già oridnato questo nuovo cd, appena vado ad un mercatino prenderò anche i vecchi |
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Davvero disco strepitoso!!! |
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Album bellissimo,anche se sono di parte perchè adoro la timbrica di mats leven che mi emoziona un sacco.cmq questo platter contiene tracce di altissimo livello. |
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Parere mio personale ,rasenta la perfezione. Lo metto sullo stesso livello dell'ultimo dei Lord Vicar,altro capolavoro assoluto. |
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@Emiliano grazie per il buongustaio eheh, comunque si chiude un 2011 che per il doom e filoni annessi è stato spaventosamente grande... e il 2012 saprà tenerle testa? Speriamo... speriamo... |
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@ undercover....si si parlavo di questo..ma sapevo bene che già lo avevi ascoltato..un buon gustaio come te non se lo poteva certo perdere hai ragione anche il primo album è bellissimo..una band superiore.. |
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@Fabio II prima di questo ti consiglio di prendere i due capitoli che lo antecedeno, soprattutto il primo è superiore a questo. |
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Cazzo ma qua c'è Mats Levén, mai sentiti nominare....lo prendo visto rece e commenti.....dal nome pensavo fossero tedeschi |
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Questo è un Doom lontano dagli estremismi del genere, come il Funeral o simili: è un Doom epicheggiante, grintoso e di gran classe! Promossi alla grande. |
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Figo, figo... e non sono neanche un appassionato di Doom  |
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Acquistato giusto pochi giorni fa, in pratica monopolizza i miei ascolti. Quando escono dischi del genere, una lacrimiccia o due possiamo anche concedercele, non tutto è perduto, qualcosa di buono esce anche oggi. Doom potente, massiccio ed epico, assoli da p-a-u-r-a e un'atmosfera onirica e siderale che pervade tutto il disco, intensità vocale fuori dall'ordinario... volete un consiglio? Se il governo Monti vi ha lasciato ancora degli eurini disponibili per questo Natale e cercate qualcosa di stimolante per le vostre orecchie, fate vostro "He Who Sleeps Amongst The Stars", vi farà "viaggiare" anche senza il ben più costoso LSD! Il voto non l'ho ancora deciso, ma siamo su livelli mooolto alti.... |
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Se è questa la sorpresa della quale mi parlavi, ne ero a conoscenza e attendo d'avere anche in questo caso soldi da spendere, i Krux sono una garanzia e Mats Leven uno dei miei cantanti preferiti. Meno male che Leif non si è fermato. |
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C-a-p-o-l-a-v-o-r-o. Anno di grazia per il doom, ad ogni modo la mia speranza è che Leif si ripeta con il nuovo Candlemass. |
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porca zozza...già solo la presenza di mats leven alla voce mi porta a comprarlo a scatola piena... |
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