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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Holy Grail - Ride the Void
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( 3706 letture )
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Conoscete il vecchio adagio meglio battere il ferro finché caldo; giusto? Perché è quello che più si adatta alla band che oggi ospitiamo qui sulle nostre pagine: ladies and gentlemen , dalla cara vecchia California, da sempre fucina di band dal grande talento, ecco che oggi giungono alle nostre orecchie gli altisonanti Holy Grail: questo quintetto a stelle e strisce, infatti, ha appena pubblicato il suo secondo lavoro in poco più di due anni, sfruttando le ottime critiche ricevute per l’esordio Crisis in Utopia, che gli hanno fra l’altro aperto le porte di Wacken. La loro proposto, melodica e potente al tempo stesso, è inquadrabile nell’ambito di un heavy granitico, impreziosito però da momenti più rapidi in stile speed, cavalcate power e sensibili inserti di puro stampo neoclassico. Esatto, abbiamo a che fare con un bel calderone ed a tratti è possibile udire echi degli Stratovarius, degli immancabili Iron Maiden, ma anche degli Helloween e degli Anvil, che non sarebbero poi fonti tanto pessime da cui attingere.
Tutto sta, naturalmente, nel vedere come sono stati capaci di mescolare questa gamma di influenze; dal momento che, per questa loro seconda opera in studio, hanno scelto il nome Ride the Void, giunti a questo punto non posso fare altro che domandarvi: siete pronti ad unirvi al viaggio ed a cavalcare anche voi il vuoto? Se la risposta è sì, seguitemi. Si incomincia con Archeus, un’intro per la verità abbastanza lunga che mette fin da subito in evidenza il tono epico della musica proposta dai californiani, per poi iniziare il disco vero e proprio con Bestial Triumphans: si tratta in tutta onestà di un pezzo coi controfiocchi, a partire dalla prima parte, dove la bella voce del cantante James-Paul Luna si alterna alle veloci plettrate neoclassiche dei chitarristi Eli Santana ed Alex Le, fino alla seconda parte, che assomiglia più ad una tipica cavalcata heavy/power. Volendo essere cattivi, forse è lunga 30 secondi di troppo, ma per il resto è un inizio estremamente promettente; Dark Passenger non smorza il nostro entusiasmo, trattandosi di un altro pezzo di stile heavy/power, con una strofa marziale di stampo moderno ed un ritornello più classico, il tutto sempre tratteggiato da un virtuosismo chitarristico dietro l’altro. I nostri nuovi amici, in sostanza, sanno suonare ed hanno tutta la voglia di dimostrarlo ai propri ascoltatori. Bleeding Stone è un altro brano di ottima fattura, con un ritornello che non potrà che invogliarvi a cantarlo a squarciagola ed una strofa possente, mentre la title-track incomincia con un malinconico sottofondo di violino per poi evolversi nell’ennesima canzone molto bella e coinvolgente. Il livello complessivo fino ad ora è davvero alto, a parte forse qualche eccesso chitarristico e qualche minuto di troppo, tanto che perfino una traccia buona come Too Decayed To Wait rischia di apparire sottotono se confrontato a quanto abbiamo ascoltato finora; lo stesso si può dire per Crosswinds, piacevole ma meno sfavillante del primo gruppo di tracce sinceramente stupende, mentre Sleep of Virtue riporta in alto il termometro con i suoi riff, che del resto sono da sempre la chiave di volta per distinguere le band di talento da quelle normali; da qui in poi il disco conosce raramente altre tracce interlocutorie, dato che dopo Silence the Scream abbiamo la terremotante The Great Artifice, che aggiunge alcune parti in growl sulla falsariga del metalcore più melodico e tecnico, la breve ed intensa strumentale Wake Me When It’s Over e la più che discreta Rains of Sorrow.
La cavalcata, insomma, potrà anche aver attraversato le grigie pareti del vuoto, ma tutto attorno a noi, durante il viaggio, ci siamo potuti beare di diverse gemme: gli Holy Grail hanno prodotto un album davvero di ottimo livello, con canzoni piacevoli, coinvolgenti ed eseguite con una perizia tecnica invidiabile; come ho sottolineato durante la recensione, i difetti imputabili a questo album sono qualche calo qui e là (cose sporadiche, ma ci sono), un po’ troppi assoli fini a se stessi e poco funzionali alla canzone ed una lunghezza generale che forse sarebbe stata perfetta senza una o due canzoni. Tolte queste pecche, che comunque non inficiano assolutamente il valore di un album molto valido, i nostri cinque amici californiani hanno sfornato un lavoro fresco e che, ne sono certo, potrà girare a lungo nei vostri lettori senza stancarvi.
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Grandissima band e grande album, come il nuovo loro album Time of pride and peril . Questa band è la dimostrazione di come ci siano grandi band al di fuori dei soliti nomi, basta volere ascoltare qualcosa di nuovo e non i soliti Iron Priest o compagnia varia. Heavy metal allo stato puro con un grandissimo cantante, e canzoni veramente belle. |
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Grandissima band e grande album, come il nuovo loro album Time of pride and peril . Questa band è la dimostrazione di come ci siano grandi band al di fuori dei soliti nomi, basta volere ascoltare qualcosa di nuovo e non i soliti Iron Priest o compagnia varia. Heavy metal allo stato puro con un grandissimo cantante, e canzoni veramente belle. |
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11
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...complessivamente non e' male come album...Pero' per me..anzi a mio gusto perde qualcosa quando buttano nel calderone il Metalcore....meglio se si attenevano solo all'heavy power...ma e' solo una mia considerazione...in voti un 70. |
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10
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Incredibbbbile, un disco della Nuclear che mi è piaciuto, ascoltato da un mio amico pochi giorni fa, roba vecchio stile, niente male, spero però di non confondermi con qualche album precedente, adesso glielo chiedo, comunque bravi. |
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Crisis in Utopia era ed è un ottimo disco. Quest'ultimo capitolo non mi è piaciuto per niente, avrò ascoltato il disco almeno sei/sette volte in attesa di un illuminazione...si stanno lentamente involvendo nei cugini incazzati dei linkin Park...mi astengo dal voto. |
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8
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sono un ottima band, ricordo che il capitolo precedente "Crisis in Utopia" mi piacque parecchio...il cantante ha una voce davvero potente...ascolto e poi valuto! |
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7
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Cazzo questi Holy Grail spaccano di brutto...si ma spero non il culo visto le premessa della cavalcata  |
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Io quando entro su metallized sto già spalle al loro... sai i culatoni che trovi nel metal eh eh eh Prevenire è meglio che inculare lo dice il maetsro Miyagi e se lo dice lui... |
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Insomma li consigli caldamente??? Guarda che li prendo a scatola chiusa allora. Mortacci loro!! |
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...inizio a camminare spalle a muro. Non si sa mai. . . |
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Nel senso che devi stare attento?  |
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Solo per il fatto che questi vogliano cavalcarmi meritano la mia attenzione  |
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Solo per il fatto che questi vogliano cavalcarmi meritano la mia attenzione :rotfl: |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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01. Archeus 02. Bestial Triumphans 03. Dark Passenger 04. Bleeding Stone 05. Ride The Void 06. Too Decayed To Wait 07. Crosswinds 08. Take It To The Grave 09. Sleep Of Virtue 10. Silence The Scream 11. The Great Artifice 12. Wake Me When It's Over 13. Rains Of Sorrow
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Line Up
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James-Paul Luna (Voce) Eli Santana (Chitarra, Cori) Alex Lee (Chitarra) Blake Mount (Basso) Tyler Meahl (Batteria)
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