|
27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
|
|
|
( 8079 letture )
|
Non che i Sadus necessitino di presentazioni, sia chiaro; ma, per l'eventuale lettore che non li conoscesse e volesse farsi un'idea della loro proposta musicale, un nome della line-up è più che sufficiente: Steve Di Giorgio.
Quindi cosa aspettarsi se non un thrash metal estremamente tecnico e cervellotico, caratterizzato da numerosi fraseggi strumentali di complessa struttura e non facile assimilazione? Invece la grandiosità dei Sadus sta nell'aver saputo sfornare un thrash metal del più grezzo e furibondo, ma compatibile con prestazioni tecniche individuali assolutamente non da sottovalutare. Aspetto confermato già dalla deflagrante opener Certain Death: aggressivi quanto e più degli Slayer, ma con una tecnica tale da non temere confronti con mostri sacri come i primi Dark Angel (più quelli di Darkness Descends, non impegnati in strutture estremamente progressive e contorte), i Sadus non infilano solo accelerazioni insostenibili lanciate su riffing memorabili; anzi, quando vogliono trovano spazio anche per condire la loro proposta con atmosfere dal sapore quasi epico e anthemico -vedasi l'apertura di Undead. Va detto che la proposta della band, una volta inquadrati i canoni principali, risulta abbastanza costante lungo tutto il disco, pur non conoscendo momenti di stanca grazie alla perizia tecnica dei musicisti e all'ottima prestazione vocale di Darren Travis, veemente screamer capace di trascinare la band a livelli di violenza paragonabili al più potente del thrash teutonico -Kreator tra tutti- particolarmente in un brano veloce e trascinante come Torture. Il disco è di durata piuttosto breve, nonostante una tracklist composta da ben dieci brani; questo perché i Sadus non sposano le idee di molti gruppi technical thrash contemporanei, autori di interminabili cavalcate strumentali, ma si concentrano sull'uso della tecnica a totale servizio dell'aggressività dei brani, mai come protagonista; è in questa maniera che troviamo brani senza compromessi come la brevissima Sadus Attack o la stratosferica And Then You Die, resa memorabile da una sezione ritmica da infarto -sugli scudi il drummer Jon Allen- e da un assolo di chitarra che non avrebbe sfigurato sui primi album dei Kreator.
Sulle prestazioni individuali poco da dire, se non che Di Giorgio è l'ovvio trascinatore del gruppo, messo in risalto dalla produzione -non sempre eccelsa a dire il vero- e tanto utile nelle poche decelerazioni presenti quanto nell'imbastire l'attacco sonoro dei riff più aggressivi. Di Travis e Allen si è già parlato, per cui un po' di parole sono da spendere inevitabilmente per Rob Moore -chitarrista che lascerà la band dopo altri due dischi- e di nuovo Travis, questa volta in virtù del suo ruolo dietro alla sei corde: i loro riff sono ben ancorati nella tradizione -se di tradizione si può parlare nel 1988- ma mostrano già spunti delle strutture più tecniche che caratterizzeranno il suono della band nei dischi successivi, mentre gli assoli sono ancora assolutamente grezzi e "old-school".
Insomma, nella discografia dei Sadus i dischi da conoscere sono diversi, ma non si può prescindere da questo straordinario debutto, autoprodotto originariamente in 1000 copie -ed è per questo che non si può calcare troppo la mano sulla produzione non eccelsa- col nome Illusions e ristampato nel 1991 dalla Roadrunner Records come Chemical Exposure; un disco ancora poco innovativo ma già personale e di ottima qualità.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
18
|
Capolavoro immortale, al pari dei due successivi. Ma \"Illusions\" è in assoluto il mio preferito dei Sadus, ed anche uno dei miei album thrash preferiti di sempre in generale. Un album che al momento della sua uscita non aveva paragoni, un assalto furibondo e strabordante di puro thrash suonato in modo schizoide e tecnico (DiGiorgio che mette assoli di basso in un\'impalcatura furiosa è da sballo totale!)... solo \"Reign In Blood\", \"Darkness Descends\", \"Pleasure To Kill\" e qualche altro si erano spinti così oltre in furia cieca in ambito thrash metal, una colata di metallo adrenalinico che ti dà una botta di vita incredibile! \"Certain Death\", \"Undead\", \"Sadus Attack\", \"And Then You Die\", \"Twisted Face\", \"Fight Or Die\", la title-track\", tutti pezzoni uno più allucinante dell\'altro. Top assoluto, un album che andrà ad influenzare moltissimo la nascita del death metal! Una delle colonne della mia vita! Grazie Sadus! |
|
|
|
|
|
|
17
|
