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27/04/25
THE LUMINEERS
UNIPOL FORUM, VIA GIUSEPPE DI VITTORIO 6 - ASSAGO (MI)
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Criminal Hate - Regression Of Human Race
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( 2183 letture )
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Nuova uscita per la nostrana TAF Production, che ancora una volta punta sull'underground estremo siciliano, dopo gli Aposthate (recensiti su queste stesse pagine tempo fa), e per la sua terza uscita in assoluto (ancora un MCD) sceglie un gruppo che, pur se ristretto in canoni ben conosciuti, punta abbastanza sul fattore "personalita'" : i Criminal Hate si muovono a cavallo tra il thrash e il black, ma non focalizzano la loro attenzione sull'impatto sonoro, bensi' sul lavoro delle tastiere, qui presenti non come semplice accompagnamento di sottofondo o come tocco "epico/sinfonico", bensi' come vera e propria parte integrante e indelebile del proprio sound. Cito volutamente dalla biografia della band, perche' esprime esattamente, e con parole probabilmente migliori, i concetti che avrei voluto dire io : "La ricerca di sonorita' piu' sinfoniche, unite alla violenza dei brani, spinge la band a cercare un tastierista. Trovano in Federico Reina (Necta) un valido elemento che, forte delle sue radici power metal, porta all'interno del gruppo nuovi riff particolarmente orchestrali"; ed e' effettivamente cosi', perche' non solamente le tastiere hanno un vero e proprio ruolo come parte della sezione ritmica, ma, in alcuni casi, si permettono di dominare (attenzione! Non intendo assolutamente che ci troviamo di fronte a dei novelli Rhapsody...quello che voglio dire e' che, se di solito vengono messo in risalto i riff chitarristici, qui abbiamo anche le tastiere a condurre il brano), creando dei veri e propri riff che si vanno a sostituire a quelli, piu' canonici, di chitarra. Possiamo probabilmente dire che una band alla quale i Criminal Hate possono essere accostati, pur con le dovute differenze, sono i capitolini Stormlord, autori anch'essi di un extreme metal dalle forti venature thrash/black, con forti influssi power/sinfonici...il quartetto siciliano si orienta pero' un po' di piu' sulle parti estreme, lasciando un posto di (molto) relativo secondo piano alle influenze heavy/power, che la fanno comunque da padrone ad esempio nell'intro "Symphony Of Damned Souls", nella veloce "Criminal Hate", che sfocia nel black melodico/sinfonico, e nell'outro "Tornado Of Flames"; la commistione tra generi estremi (tra i quali possiamo anche trovare ombrose spruzzate dark metal nelle tastiere di "Mountain Of Madness", e vocalizzi che strizzano l'occhio al death, come in "Regression...") e partiture piu' classiche e melodiche crea un prodotto con un buon tocco originale, che porta una brezza di aria fresca all'interno del panorama estremo italiano; per il futuro, una maggiore amalgama di queste due anime metalliche (alcuni cambi di tempo e di stile mi sembrano un po' "bruschi") ed un uso meno forzato del tastierismo epico/sinfonico (in alcuni tratti forse leggermente eccessivo) non potranno che portare maturita' alla band, della quale non resta ora che attendere un full-length. Alla prossima!
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Symphony Of Damned Souls 2. Black Forest Of Pain 3. Mountain OF Madness 4. Regression Of Human Race (Purify My Dream) 5. TwoThousandThree 6. Criminal Hate 7. Tornado OF Flames
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RECENSIONI |
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