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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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Within Temptation - The Heart Of Everything
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( 14683 letture )
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La storia dei Within Temptation è una di quelle che più o meno tutte le band di un certo tipo vorrebbero vivere: partiti dieci anni fa con un discreto album gothic/doom nella scia di Theatre of Tragedy e Tristania, hanno fatto il botto tre anni più tardi grazie alla ristampa del bellissimo Mother Earth. Poi, nel 2004, è arrivato The Silent Force a consolidare un successo ormai raggiunto e ad ammodernare un sound che ha trovato nelle suadenti melodie vocali della dotata Sharon Den Adel e nella commistione di chitarre (poche) ed orchestrazioni (molte) il proprio punto di forza.
C'è da scommeterci che con questo nuovo The Heart Of Everything i Within Temptation assurgeranno al ruolo di vere e proprie star e sfonderanno nel mercato dei soldoni (quello americano) in virtù di un lavoro che si presenta come auspicata e naturale evoluzione del disco precedente. Per molti, la sintesi di questa evoluzione porterà il volto del singolone da classifica What Have You Done, incrocio commercialmente azzeccato tra quella Bring Me To Life che diede fama, soldi e successo agli Evanescence e la volubile Stand My Ground, primo singolo di The Silent Force. E un primo, superficiale ascolto del nuovo disco, non farà che confermare questa impressione: lo scheletro del platter sembra infatti composto da pezzi dalle velleità dichiaratamente moderne ed americaneggianti, volti costantemente alla ricerca del groove e del refrain vincente. Ciò non si allontana dalla realtà dei fatti, ma fortunatamente il gruppo olandese è molto di più di una band Evanescence-like, vuoi per una cultura musicale prettamente continentale, vuoi perchè la terra dei tulipani è sempre stata un passo avanti a tutti nell'ambito di queste sonorità. Troviamo così ad affiancare pezzi dalle caratteristiche sopracitate (la stessa What Have You Done, la titletrack, Final Destination, Our Solemn Hour) canzoni dall'innegabile sapore epico e dal feeling oscuro come la maestosa The Howling (facente parte della colonna sonora del videogame The Chronicles of Spellborn), la sostenuta Hand of Sorrow e la fiabesca The Truth Beneath the Rose, testimoni dell'anima più intima e drammatica del sound dei nostri, che per l'occasione si sono leggermente spogliati della sovrabbondanza sinfonica del disco precedente in favore di un rivestimento chitarristico più ruvido ed evidente. Non mancano ovviamente momenti squisitamente melodici (All I Need, Forgiven) e quel pizzico di sperimentazione che non guasta mai, rappresentato da un approccio alle parti vocali più versatile rispetto al passato (anche se su alcune tonalità più basse ed aggressive la comunque bravissima Sharon non si trova proprio a suo agio) e dalla strana The Cross. La canzone in questione presenta una curiosa struttura da arabesco gotico e caratteristiche di suono inusuali per la band, come ad esempio qualche accenno di scratch (o qualunque sia il nome di quell'abominio che i deejay compiono sui dischi trasformando una "parola" in una "pa-pa-parola"...), risultando nelle sue atmosfere apocalittiche e solenni il pezzo più particolare ed atipico del lotto. Un plauso particolare va ad una produzione semplicemente perfetta, in grado di esaltare sia i momenti più aggressivi che quelli più melodici, e all'artwork di copertina che si rivela decisamente efficace nel dare un'immagine concreta alle suggestioni di un album si vario, ma legato da un malinconico ed impercettibile filo conduttore.
Valori aggiunti, assieme alle ispiratissime liriche della Den Adel e di Robert Westerholt, di un lavoro che pur non raggiungendo le vette del top-seller Mother Earth (per chi scrive la dimensione ideale della band) riesce comunque ad affermarsi tra i migliori episodi degli olandesi e tra i più fulgidi esempi di gothic metal moderno.
