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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Counterparts - The Difference Between Hell And Home
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( 3024 letture )
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Seguo questi giovanotti sin dagli esordi. Ed è doveroso ammettere fin da subito che non mi hanno ancora deluso. Se qualche anno fa si suonava metalcore per guadagnarsi quel giorno di gloria, anche a costo di venire dimenticati il giorno dopo, ora lo stesso processo si ripete con l'inflazionatissima ondata di melodic hardcore dalle tinte oscure e depressive. Non ho assolutamente nulla contro questi revival che mischiano le tradizioni più nichilistiche dei mai dimenticati Rites Of Spring ed Integrity con melodie, arpeggi, accordi aperti e ritornelli resi sempre più appetibili dalle moderne tecniche di registrazione. Ma ho la sensazione che, anche in questo caso, gli esempi veramente degni di nota siano pochi. Insomma, la "scena" è sempre quella, con la differenza che molti dei suoi protagonisti siano improvvisati al momento, nel tentativo di cavalcare la cresta dell'onda. I Counterparts fortunatamente si salvano dal baratro. La sostanza la si può trovare fin dal primo e godibile Prophets (da molti già considerato pietra miliare del genere), passando per il precedente The Current Will Carry Us, per arrivare all'ultimo The Difference Between Hell And Home.
In questi ultimi anni, anche se non fortemente percettibile, nei Counterparts c'è stata una sorta di progressione, perlomeno nella scelta di suoni e produzione. Lo stile è rimasto quello dell'hardcore moderno, senza troppi giri di parole, ma le orecchie più attente sapranno cogliere in The Difference Between Hell And Home qualche raffinatezza in più rispetto ai suoi predecessori. Parliamo di un gruppo che ha senza dubbio tratto vantaggio dalle molteplici esperienze live in America ed in Europa e che ha trasposto in musica ogni situazione vissuta. C’è sincerità hardcore, innanzitutto. Gran parte della carica emotiva dei Counterparts, infatti, risiede proprio nei testi, che partono da e puntano all'intimità, fondendosi indissolubilmente con strutture ritmiche veloci e talvolta cadenzate. Ottimi esempi di questa categoria ce li hanno ricordati i lavori recenti dei talentuosissimi Shai Hulud e Defeater. L'altra metà del merito, come già accennato, risiede nel gran lavoro di riffing, in equilibrio costante fra eleganza ed impatto. La tensione spesso e volentieri cede il passo a soluzioni più dolci e melodiche, senza cadere necessariamente nel troppo sdolcinato; lezioni apprese a scuola dei Misery Signals e qui riproposte in chiave più diretta. Il compromesso è lo stesso del metalcore, ma lo spirito è più agguerrito ed "artigianale", se mi passate il termine. A giovarne quindi è il prodotto finale, fresco ed appetibile per tutte le tipologie di hardcorer. Unica nota dolente può risultare la ripetitività, ma solo ad un primo ascolto disimpegnato, nel caso siate stati introdotti da poco al genere. I tratti salienti di The Difference Between Hell And Home sono da individuare nelle varie Outlier, Witness e Wither, ottimi resoconti del range artistico del quintetto canadese.
Se è vero che è il terzo disco a decidere il coronamento artistico di una band, allora è giusto ammettere che ai Counterparts spetti di diritto un posto di onore in rappresentanza del melodic hardcore moderno. A titolo guadagnato però, spetta ai cinque dell'Ontario l'onere di mantenere un certo livello di qualità e progresso costante. La mia (e la nostra) dev'essere una fiducia ben riposta, nella speranza di vedere questi giovani consacrati nei piani superiori. Nel frattempo ci godiamo il frutto della loro passione, con passione. Sennò, che hardcore sarebbe?
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6
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Oh ma questo son bravi davvero... e poi così giovani... grandi! Bella rece Francesco... |
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5
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grazie boy!  |
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4
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vabbé che qui c'è poco da far i "defender". hc melodico con i controcazzi, penso uno dei pochi gruppi decenti dentro il roster Victory. Son personali e non scadono mai nel banale. promossi. bella recensione ! |
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3
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Che piaga i "defenders" organizzano puntualmente ronde punitive e squadroni della morte contro chi non ascolta il true heavy medol... |
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2
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grazie EdoCFH siamo nel 2013, spero che di defenders ne siano rimasti in pochi ahah |
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1
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1) ho paura, è stato recensito un album hardcore su Metallized 2) ho il doppio della paura dal momento in cui che è stato recensito bene 3) i Counterparts hanno quello che in molti chiamano "talento" |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Lost 2. Ghost 3. Debris 4. Outlier 5. Witness 6. Decay 7. Compass 8. Wither 9. Cursed 10. Slave 11. Soil
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Line Up
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Brendan Murphy (Voce) Jesse Doreen (Chitarra) Alex Re (Chitarra) Eric Bazinet (Basso) Kelly Bilan (Batteria)
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RECENSIONI |
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