....gran bella mazzata....il mio preferito... |
|
|
|
|
|
|
16
|
Nel 1988, in ambito Death/thrash, una mezz'ora così "a tavoletta" credo che non si potesse ascoltare se non su quest'album. Incredibile il drumming indiavolato di Allen (in Hands of Fate e Twisted Face siamo al limite del blast beat) e impressionante lo screaming pazzoide di Travis, giusto per non nominare sempre il solito (mitico) DiGiorgio. Per me nella loro discografia Illusions viene superato solo dal successivo Swallowed in Black. Sadus: una band unica! |
|
|
|
|
|
|
15
|
Illusions, autoprodotto nel 1988, fu come una fiamma ossidrica per le casse del mio (povero) impianto stereo. C'era qualcosa di diverso nella formula di Darren Travis &Co. Assoli velocissimi slayeriani ma molto più voluttuosi nella loro esecuzione. Una batteria dai tempi più hardcore, che sconfina coi blastbeat. Ma sempre chirurgica. Chitarre motosega distruttive. Una voce stridula e psicopatica. Il bassista (e che bassista ) che si permetteva di sparare assoli in un muro di suono furioso e disumano. Sfido chiunque a non rimanere allibiti ,ancora oggi, di fronte ad un pezzo come Sadus attack o Torture, tanto per dirne una o due. Death (sottolineato) Metal veloce e brutale da cardiopalma. Ho il culo di possedere una delle 1000 copie della first press autoprodotta, quello con la cover da allucinazione da LSD, trovata presso il mitico negozio BlackWidow, in quel di Genova. 30.000 lire (tutti spesi bene ), 23 anni fa. Dopo diversi anni la mia ricerca era finita! 100! |
|
|
|
|
|
|
14
|
Ciao Doom !! Eh eh anche qui vedo. Bene. Anche nel 1988 album di pregevolissimo valore ne sono stati pubblicati e tra i tanti questo debutto dei sadus. Ricordo che le review lette all' epoca lo descrivevano come un ottimo prodotto ed in effetti è così. Thrash molto estremo ma tecnicamente ineccepibile. Comunque la review di 'agent orange' ha sintetizzato al meglio il lavoro dei sadus ... |
|
|
|
|
|
|
13
|
E di questi che vogliamo dire Rik?? |
|
|
|
|
|
|
12
|
Mamma che disco, probabilmente uno dei migliori gruppi Thrash underground. E che line-up..DiGiorgio è probabilmente il miglior bassista di metal estremo al pari di Cliff Burton. Certain Death è una bomba! 91 |
|
|
|
|
|
|
11
|
Undercover al 5 e' perfetto! |
|
|
|
|
|
|
10
|
Disco davvero violento, che fa dell'mpatto brutale la sua arma vincente! Considerato l'anno di uscita si distingue senz'altro, e non solo per la presenza del talentuoso bassista. Ho solo un rammarico quando penso ad Illusions: il non averlo preso all'epoca... Ora per avere l'originale dovrò rassegnarmi a spendere. Concordo con recensione e voto. |
|
|
|
|
|
|
9
|
"Discone malvagio che merita un 90, in ogni caso continuo a preferire il massiccio Swallowed in black... |
|
|
|
|
|
|
8
|
Diego: è la prima cosa che ho pensato xd Comunque, difficile fare una classifica dei primi tre, questione puramente soggettiva, si parla di tre capolavori. Io metto un pelo sopra Swallowed, ma in questo caso vale tutto, tipica questione di lana caprina. |
|
|
|
|
|
|
7
|
Un pezzo da 90. Una carneficina dalla prima all'ultima canzone. Certain Death, Undead e Hands of Fate sono a dir poco micidiali. Grande band anche perchè dopo riuscirono a sfornare due capolavori di livello superiore a questo grande album dal titolo di Swallowed in Black e A Vision of Misery |
|
|
|
|
|
|
6
|
Capolavoro senza mezzi termini, per quanto mi riguarda il migliore dei Sadus. Apprezzo molto anche Swallowed in Black, ma a mio avviso questo resta una spanna sopra. 90/100. |
|
|
|
|
|
|
5
|
Trovare una band odierna che sia al livello dei Sadus sarebbe un miracolo, disco pazzesco. |
|
|
|
|
|
|
4
|
Disco obbligatorio, per me, come i 2 successivi Swallowed in black e A vision of misery, poi mi fermo, vedeteveli live quando potete.... |
|
|
|
|
|
|
3
|
@enry: te l'avevamo detto... Disco di una furia impressionante, grandi Sadus |
|
|
|
|
|
|
2
|
Finalmente i sadus!!! Era l'ora grande dischetto. Ora aspetto Out For Blood. |
|
|
|
|
|
|
1
|
Eccoli qui finalmente, una delle mie band preferite, quoto la rece di Nikolas e aggiungo che col seguente Swallowed in Black faranno anche di meglio...88 |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
 |
 |
|
|
|
Tracklist
|
1. Certain Death 2. Undead 3. Sadus Attack 4. Torture 5. And Then You Die 6. Hands Of Fate 7. Twisted Face 8. Fight Or Die 9. Illusions 10. (Chemical Exposure)
|
|
Line Up
|
Darren Travis (Voce, Chitarra) Rob Moore (Chitarra) Steve Di Giorgio (Basso) Jon Allen (Batteria)
|
|
|
|
RECENSIONI |
 |
|
|
|
|
|
|
|
|
ARTICOLI |
 |
|
|
|
|
|