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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Pact - The Dragon Lineage of Satan
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( 2876 letture )
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Rientravo dal corso di lindy hop e i Pact giocavano nello stereo della macchina. Nebbia, strade ghiacciate, freddo. Li ascoltavo rapita pensando al modo in cui avrei potuto recensirli. Li ascoltavo pensando a quale immagine avrei potuto accostare ai Pact. Ma non mi veniva in mente niente. Ne ero totalmente assorbita. Poi, nel silenzio tardo-serale delle stradine provinciali lombarde, ho visto una puttana. Non solo l'ho vista, l'ho anche guardata. D'istinto, senza un pensiero razionale che mi avesse spinto a farlo. I Pact. La puttana.
Le guardi. Loro le guardi. Non ce n'è. Quando passi in macchina e le vedi sul ciglio della strada, le guardi. E anche noi donne le guardiamo. Perché? Non lo so. Ma tutti noi almeno una volta, le guardiamo. Quasi fossero loro, le puttane, a virare con un gancio i nostri sguardi. Quasi fossero loro, i Pact, ad agganciare le nostre orecchie al loro sound. Un sound volgare, sudicio, marcio il loro. Una "purezza" volgare, sudicia, marcia, la loro. Anche se fosse al suo primo giorno in strada. Pur essendo, per i Pact, il loro primo lavoro.
Un album di debutto, quindi, che descrive i Pact come una band priva di incertezze e di scrupoli, cruda e senza mezzi termini. E ci piace? Sì. E forse è proprio questa loro lordura di termini ad attrarci così. Il sound dell'intero album è violento e caotico, uno spasmodico e sapiente uso di dissonanze crea asimmetrie tese ed efficaci. L'atmosfera è senza soluzione di continuità: il black schiuma e gorgoglia di oscurità malefiche e feroci. Avvolge in modo omogeneo liriche dai domini tetri e tormentati. Un black massiccio, con il giusto dosaggio di influenze death e thrash a creare retroterra insalubri e angosciosi.
Considerati come un gruppo ortodosso e fedele alla vecchia scuola - nonostante la provenienza “ammarigana” (Pennsylvania) non sia proprio la tipica origine del black -, i Pact strutturano un album senza riempitivi e senza orpelli. Le tracce sono intense e cariche, cresciute su songwriting trascinante mantenuto sempre ad alta tensione, sferzante, infuriato. Liriche che colano la repulsione per l'ideologia del branco (eleggendo l'IO come essere supremo), testi che trasportano la filosofia mistica di Golden Dawn, i pensieri di Nietzsche, la poetica di Blake, di Crowley, il simbolismo baudelairiano. Le chitarre suonano rabbiose su riff disarmonici e tossici. Sono ripetitivi, senza dinamica, distorti e inspiegabilmente ipnotici. Clima acre e lancinante. La voce è un gracchiare caustico e pericoloso come vetriolo. La sabbiatura (naturale?) del suo timbro raschia e scartavetra. La batteria è spietata. È un muro in faccia di brutalità e irruenza. È sporca, zuppa di blastbeat duri e rigidi. È così presente da essere soffocante e schiacciante per gli altri strumenti. Produzione e qualità del suono. Inspiro un attimo e mi prendo qualche secondo per pensare perché recensire questi due aspetti dei Pact non è così semplice. La produzione è una produzione lo-fi. Grezza quindi, primitiva, sporca, coscientemente mal lavorata. Fredda, esattamente come una produzione lo-fi dovrebbe essere. E che in quanto tale ci trascina inevitabilmente agli anni '80, al sound di quelle vecchie scuole tradizionali, dove la limpidezza del suono altro non era che un dettaglio, un sofismo dei più. Un suono che ricorda le registrazioni su cassetta, budget ridottissimi, mancanza di possibilità di usare tecnologie fini e avanzate. Intuibilmente, la qualità sonora è - senza troppi giri di parole - scadente. Inadatta o efficace? E' questo l'aspetto che mi è difficile recensire. Da un lato è inutile nasconderlo, le proprietà del suono sono raffazzonate e sofferenti. Quattro registratori a terra, tastino “rec”, lucina rossa e via. Ma dall'altro è materia prima allo stato puro. Un tuffo nel passato alle quasi-origini del black. Il torbido della produzione è senza dubbio espressivo e inatteso. Inatteso perché ormai siamo abituati a sonorità fin troppo pulite e sintetiche. Quindi, deludente o meritevole? Parliamone. Certo è che la loro musica è musica governata con talento e precisione. E' un debutto che funziona dignitosamente, che possa piacere o meno. Ma funziona.
