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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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Phantom Lords - Temple of Metal
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( 4596 letture )
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Dispiace sempre dover bocciare (anche se di pochissimo) una band, soprattutto se è italiana e volenterosa come questa; purtroppo però i Phantom Lords (no, non sono una cover band dei Metallica, se è questo che pensate) nonostante i pregi che pur dimostrano, hanno ancora dei lati piuttosto acerbi che dovranno essere migliorati per raggiungere la maturita' artistica. Temple of Metal è il debutto ufficiale dopo il primo e unico demo risalente al 2003 -The Wings Of Liberty Thoughts- del giovane quintetto nostrano, e fa piacere vedere che anche l'etichetta sia italianissima; la proposta musicale è un power/thrash metal sostenuto che non si limita a ricalcare i soliti canoni metallici, ma prende influenze da più parti, come dal roccioso power americano, dal power più canonico tedesco, da band come Judas Priest (soprattutto) e Iron Maiden (più vagamente) dall'epic metal dei Manowar e -come immaginerete facilmente- dal thrash dei Metallica, qui omaggiati anche con la discreta cover del famosissimo brano Master Of Puppets. Gli ingredienti per un ottimo disco, magari non originalissimo (ma non è necessariamente questo che si richiede ad una band, soprattutto se al debutto) ci sono tutti, anche considerando la buona produzione e l'impeccabile preparazione tecnica dei musicisti i cui chitarristi si dilettano anche in assoli al fulmicotone o più sentiti ed emozionali, ma il problema principale è proprio il songwriting della band, che crea brani sì piacevoli ma che, purtroppo, lasciano poco dietro di sé...probabilmente un minutaggio inferiore, almeno per alcuni dei brani, avrebbe giovato alla freschezza e all'impatto delle varie song che, a causa di un'eccessiva lunghezza, perdono notevolmente di carisma e tendono a stancare un po'. Di conseguenza, a fianco a brani più interessanti come Slasher, dall'aggressivo taglio priestiano, o Gloria Victis, nel quale il vocalist si avvicina notevolmente a James Hetfield, troviamo brani di livello inferiore come Temple Of Metal o The Phantom Lord, brani un po' troppo scontati (soprattutto il primo). Anche gli accenni più intensi (come in Thirsting For Vengeance) hanno un che di già sentito e non danno emozioni quanto dovrebbero, pur ricordando ad esempio i Manowar di Black Wind, Fire and Steel (brano intensissimo e molto emozionante, tra i più belli scritti dai guerrieri americani). Se si tralascia la qualità molto altalenante del songwriting, l'album si fa comunque ascoltare abbastanza tranquillamente, non ci sono certo grosse pecche, come già detto prima... e potreste anche scoprire che i lati positivi dell'album controbilanciano quelli negativi; a mio parere però questo non avrebbe dovuto essere il primo album, ma l'ultimo demo (il primo a lunghezza piena, stile album) prima dell'esordio ufficiale. Comunque non si preoccupino i Phantom Lords, perché sono giovani e hanno senza ombra di dubbio delle ottime possibilità di miglioramento e chissà che un giorno non si possa parafrasare i Metallica, urlando "Bow to the Phantom Lords!"...per ora, rimandati al prossimo appuntamento!
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Power/Thrash il genere? Heavy o Heavy/Power a volte leggermente epicheggiante/manowariano. Di thrash zero o quasi, non è che una cover altrui in fondo al disco stabilisce il genere suonato... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Beyond The War 2. Temple Of Metal 3. Thirsting For Vengeance 4. The Phantom Lord 5. Fight Or Die 6. Gloria Victis 7. Fall In To The Madness 8. Run Insane 9. Slasher 10. Craving For victory 11. Master Of Puppets (Metallica cover - bonus track)
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RECENSIONI |
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