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18
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I maestri del genere, poche storie. |
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17
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.....bravissimi questi olandesi.......e forza Ajax.... |
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16
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Impressionante come la voce di Sharon calzi a pennello con la nuova vena symphonic metal della band olandese, Our Solemn Hour è qualcosa che tocca il cuore ma anche la title track e Hand of Sorrow non scherzano in fatto di epicità. |
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15
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Album come questo spazzano via gli esordi. Musica moderna, sharon al top della forma, testii eccezionali. Gli evanescence qua non c'entrano niente. 95 secco |
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14
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Per me "The Truth Beneath The Rose" è tra le canzoni più brutte dell'album: è prolissa, sbrodolosa. Nel 2000 un pezzo come "Deceiver of Fools" poteva starci perché il genere era ancora acerbo, ma nel 207 certi errori di mancato labor limae sono inaccettabili. Peccato, perché di base quella canzone ha un potenziale enorme, ma si fa superare da "The Cross", "Our Solemn Hour" (per me la migliore in assoluto dei WT), "Frozen" e "The Howling". Comunque THoE è un ottimo album, tra quelli dei WT lo piazzerei al secondo o al terzo posto. |
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13
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Un disco pazzesco, solo questo si può dire. A mio parere il migliore in assoluto, per quanto anche i due predecessori, ma in modo diverso, siano due album grossi così. Ma THOE è proprio una cavalcata in un mondo irreale, un viaggio di sola andata tra atmosfere epiche ed immaginari scenari fiabeschi. Una carrellata di meraviglie da cui viene fuori su tutte, per distacco, "The Truth Beneath The Rose" probabilmente la migliore canzone in assoluto di Sharon e compagni, una canzone che da sola vale il prezzo del biglietto dell'intero album. Capolavoro senza condizioni e consiglio VIVAMENTE a chi non lo ha ancora fatto la visione del DVD "The Black Simphony" con tutti i pezzi di THOE ri-arrangiati con l'accompagnamento della Metropole Orchestra. Altro capolavoro ma vabbè. |
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12
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Sicuramente il migliore della loro discografia, a mio avviso resta inarrivabile sotto ogni punto di vista, bilanciando vecchio e nuovo in un modo sorprendente. Acquista molto più valore alla luce degli ultimi dischi, belli sì ma di altro livello qualitativo, salvati solo (specialmente l'ultimo) dalla splendida voce della dea Sharon. Voto 100 |
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11
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Io invece faccio un po' il guasta feste e dico che secondo me, questo è il disco meno riuscito della loro discografia. L'unico vero pezzo in questo disco è Forgiven. What Have You Done non sono mai riuscito a farmelo digerire. Alti e bassi un po' per tutto l'album, con il successivo The Unforgiving hanno fatto più che bene a cambiare sonorità e diciamo stile. |
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10
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Altro bell'album. Voto: 88 |
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9
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concordo con pino,album fantastico!non e gothic?e sti cazzi!la musica e stupenda!li ho visti anche dal vivo x il tour di everthing....sono stati grandiosi e sharon e stata dawero fantastica sia nel audio che nel video. |
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8
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Assolutamente fantastico |
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7
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Per me i Within sono il mio gruppo preferito e non soltanto per l'ottima qualità della musica e dei testi, ma anche per il loro stile di vita: semplice modesto senza droghe alcool e oscenità! Sharon poi è una bellissima persona....sia fuori che dentro.... Ce ne fossero di più come voi.......... |
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6
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......al solo sentir nominare gli Evanescence mi vien male. I Within Temptation sono un'altra cosa, un'altro pianeta, un'altra dimensione. T.H.O.E. è il tassello mancante di un trittico cominciato con mother earth (molto "lirico"), proseguito con the silent force (più gothic). Questo album, diverso dai precedenti, ha il merito proprio di essere al tempo stesso più "radiofonico", grazie alla struttura più classica delle canzoni, del tipo strofa-ritornello-strofa, ma più rock grazie all'inspessimento delle chitarre ed un cantato più graffiante e meno lirico di Sharon. Non concordo con la frase "anche se su alcune tonalità più basse ed aggressive la comunque bravissima Sharon non si trova proprio a suo agio", per me prova invece molto riuscita. Quello scratch che viene citato (e che anche io in generale odio visceralmente, come il filtro sulle voci..., qui fortunatamente assente) credo sia in realtà prova di Sharon, tanto che lo esegue così anche in sede live. Sin dal primo ascolto, visto il testo a dir poco struggente di the cross, l'ho interpretato come un "lamento", una difficoltà a a parlare di chi "narra", pertanto una sorta di balbettio eseguito "live" e non di uno scratch vero e proprio. Album bellissimo. Per me 90 |
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5
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ho ascoltato due bellissime canzoni di questo gruppo...quella che a me piace di più è forgiven...e poi l'altra e memories... queste 2 canzoni me le ha dedicate un ragazzo mlt speciale... nn credo mai che arriverà a leggere qst mio commento ma spero solo che un giorno capirà che lui per me è mlt importante e che solo grazie a lui ho ritrovato il sorriso che da tempo nn avevo più!!! grazie giuseppe!!.....W i within temptation |
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4
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sto ascoltando proprio ora questo cd, veramente molto bello a livello stilistico, preferibile anche agli ultimi usciti di evanescence e nightwish (comunque buoni lavori); l'unica pecca a mio avviso sta nel songwriting un pò banale, cosa che avviene quasi sempre. |
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3
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Ho ascoltato il disco ieri sera x la prima volta, stupendo, la song che lo apre è semplicemente fantastica, basta con questi accostamenti, la musica brutta nn esiste, al massimo esistono arrangiamenti scarsi ed arrangiamenti + ragionati......de gustibus.......! |
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2
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Sinceramente le "Evanescence-critiche" ai nostri lasciano il tempo che trovano. Il CD è meraviglioso e, pur continuando a preferire Mother Earth, non posso che applaudire ad un album ben realizzato sotto ogni punto di vista. Se diventare "commerciali" significa scrivere canzoni tipo "What have you done" allora ben venga!!! |
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1
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A me la copertina fa impressione... |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. The Howling 2. What Have You Done 3. Frozen 4. The Heart Of Everything 5. All I Need 6. Our Solemn Hour 7. Hand Of Sorrow 8. The Cross 9. Final Destination 10. The Truth Beneath The Rose 11. Forgiven
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Line Up
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Sharon Den Adel - Vocals Robert Westerholt - Guitar Ruud Jolie - Guitar Martijn Spierenburg - Keyboards Jeroen Van Veen - Bass Stephen van Haestregt - Drums
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RECENSIONI |
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