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@giasse: ok, chiaro come il sole. non sono del tutto d'accordo perchè un nostro commento, anche se antipatico, puotrebbe magari servire anche a te per ripensare a un giudizio dato precedentemente, tutto qua!! Cioè, magari, pensavo, puoi sbagliare anche tu! E te lo dico veramente con il sorriso sulle labbra e senza la minima pretesa di pontificare o cazzate varie, solo un pensier...detto questo, si aprirebbe una discussione lunga e qui fuori luogo. Quindi il mio pensiero resta tale, ma chiedo assolutamente scusa x aver avallato il "vola basso" di andrea, non volevo offendere ilaria, perchè non la conosco e non mi permetto, era solo un giudizio sullo scritto. Se qualcun altro non rimette zizzania, questione chiusa. un abbraccio sincero anche a te. Alla prossima e complimenti per tutto il lavoro che fate x noi sulla web zine |
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Ok. Ci siamo ripetuti 100 volte lo stesso concetto ora chiudiamo questa disputa personale. Secondo me, ma questa mia idea e' opinabile tanto quanto le figure retoriche utilizzate da Ilaria, inserire con insistenza giudizi riguardanti la persona (positivi o negativi che siano) sotto un contenuto (che come tale utilizza la forma per il proprio scopo) e' svilente. Scrivere "vola basso" significa concentrarsi sull'individuo e non sul suo prodotto, presumendo la presenza di una certa spocchia che magari, da suo "allenatore", ho gia' verificato non esserci. No? Lo stesso vale per l'eccesso di adulazioni gratuite, comunque. Rimanere invece sullo scritto (come ha fatto ilfantasma) o sull'interpretazione dell'album e' sempre benvisto (siamo qui per questo). Detto questo siamo tutti adulti e vaccinati e non ce la leghiamo al dito. Vi mando un abbraccio sincero. |
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@breadinho: vedo che continui a tirarmi in mezzo...ascolta, esprimere un parere su una recensione (l'ennesima) per ME scritta male non mi sembra nè supponente nè arrogante (al massimo duro e non piacevole), tanto è vero che sei l'unico che continua a ripetere sta tiritera. Quello che ho detto ha la stessa dignità e rispettabilità di quello che hai detto tu, che invece continui a incensare come scrive ilaria. Da sempre gli scritti di ilaria suscitano contrasti, tu stai da una parte, io dall'altra. Quello che pecca di arroganza continui ad essere tu, pretendendo che dove vedi talento e bellezza tu, lo debba vedere anch'io. Non è così. Se poi vuoi continuare a non capire il senso di quello che dico e a non ammettere che è ragionevole, pace, non posso farci niente... |
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@antonio curioso darmi del leccapiedi quando in realtà "crawler "tradotto letteralmente vuol dire questa cosa, oltre che a essere un software e bla bla bla...Commentare uno scritto va benissimo, però mi spieghi cosa centra parlare del talento? Perchè offendere a gratis? E Giasse giustamente da caporedattore dice," io al massimo giudico il talento dei miei redattori, se non vi sta bene ditelo a me." Mi sembra giusto... @Crawler bello ho un nuovo amico e manco lo sapevo ... Attenzione amico Crawler che l'esordio di supponenza e arroganza non l'ho fatto di certo io... |
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concordo coi commenti di prima... vola più basso cara ilaria! poi, due cose: perché questa non è la sede per criticare uno scritto? cosa vuol dire "cosa c'entrasse poi commentare il talento di una redattrice in una recensione"? breadinho non so chi tu sia, ma non credo che la buona ilaria abbia bisogno di un leccapiedi... che palle. seconda cosa: @giasse mi spieghi questo atteggiamento da mammina orgogliosa? sotto la recensione c'è la firma di ilaria. sì mi piace fare il cagacazzo il disco comunque non è malaccio |
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@Breadinho: ehm, amico mio, visto che me l'aveva già detto giasse e mi ero già scusato, era inutile che tu intervenissi in modo supponente e arrogante costringendomi a ridire la mia, dato che, come te, dico quello che penso. Se poi ti da fastidio perchè ho toccato quella che è una tua amica o la tua ragazza, non è un problema mio. Non mi sembra di averla offesa, ho semplicemente espresso, in modo duro magari, quello che penso (in una sede sbagliata, tra l'altro), rispettabile quanto quello che pensi tu. Se poi non ti sta bene, mi spiace, fattene una ragione, è la MIA opinione. |
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@Lizard ok non rinfocolerò inutili diverbi ulteriormente... Anche se preferivo che un caporedattore mi dicesse ciò - come se l'avesse fatto lui comunque, no problem - ... Quello che vedo di inutile, a mio modesto parere, sono attacchi gratuiti, fuori luogo - cosa centrasse poi commentare il talento di una redattrice in una recensione - e senza un minimo di motivazione... adesso mi "spengo" promesso , ma l'ho sempre fatto e continuerò a dire quello che penso anche in futuro... |
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@Breadinho: La questione, mi sembra, era già chiusa, no? Non andiamo a rinfocolare inutili diverbi personali per favore. |
