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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Turmion Katilot - Perstechnique
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( 3459 letture )
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Turmion Katilot. “Levatrici della rovina”. Un nome che non riesco a ricordare neanche dopo averlo letto sì e no 200 volte. Sono finlandesi e sono al quarto album, il loro è un ibrido mal riuscito di industrial metal e sprazzi black/death. Mi erano totalmente sconosciuti e le notizie sul web sono dannatamente scarse. Si sono visti in Italia di supporto ai Pain di Peter Tagtren e annoverano tra i musicisti live il tastierista dei Tarot, Jannet Tolsa (la band in realtà è composta da due elementi fissi soltanto: MC Raaka Pee alla voce e Bobby Undertaker alla chitarra).
Un ibrido mal riuscito, dicevo. Il prodotto in questione mescola i generi sopra citati senza riuscire completamente in nessuno di essi. Non ci sono soluzioni particolarmente interessanti e il tentativo di essere originali sfocia spesso in un pasticcio poco coerente che rasenta il cattivo gusto, per non dire la pacchianeria più completa. Il problema fondamentale di questo disco sono le tastiere. I suoni scelti sono decisamente fuori luogo accostati allo scream e alle chitarre pesanti. Sono sgraziati ed invadenti e danno luogo a contrasti davvero strani. Come le tastiere del brutto singolo Ihmsixsixsix: vogliono essere cupe e gelide senza riuscirci affatto. Certe soluzioni sembrano addirittura campionamenti di pezzi dance da sagra. Come ad esempio il ridicolo stacchetto di pseudo samba in Lapset ja Vannhemat. Avete presente quelli che si sentono spesso e (mal)volentieri nelle piste degli autoscontri? Quelli. Per non parlare di certe ridicole soluzioni discotecare, come quelle presenti in Rukoukset Rattoisat. Paradossalmente il pezzo più riuscito del lotto è Herran Toinen Tuleminen, vagamente EBM e totalmente privo di chitarre. Queste, quando non sono impegnate nel (fin troppo) classico martellamento in stile industrial, si presentano con qualche estemporanea sfuriata death senza incidere più di tanto. Il loro momento più efficace è forse nella soltanto parzialmente riuscita Hanska. I vocalizzi, che variano tra lo scream ed il growl risultano talvolta piacevoli, quando non si appiattiscono in una noiosa pantomima che fa capolino in praticamente tutti i ritornelli. Questi sono tra le parti peggio riuscite del disco: ripetitivi e un po’scontati. La scelta della lingua madre da luogo a risultati altalenanti: aspra e azzeccata in certi frangenti, un tantino stridente in altri. Non tutti riescono a fare come i Rammstein, dai quali tra l’altro scopiazzano appieno l’ultima Vedetaanku Vai Ei, pezzo a dire il vero piacevole.
In conclusione un aggroviglio pacchiano e talvolta noioso, dal quale si salvano davvero pochi elementi, tra cui la voce, e spiccano grosse brutture, come le tastiere. Al massimo utilizzabile come sottofondo ad una festa alternativa o in una improbabile discoteca sperduta tra i ghiacci della Lapponia. Dimenticabili.
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11
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nn pervenuto cattivo gusto, sono abituato a cattiveria reale, red harvest fatevi avanti..... è una cagata paurosa sto disko rimango con i miei vecchi diski. |
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10
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Seguo i TK da un paio di mesi a questa parte e devo dire che non sono malaccio,i primi 3 album mi sono piaciuti(U.S.C.H. secondo me è il migliore),sto perstechnique fra i suoi alti e bassi è un disco che per me non va oltre la sufficienza.....speriamo bene per un prossimo album,se ci sarà........ |
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9
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Oddio, no l'house/yodel mi mancava. Comunque si i nordici tendono molto di più a crossoverare metal e tunz, tant'è che non è raro trovare band black metal andare in giro per strada con abiti degli di un abituè del Cocoricò. Diciamo che sono molto più aperti.... |
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8
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@Il Diverso: grazie di condividere la mia opinione su questo disco! (finalmente uno XD ). A proposito di riutilizzo improbabile di suoni provenienti dalla musica popolare, l'ascolto di questo disco mi ha fatto venire in mente una orribile versione house dello yodel che un tedesco mi fece ascoltare in inghilterra due o tre anni fa. lungi da me paragonare i turmion katilot a quella roba, però il collegamento mi è balzato subito in testa  |
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7
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La recensione direi che è abbastanza azzeccata. Penso di essere uno dei pochi ad aver scoperto i Turmion prima che si formassero Che dire, sicuramente nn il migliore album se anche rispetto agli altri è nel complesso più ascoltabile (a mio avviso gli album precedenti erano di quelli in cui si salvavano due tre canzoni al massimo). Riguardo i Synth credo che la scelta di RUNQ sia stata particolare e associata più a influenze finlandesi che a una scelta contestuale. Se si vanno, infatti ad analizzare gruppi Underground Finnici si può notare quanto il tipo di sonorità siano ben distanti dai nostri canoni di gusto. Ovviamente sul pensiero finlandese si potrebbe parlare per molte righe. Per assurdo molto più vicini ai "Turmion di un tempo" sono il side project di MC Raaka Pee (il cantante): i 2 Times Terror. Personalmente potrebbe significare che il grezzume (in senso buono) metallico e isterico che mi è piaciuto tanto lo stia portando avanti con quest'ultimo gruppo mentre i Turmion sono rimasti l'idea iniziale: "robba sperimentale", che ovviamente nn sempre riesce. Commento per finire: sia se vi sono piaciuti o meno..... Andateveli a vedere live.... spaccano di brutto |
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6
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@Vengeance: ahahahahah grazie, grazie veramente, non mi facevo una risata così grassa e sincera da un bel pezzo a questa parte. |
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5
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Bhè è chiaro che chi ha scritto la recensione non capisce un emerito cazzo...e il voto dei lettori lo dimostra, cosa dire al recensore.. che si ritiri perchè dare una recensione come questa su un'album bellissimo e originale come questo dando dei giudizi del tutto personali è proprio da teste di cazzo. |
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4
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E a me invece è piaciuto. Certo la canzone Lapset Ja Vanhemmat sembra un pezzo disco di serie D ma tutto sommato le canzoni sono buone per passare un quarto d'ora allegro. Il cantante poi ci sa fare. Per me vale un 65. |
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3
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grazie mille 5thHorseman! |
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2
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A me stanno simpatici appunto per la loro stranezza, lode ai TK. Buona rece comunque, i recensori hanno le proprie idee che in questo caso sono state sviluppate bene. |
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1
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Che figo, non pensavo che esistessero delle recensioni dei TK. questo non l'ho ancora ascoltato, ma U.S.C.H. è un disco piacevole |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Grand Ball 02. Ihmisixsixsix 03. Suolainen Kapteeni 04. Hanska 05. Hellbound Earth 06. Lapset Ja Vanhemmat 07. Herran Toinen Tuleminen 08. Verta Sataa 09. Rukoukset Rattoisat 10. Vedetäänkö Vai Ei
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Line Up
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MC Raaka Pee - vocals Spellgoth - vocals Master Bates - bass B. Undertaker - guitars RunQ - synth DQ - drums
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