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Milking The Goatmachine - Clockwork Udder
( 3743 letture )
All’interno del panorama musicale esistono differenti vie da poter seguire, esistono i tecnicismi, i melodici, il gruppo sinfonico, la violenza fine a se stessa e così andando avanti. Esiste poi una piccola nicchia formata da un genere, il quale inclassificabile viene chiamato nel gergo da strada “ la musica ignorante”; quella musica sviluppata su due accordi, un cantato monocorde, tematiche al limite dell’imbecillità e passione pari a zero. Senza stare a citare nomi, diversi esempi di quest’ultimo genere si son visti e alcuni han anche avuto un discreto riscontro sia mediatico che di vendite. Ma erano altri tempi, non confondiamoci.

I Milking The Goatmachine appartengono senza dubbio a genere musicale descritto qui sopra, ma son ovviamente di tutt’altra caratura, queste “misteriose” creature di forma caprina, così come sottolineano da sempre, provengono dal pianeta Goateborg, arrivano sulla terra per proferire il verbo del grind, dato che nel loro mondo ormai son diventati delle celebrità, e si fan guidare dal loro capo-caprone tale Goatfreed Udder.

Ora la domanda è legittima, Perché?
Perché oggigiorno si ha ancora la presunzione che la gente stia ad ascoltare certe sciocchezze? Perché, soprattutto, una delle case discografiche più popolari al mondo è caduta nel tranello di metterli all’interno del proprio roster? In un ultima istanza, perché io ascoltatore, ma soprattutto appassionato di musica, dovrei concederti i miei sudati soldi dandoti pane per continuare a tenere in vita tale scempio?

La domanda diventa sempre più ridondante durante l'ascolto il disco nella sua interezza, le canzoni scorrono via senza lasciare traccia alcuna, riff banali, scontati e ormai riascoltati da anni e anni di saturazione del genere. Anche questo è un punto dolente, il genere proposto dai Milking The Goatmachine viene definito come grind, ma in realtà si tratta di un sound ormai mutato completamente in un melodic death, dato che l’intera strutta dei brani, per quanto semplice ruota intorno ai tipici stilemi del Gothenburg sound. La tracklist del disco viene impreziosita durante l’arco dell’ ascolto da riferimenti tra i più dispariti quali I'm Scatman (famosa canzone dance di Scatman John), alla più recente Barbara Streisand (canzone house composta nel 2010 da Duck Sauce) per concludere con la bonus track, un rifacimento in versione grind della celeberrima Mr. Vain dei Culture Beat.

Il leader Goatfreed Udder prova a utilizzare differenti regimi vocali, dal classico growl passando per il pig squeal sino all’utilizzo della voce pulita all’interno di In Hardest Conditions, quest’ultima di pessima fattura e completamente fuori tema. Il punto a favore di questo disco sta nell’avere canzoni talmente brevi che risulta praticamente impossibile stancarsi del singolo brano o cadere nel tranello di premere il pulsante forward.

Le possibilità che ci rimangono sono due: l’ascolto, sconsigliato, dell’intera opera oppure il compito, molto semplice, di ascoltare altro.
Se avete una spirito ignorante, nel vero senso del termine, dunque siete in grado di soprassedere alle critiche e non cercate la poesia all’interno di un disco, solo allora, potreste dare anche una piccola chance a questo Cloackword Udder. Alrtimenti il mondo è pieno di bravissimi musici con gruppi meno conosciuti pronti per essere ascoltati ed apprezzati. La globalizzazione vuole creare una massa di capre senza un pensiero, ma questo non vuol dire che si debba seguire questo gregge, sopratutto se il leader si chiama Goatfreed Udder.



VOTO RECENSORE
45
VOTO LETTORI
31.21 su 23 voti [ VOTA]
Michele
Giovedì 2 Febbraio 2012, 14.38.56
9
A me non sembrano tanto male, ho sentito qualche canzone sul tubo, di questo disco... Non mi sembra così orrendo
Undercover
Giovedì 2 Febbraio 2012, 14.20.03
8
Mi allineo a Lambruscore e Piggod... credo che siano stati un po' trattati male, poi se una cosa non piace non piace ma c'è tantissimo di peggio e molto più insufficiente.
piggod
Giovedì 2 Febbraio 2012, 13.03.05
7
Quoto Lambruscore. Inoltre aggiungo che dal vivo sono molto divertenti e suonano bene.
LAMBRUSCORE
Martedì 31 Gennaio 2012, 19.28.12
6
mai visti dal vivo, ma dire che su disco suonano male...a me piace molto questo genere, semplice,ignorante e diretto senza tante balle.
Cuordipietra
Martedì 31 Gennaio 2012, 17.34.04
5
Basta che 3 cazzari si travestano da caproni durante i concerti per far parlare di sè. Io sono convinto che delle capre vere suonerebbero meglio di costoro....
marduk
Martedì 31 Gennaio 2012, 14.07.27
4
gruppo inutile....e pensare che in italia realtà di livello nettamente superiore vengono snobbate e dal pubblico e dalle case discografiche....e poi ci troviamo porcate del genere......mah......
tribal axis
Lunedì 30 Gennaio 2012, 20.23.33
3
bha guarda io li trovo utili per farsi due risate. i video sono esilaranti, accompagnati alla loro musica.
il vichingo
Lunedì 30 Gennaio 2012, 20.11.43
2
Scusate la mia ignoranza ma non li ho mai sentiti nominare... e dopo aver letto la recensione continuerò ad ignorarli
tribal axis
Lunedì 30 Gennaio 2012, 20.07.29
1
mamma mia tremendi questi... ho sentito qualcosa dei dischi precedenti: ridicoli.
INFORMAZIONI
2011
NoiseArt Records
Death
Tracklist

1. We Want You
2. Greatest of All Times
3. Human Domestication
4. Knock Knock Vol. 1
5. Clockwork Udder
6.Trappings of Power
7. Raise Your Horns
8. Straw Palace
9. Knock Knock Vol. 2
10. In Combat Column March
11. The Milky Way
12. Make It Or Break It
13. Knock Knock Vol. 3
14. More Humour Than Human
15. New Broom Sweeps Clean
16. In Hardest Conditions
Line Up
Goatfreed Udder - Guitars/Bass
Goatleeb Udder - Vocals/Drums

Sessions:

Tony Goatana - Bass
Lazarus Hoove - Guitars
 
RECENSIONI
39
 
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