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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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( 1515 letture )
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Formatisi nel 2002 a Porto Alegre in Brasile, gli Scelerata giungono alla pubblicazione del terzo lavoro in studio, intitolato The Sniper, a tre anni di distanza da Skeletons Domination. Il platter, contraddistinto da una cover a dir poco adolescenziale, presenta un genere che si basa su un heavy metal orientato al power e con qualche lieve riferimento al thrash. L’album dispone di un sound più potente rispetto al passato, fatto che reputo del tutto positivo, ed è stato ottimamente registrato; le composizioni si fanno nel complesso piacevolmente ascoltare sebbene siano convenzionali fino al midollo (ma d’altra parte cercare originalità nel metal è ormai da considerare una mera utopia). Se da un lato va riconosciuto che non si avvertono cali di tensione, dall’altro il disco manca totalmente di canzoni che sappiano elevarsi rispetto alle altre e per tale motivo a lungo andare finisce per annoiare. I riff di chitarra sono decisi spesso in piacevole contrasto con i refrain più inclini alla melodia. Altri aspetti positivi sono rappresentati dalla buona qualità degli assolo di chitarra e dall’apprezzabile apporto della sezione ritmica assicurata dal duo Strapazon/Cassol. Convince l’ugola di Fabio Juan, che ha preso degnamente il posto di Carl Casagrande, a suo agio nelle parti più precipuamente power. Da evidenziare anche la partecipazione alla voce di artisti del calibro di Paul Di'Anno (Iron Maiden) e Andi Deris (Helloween) segno che gli Scelerata sono una formazione promettente.
Ho gradito i brani decisamente power ed in particolare la dirompente opener Rising Sun -piacevole sia il tema portante che il ritornello- e la veloce 'Til the Day We Die, della quale va menzionata l’interessante parte finale melodica. Intrigante anche la variegata title track conclusiva preceduta dalla breve strumentale Money Painted Red con atmosfere a tratti epicheggianti, parti sostenute, un pianoforte che accompagna un dolce cantato, tastiere in sottofondo, cori… Insomma un pezzo ben congeniato. Per il resto, The Sniper è abbastanza monocorde, un prodotto senza infamia e senza lode con alcuni episodi meritevoli di considerazione quali il metal arcigno di In My Blood -graffianti le parti di chitarra e valido l’assolo alla sei corde-, Road to Death -sugli scudi la prestazione vocale di Fabio ed un’azzeccata parte melodica prima del finale in crescendo- e l’incedere semplice di Must Be Dreaming -ancora un orecchiabile refrain a farla da padrone.
In conclusione, The Sniper è un lavoro passabile con riferimenti evidenti che vanno dai Saxon agli Helloween passando per gli Angra, ma non è proprio in grado di lasciare il segno. Non penso che la longevità possa essere una sua caratteristica e credo che al pari di tanti altri prodotti similari finirà presto nel dimenticatoio. Dateci un ascolto senza soverchie aspettative.
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4
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Ho ascoltato sul tubo la traccia con Deris, non male anche se ormai sono abituato a sentirlo cantare sotto ben altre e di maggior qualità canzoni! |
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3
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Mi chiedo se una band per cercare notorietà debba far cantare Di Anno...Ben venga invece Andi Deris! Miii come non sopporto Di Anno!!!!  |
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2
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Eh fu così che il buon (più o meno) Paul Dì Anno, per cercare notorietà si è imbarcato per il Brasile, ahahhahahhaahahah |
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1
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Questo album è il festival della mediocrità. Gli ultimi pallosissimi Angra sono sempre migliori di loro. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Rising Sun
2. In My Blood
3. Road to Death
4. Breaking the Chains
5. Unmasking Lies
6. Must Be Dreaming
7. Drowned in Madness
8. Welcome Home
9. 'Til the Day We Die
10. Money Painted Red
11. The Sniper
12. Leave Me Alone (Live Version)
13. The Spell of Time (Live Version)
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Line Up
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Fabio Juan (Voce)
Magnus Wichmann (Chitarra)
Renato Osorio (Chitarra)
Gustavo Strapazon (Basso)
Francis Cassol (Batteria)
Musicisti ospiti: Andi Deris (Voce) Paul Di'Anno (Voce)
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RECENSIONI |
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