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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Terrana - Man Of The World
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( 4237 letture )
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Come direbbe Francesco Salvi, “non me l’aspetaaaaaavo”! E bravo Mike. Io adoro letteralmente quest’uomo, poliedrico, energico, sempre carico e sempre una certezza dovunque intervenga con la sua batteria e con il suo stile, indemoniato, selvaggio, potente. Beh, ovviamente, il buon Mike ha dalla sua un’esperienza che molti si sognerebbero, partecipazioni e collaborazioni con musicisti tra i più disparati, e così, arrivati al 2005, è anche naturale che senta il bisogno di definire meglio la sua personalità musicale, attraverso un lavoro personale in cui, oltre all’ovvio sfoggio delle sue indiscusse capacità di batterista, ci apre la porta al suo ‘stanzino privato’, lasciandoci gustare la marea di influenze, gusti personali, sfumature musicali che magari spesso, per forza di cose, non possono emergere in un disco di Rage, Artension o chi volete voi. Il signor Terrana, messa insieme una line-up di tutto rispetto (tra cui il collega nei Rage, lo strepitoso Victor Smolski), sfoggia infatti stili diversi e spesso inaspettati, spaziando dal metal energico e potente che lo ha reso arci-noto a composizioni funky, rock, fusion, in cui si trova meravigliosamente a suo agio. Incredibile a dirsi, per me che ho sempre considerato i dischi strumentali come un grosso rischio, questo cd è ascoltabilissimo, mai monotono,e il nostro Mike offre una prestazione da urlo, ancora più apprezzabile in quei generi dove non ci si aspetterebbe. Inutile citare una song sulle altre, tutte peraltro interamente strumentali (forse la stupenda Easy Does It, perla tra le perle). Qua si respira cultura musicale, a 360 gradi. Il nostro drummer si concede, tra l’altro, il lusso di rifare una suite di Beethoven (peraltro interamente al pianoforte), e di regalarci in chiusura di platter un suo memorabile assolo registrato con i Rage a Tokio nel 2002, 11 minuti di rara potenza e precisione. Ad oggi Terrana può vantare un ruolino di tutto rispetto, di certo conquistato grazie ad un duro e costante lavoro: un uomo capace di sfornare tante partecipazioni in un anno dev’essere di certo un grande professionista in studio, e una persona ‘facile’ da gestire, collaborativa; non si spiegherebbe altrimenti il fatto che sia uno dei più richiesti sulla piazza. D’altronde, a mio modesto parere, è anche merito suo se la nuova formula dei Rage a tre elementi funziona così bene: guardate il DVD live di Peavey e soci uscito da poco, Mike sul palco è una furia, una sicurezza, un pozzo di adrenalina ed energia a cui poter attingere liberamente. In sostanza: un disco per gli amanti dello strumento, ma un disco accessibile e più che gradevole per ogni amante della musica fatta bene. Di certo non è un cd metal, o non solo, ma sicuramente è una grande prova di tecnica e feeling, ad opera di un batterista che non ha davvero più bisogno di presentazioni.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1.The Omen 2. Native Tongue 3. Easy Does It 4. Revenge of the Cachaca 5. Spin Drifter 6. Sonata # 9 Pathetique/Beethoven 7. One for the Road 8. Five Alive 9. Jungle Alley 10. Sorcery 11. Drum Solo Tokyo-Japan 2002
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Line Up
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Mike Terrana: Drums Cyril Achard: Guitar, Keyboards Victor Smolski: Guitar, Bass, Keyboards Bob Gatzen: Keyboard Sequencing Kevin Chown: Bass Ferdy Doernberg: Keyboards, Hammond Organ, Trumpet, Piano, and Lap Steel Guitar
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RECENSIONI |
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