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@Crawler ma ce la fai? ... se desideri tanto entrare in redazione come ha detto Giasse, scrivi a lui no?! ... Per la cronaca poi non sono esempi, si chiamano similitudini...sai magari, prima di giudicare uno scritto, due nozioncine di letteratura magari... Il talento se lo deve giudicare, lo fa il caporedattore, quindi ha detto bene Giasse, scrivi a lui...talento, mi piacerebbe leggere qualche tuo scritto o sapere il tuo curriculum, per poter giudicare il talento di Ira... |
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@giasse: ahahaha, in due tempi ce la facciamo a scrivere qualcosa di sensato!! Ok ricevuto messaggio ciao!! |
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Mi sono perso anch'io una cosa per strada. Volevo dire "Le contestazioni non sono di per sé proibite"... |
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Tranquillo, nessun problema. Le contestazioni di per sé proibite. Vorrei solo che le questioni non inerenti alla disamina dell'album fossero fatte a me, magari sulla pagina del mio profilo o via email, e non sotto una recensione che è costata tempo e fatica ad un redattore, tutto qui!!!  |
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scusa, era per giasse, non per khaine!! sorry |
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@khaine: va bene, chiedo scusa, non voglio fare nessuna "contestazione", nè a te nè a ilaria, ho solo espresso il mio parere su uno stile di scrittura che trovo mediocre...ma pur trovandolo mediocre non è una "contestazione", è una mia personale "constatazione" ciao |
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@Giasse: ecco, ad esempio io trovo le recensioni di Ilaria scritte piuttosto bene (migliorabili come è migliorabile qualsiasi scritto prodotto dall'uomo, però di buon livello); quello che mi uccide è il layout. Tutti 'sti a capo sembrano una cattiveria nei confronti di chi legge parlando invece del disco, che poi è la cosa veramente importante qui, sono perfettamente d'accordo con l'analisi di Ilaria, che è stata secondo me molto brava a evidenziare i pregi e i difetti del disco. Divergo un minimo dalla recensione sul giudizio finale, che secondo me andrebbe lievemente ritoccato verso il basso - ma sono inezie davvero. Di certo con i Pact abbiamo di fronte un gruppo onesto ma non, almeno per ora, in grado di spiccare davvero. |
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Discussioni sull'album ok, benvengano - anche discordi con la nostra interpretazione -. I giudizi sul suo stile e sull'adeguatezza delle metafore dei miei redattori li lasciate a me, grazie! Oppure contestate direttamente il sottoscritto... |
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@andrea: ti quoto, al di là dello stile di scrittura della signorina che, de gustibus, ho sempre trovato pretenzioso e forzato (incapace di essere serio e ironico nello stesso tempo, come vorrebbe), qui anche gli esempi sono proprio inadeguati...concordo, vola più bassa ilaria, perchè senza talento se no a volte vengono fuori dei pastrocchi. |
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...virare con un gancio = catturare, non mi sembra difficile ... Andrea, permettimi, la prima cosa che ho pensato leggendo il tuo commento è stato: spiegati meglio, ragazzo ... |
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non l'ho mica capita la storia delle puttane... poi come si fa a "virare con un gancio lo sguardo"? chiedo scusa non voglio rompere il cazzo ad ilaria, che solitamente scrive molto bene, ma non posso non dire che la prima cosa che ho pensato è stata: vola più basso, ragazza...  |
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Bastaaaaaaaaaaa con questa monnezza pseudo-satanica , bands che giocano a fare i duri e puri e poi la sera la mamma bacino sulla fronte e coperte rimboccate....ma fatemi il piacere il treno del black e' passato e bands come Darkthrone, Burzum ,Immortal,Mayhem sono inarrivabili ed ogni tentativo e' ridicolo....ma vaiiiiiiiiiiiiiii...... |
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Ma che bella questa recensione! Avevo dubbi? no, non credo! ... C'è da dire che però non so se in una redazione così pubblica, si possa scrivere "strade provinciali lombarde"! ... io mi sono un po' risentito ... Piccola parentesi ho imparato una parola nuova, orpelli! Spettacolo come l'hai utilizzata qua! Le tue recensioni sono meravigliose perchè rendono sempre l'idea! Sulla produzione scadente da cassetta, potrebbe essere il suo bello in effetti... non per forza una produzione su cassetta è meno bella di una su cd e di tutti i supporti a seguire... E' come dire un quadro impressionista e l'effetto "impressionista" su photoshop ...il secondo può risultare fatto meglio, ma è sicuramente più caldo ed emozionante il quadro... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Litany to Satan 2. Into Heaven's Night 3. Dreamless Death 4. Ecstasy and Illumination 5. The Flowers of Evil 6. The Middle Pillar 7. Ascension from the Fall 8. Terror of the Lower Astral (The Journey) 9. Suicide Sigil 10. A Vast Eternity
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Line Up
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Wretch – Guitars T – Drums Hag – Vocals
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