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27/04/25
HEILUNG
TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI - MILANO
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10/07/2017
( 903 letture )
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OMRÅDE è il nome del side-project del duo di artisti francesi Bargnatt Xix e Arsenic, entrambi attivi sulla scena metal con le rispettive band. Due anni dopo il debutto Edari, la coppia di musicisti giunge al secondo disco, momento spesso considerato cruciale per quanto riguarda la storia evolutiva di un gruppo. Stavolta, tuttavia, è improprio parlare di una vera e propria evoluzione, dal momento che i due rimangono saldamente ancorati allo stile proposto su Edari, tornando a riproporre la riuscita miscela di metal (questa volta in misura minore, a onor del vero), jazz, trip-hop, EBM e industrial.
Beat elettronici, tromba e una linea di basso quasi funkeggiante caratterizzano l’opener Malum, brano che corre su binari tra il jazz e l’industrial dei Nine Inch Nails, su cui si staglia la voce sporca e sofferente di Bargnatt Xix, al secolo Christophe Denhez. Gli OMRÅDE non disdegnano frangenti più melodici, sempre presenti nella giusta quantità: sperimentazione al servizio della musica, quindi, e non esperimento fine a sé stesso. Un mix di chitarra elettrica e sassofono introduce la seconda traccia XII, che nei primi due minuti fa pensare addirittura al prog-rock Canterburiano, salvo poi tornare alle sonorità a cui avevamo fatto l'abitudine. I due brani successivi, Enter e Hänelle, faranno felici in egual misura gli appassionati di act quali Psyclon Nine e Mogwai, regalando scorci di derivazione post-rock, influenzati altresì dalle soluzioni musicali care agli Ulver.
Styrking Leið, The Same For The Worst e Baldar Jainko condividono il feeling e le intenzioni dei brani precedenti e in linea di massima anche la stessa struttura, sufficientemente lontana dalla forma canzone per essere considerata sperimentale, ma non così derivativa da renderne l'ascolto impraticabile. Tra sassofoni intervallati alle sfuriate in doppia cassa in puro stile black, lugubri parti narrate e orchestrazioni, giungiamo alla conclusione del disco. Il lavoro di produzione è decisamente buono, segno dell'esperienza dei musicisti coinvolti. Ciò che però rende leggermente ostico il platter è la durata media dei brani, non inferiore a cinque minuti (se escludiamo la traccia numero 7) e in linea di massima intorno a sei-sette minuti: un po' affaticanti per chi si approccia per la prima volta a questo genere e non è avvezzo alle sonorità proposte.
Se amate Ulver, Psyclon Nine e gli altri gruppi citati, questo disco fa al caso vostro, ma tenete a mente che non si tratta di una copia carbone, poiché gli OMRÅDE, pur riprendendo la lezione, aggiungono una buona dose di personalità.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Malum 2. XII 3. Enter 4. Hänelle 5. Styrking Leið 6. The Same For The Worst 7. Baldar Jainko 8. Falaich
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Line Up
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Bargnatt Xix (Voce, Chitarra) Arsenic (Chitarra, Tastiera, Basso, Batteria)
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RECENSIONI |
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