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27/04/24
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Wicked Maraya - Lifetime in Hell
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26/04/2016
( 1376 letture )
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Lifetime in Hell è presentato come il vecchio/nuovo album della heavy metal band statunitense Wicked Maraya. Il motivo è presto detto, ma per comprenderlo del tutto dobbiamo tornare agli albori di questa formazione, il periodo a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta. Nati sotto il nome di Mystic e provenienti dall’area newyorkese, con una line up composta per 3/5 da quella attuale, i Nostri hanno appena il tempo di dare alle stampe una demo contenente cinque pezzi prima di cambiare il proprio monicker in Wicked Maraya nel 1989. Dopo aver firmato per un’etichetta indipendente, iniziano i lavori per il primo full length, Lifetime in Hell, con le mani sapienti del produttore Jim Morris (Savatage, Iced Earth) a garantire una resa finale di tutto rispetto. Ma la band vuole ottenere subito di più e cerca di legarsi ad una label più grande, concludendo il rapporto con quella indipendente. Nonostante gli sforzi e una dimensione live che avrebbe dovuto rendere più popolare il gruppo, i Wicked Maraya dovranno aspettare di pubblicare una seconda demo con del nuovo materiale per farsi notare dalla tedesca Mausoleum Records e riuscire così a pubblicare nel giro di poco tempo il primo album in studio, Cycles. Questo riesce a portarli al tanto agognato successo, ma le cose cambiano ancora perché la band decide di chiamarsi solo più Maraya e tra il 1996 ed il 1998 pubblica altri due album, No Hope for Humanity…? e Counterculture, proprio sotto questo nuovo monicker. Qui la storia della formazione newyorkese si interrompe, per riprendere ai giorni nostri. Riformatisi nel 2011, nuovamente col nome di Wicked Maraya, i cinque riescono finalmente a pubblicare il tanto atteso album Lifetime in Hell sotto l’egida della tedesca Massacre Records. Il vecchio/nuovo album dei Wicked Maraya sarà riuscito a sopravvivere alla prova del tempo?
Per rispondere a questa domanda non possiamo far altro che addentrarci nell’ascolto delle undici tracce di Lifetime in Hell. Va detto che l’album presenta due nuovi brani rispetto alla sua versione originale, Fall from Grace e Suicidal Dawn, che fanno ben sperare sulle attuali potenzialità della band statunitense. Ma andiamo con ordine. La partenza è devastante, Sound of Evil è infatti un brano che fa della potenza ritmica, dei riff granitici e della voce tagliente i suoi punti di forza. La velocità d’esecuzione non è centrale per i Wicked Maraya, che prediligono composizioni incentrate su ritmi vigorosi ma abbastanza contenuti e puntano molto sull’efficacia dei ritornelli. Ciò potrebbe sembrare contrastante col paragone che stiamo per fare, ma in verità così non è. La band newyorkese mostra infatti di possedere molti punti in comune coi Metallica del primo periodo, tanto sotto l’aspetto del cantato, quanto sotto quello chitarristico e ritmico. Molti di questi brani non sfigurerebbero affatto in un disco come Kill ‘Em All, pur non possedendone del tutto la stessa efficacia. Paragoni a parte, i Wicked Maraya non sembrano sbagliare un colpo, almeno nella prima metà dell’album, con le varie Lifetime in Hell, Tomorrow’s Child e Crash & Burn (Idiot’s Delight) a spiccare su tutte. Bisogna arrivare alla sesta traccia per avvertire un certo calo proprio a livello di qualità effettiva dei brani, che restano comunque gradevoli ad un ascolto meno impegnato. Johnny, infatti, più che una traccia mal riuscita, ha un impatto non immediato, a causa di diversi cambi di atmosfera e soluzioni che lasciano spiazzati almeno in un primo momento. Si distingue dal resto Blackout, che è in tutto e per tutto un brano speed metal, molto thrash oriented e cattivo fino al midollo. Chiudono Fall from Grace e Suicidal Dawn, le due nuove aggiunte all’album originale. Come detto in precedenza, si tratta di due pezzi che fanno ben sperare, perché dimostrano che i Wicked Maraya hanno ancora qualcosa da dire e le possibilità per un nuovo brillante inizio ci sono tutte.
Lifetime in Hell è un album figlio del suo tempo, che è appunto quello a cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, e riesce a non sfigurare troppo se messo a confronto con le altre uscite dell’epoca in campo heavy, così come ha tutte le carte per farsi notare anche tra le pubblicazioni odierne. I Wicked Maraya non sono stati fortunati nel loro percorso artistico, ma ora vogliono recuperare terreno e tempo perso e quest’album è qui a dimostrarlo. Diamogli un’occasione.
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Qualcuno li conosce più approfonditamente?
Cycles è davvero un mezzo capolavoro come ho letto da più parti?Ho letto che quell\'album potrebbe venire descritto come i \"Queensryche/Crimson Glory che incontrano i Sanctuary/Nevermore\",ci può stare come descrizione?
Se qualcuno li conosce bene sarei grato di avere qualche delucidazione. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Sounds of Evil 2. Lifetime in Hell 3. Tomorrow’s Child 4. Crash & Burn (Idiot’s Delight) 5. Seizure 6. Johnny 7. The Calling 8. River Runs Black 9. Blackout 10. Fall from Grace 11. Suicidal Dawn
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Line Up
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Lou Falco (Voce) Michael Iadevaio (Chitarra) Daniel Malsch (Chitarra) John Iadevaio (Basso) Mike Nack (Batteria)
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