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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Gabriele Pala`s Goldenseed - The War Is In My Mind
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( 3580 letture )
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Terzo album in studio per il chitarrista triestino Gabriele Pala, musicista cresciuto all'ombra del technical death nello stile degli Atheist e dei Cynic e che, negli ultimi anni, ha avuto modo di farsi conoscere coi precedenti due dischi, Creatures Of The Sea e Collectors Of Illusions; The War Is My Mind costituisce il debutto per SG Records e, per il sottoscritto, l'occasione di entrare in contatto con lo stile di Gabriele: uno stile che, come vedremo, si è rivelato molto ostico da interpretare, soprattutto in virtù di un approccio musicale ricercato e sperimentale.
Descrivere in poche parole come suoni The War Is In My Mind è infatti impossibile: Gabriele è uno sperimentatore, una specie di "piccolo chimico della musica solista" che imbastardisce l'eleganza della fusion con l'irruenza del metal, la carica dello shredding estremo all'insopprimibile sensazione di vuoto che si percepisce ascoltando le varianti più cupe del doom. L'ascolto di questo disco costringerà spesso i suoi spettatori a sentirsi spaesati, come se fossero immersi nel buio senza alcuno spiraglio di luce: l'assenza di un accompagnamento ritmico, la perpetua mobilità dei tempi, la presenza importante di dissonanze, la mancanza quasi totale di lick o fraseggi memorabili di chitarra, la freddezza dei timbri digitali della batteria e la continua esistenza di suoni elettronici creano un'ambiente sonoro letteralmente disumano, in cui sono molti i tentativi necessari a far stabilire una relazione emotiva tra l'ascoltatore e ciò che viene ascoltato. Come avrete capito, questo non è il classico disco di rock o metal strumentale, ma neanche il classico disco fusion: questo è un ibrido perfetto, un mutaforma a volte orribile ed altre futuristico, a volte gelido ed altre brutale. The War Is In My Mind è tutto quello che la vostra mente vuole che sia, a condizione di avere la curiosità di farsi trasportare dall'ermetica narrazione del suo autore. Pertanto, se siete arrivati sin qui, sarete probabilmente propensi ad ascoltare l'album: è mio consiglio di ascoltare i brani nell'ordine in cui vengono proposti, senza saltarne nessuno, possibilmente quando si è liberi da distrazioni e ci si può concentrare sull'ascolto del disco (il cui running time si aggira sui 50 minuti); questo è l'unico modo in cui si può apprezzare The War Is In My MInd, in tutti gli altri casi l'esperienza potrebbe non solo non essere appagante, ma addirittura essere fastidiosa! Se siete nuovi al mondo solista ma comunque siete curiosi di ascoltare questo lavoro, non fatevi spaventare da questa mia ultima considerazione: esattamente a metà CD è inserito un brano (An Homage To Frank) che, caso vuole, potrebbe costituire il momento ideale per staccare e fare una pausa, prima di ricominciare ad ascoltare l'album, senza perdere il filo del discorso, anche perché la successiva The Enhancer Trap non ha nessun collegamento con quanto proposto nel brano precedente. Che sia un caso che un omaggio a Frank Gambale sia inserito proprio a metà disco (anziché alla fine, come spesso si fa in casi come questo), beh, questo non lo so, certo è che gli ultimi pezzi sono quelli che mostrano maggiormente la venatura metal del disco, contrariamente ai primi cinque brani. Sarà anche questo un caso, o fa tutto parte del piano dei Goldenseed?
Parlare dello stile di Gabriele non è affatto facile, ma è molto semplice concludere la recensione e, infatti, mi basta una sola parola per farlo: promossissimo! Anche se, lo devo confessare, è stata una faticaccia arrivare ad apprezzare a 360° il lavoro svolto dal buon Gabriele, alla fine ne è valsa la pena. Dedicato a tutti coloro che non hanno paura di accettare la sfida di un chitarrista formidabile: dategli una chance e dategli del tempo, perché alla fine The War Is In My Mind vi saprà ripagare alla grande. Alla prossima, Gabriele.
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3
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ed ha pure la chitarra più brutta del mondo! |
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Un chitarrista Friulano, ha suonato nei Karnak per un periodo, ora suona con la band prog "Azure Agony". E' stato allievo di Raffaello Indri, il nuovo degli Elvenking. In pratica nessun background particolarmente alto, ma non è certo uno scarso e da qualche parte pure lui dovrà iniziare credo... |
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ma scusate una domanda: CHI E' Gabriele Pala? non l'ho mai sentito in tutta la mia vita |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The R38 Class 2. Kosmos 233 3. A Million Random Digits 4. Aragonite Sea 5. Blindness 6. An Homage To Frank 7. The Enhancer Trap 8. Xtp3 9. G1S Transition 10. The Cathedral Of Incarnation 11. (Dead) On The Road
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Line Up
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Gabriele Pala (Chitarra, Chapman stick, Voce, Programmazione)
Musicista ospite: Stian "Culto/Occultus" Johansen
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RECENSIONI |
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