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Bob Seger - Night Moves
25/09/2017
( 2800 letture )
Il rock, quello vero, il blues, quello vero, la musica, quella vera.

A tutti è capitato prima o poi, forse in prima persona o forse da terzi, di imbattersi in discorsi di questo tipo. A tutti è capitato prima o poi di immergersi in una sorta di nostalgico rimpianto verso le vecchie ed irripetibili glorie del passato, piuttosto che verso certi periodi storici, culturali o artistici, magari nemmeno vissuti sulla propria pelle infondo, ma che per qualche ignota ragione continuano a riportare a galla quelle splendide sensazioni di sana malinconia ed accaparrarsi così gli scomodissimi e pretenziosi nomignoli sopracitati.

Ora, scavalcando di buon grado i dibattiti su ciò che è degno o meno di essere definito in uno stupido modo o in un altro, quando ci si approccia a personaggi quali il qui presente Bob Seger, un lieve, innocente e giustificato “vero” potrebbe anche sfuggire dalle nostre labbra e disperdersi nell'aria. Si perché quello che esce dalle sue di labbra, risuona da sempre come qualcosa di estremamente genuino, profondo, sincero e simbolico nei confronti di una classe sociale altrettanto autentica come quella dell'America proletaria dell'epoca. Parliamo grosso modo del cuore della seconda metà del secolo scorso, periodo di massima attività per il rocker di Detroit e di massimo riscontro per una produzione artistica che si protrae fino ad oggi e che ci auguriamo possa continuare il più a lungo possibile.

Dopo la prima breve parentesi sul finire dei '60 con la sua The Bob Seger System arriva quindi il momento per Seger di mettersi in proprio ed incominciare a scalare la via del successo a partire proprio con l'esordio Brand New Morning del 1971. Da questo in poi una costante ed inarrestabile crescita compositiva che da vita a cinque intensi lavori solisti, fino a sfociare nel qui presente Night Moves, il primo con la nuova personalissima The Silver Bullet Band.

Mettiamo le mani avanti, Night Moves non è “un” disco di Bob Seger ma più probabilmente “il” disco di Bob Seger, il suo piccolo capolavoro. Lo dicono i numeri, sei platini, e lo dicono le canzoni, nove e tutte bellissime.

Impossibile, semplicemente impossibile non farsi coinvolgere dall'esplosione di energia dell'opener Rock and Roll Never Forgets, un vero e proprio inno al suddetto genere, un manifesto del rock, un irresistibile invito a ritrovare tutti quegli ideali che cominciavano già a vacillare in chi aveva già passato i trenta d'età.

Well now sweet sixteens turned thirty-one, feel a little tired feeling under the gun,
well all Chuck's children are out there playing his licks,
get into your kicks.
Come back baby, Rock 'n Roll never forgets.


Un testo che andrebbe riportato in toto per la schiettezza e l'efficacia delle sue parole, sputato con rabbia dall'inconfondibile e ruvida voce di un Seger in forma smagliante e accompagnato a dovere da una magistrale The Silver Bullet Band che non perde occasione di onorare il titolo del pezzo con ritmiche incalzanti, costanti richiami alla “musica del diavolo” ed un immancabile e sporco solo di sei corde.

Con la title track Night Moves invece veniamo travolti da quella dolce melanconia di cui sopra, in una deliziosa canzone di “non amore” aperta da un giro d'accordi che ai più attenti potrebbe aver riportato alla mente la di due più anni più vecchia Andrea, firmata da un certo Fabrizio De Andrè. Nessuna malizia, assolutamente, ma il discorso plagi in caso di Seger è meglio evitarlo. Ad ogni modo:

We weren't in love oh no far from it,
we were just young and restless and bored.
And we'd steal away every chance we could,
to the backroom, the alley, the trusty woods.
I used her she used me but neither one cared,
we were getting our share.


Si torna quindi a rockeggiare e a farlo come si deve con l'accattivante The Fire Down Below. Qui si che c'è malizia invece, e c'è la denuncia per niente sottile di situazioni per niente nuove:

Here comes old Rosie she's looking mighty fine, here comes hot Nancy she's steppin' right on time, there go the street lights bringin on the night…

Here comes the rich man in his big long limousine
Here comes the poor man all you got to have is green
Here comes the banker and the lawyer and the cop
One thing for certain it ain't never gonna stop...

With only one thing in common
They got the fire down below.


La dolce accoppiata di arpeggio in pulito e pianoforte ci introducono invece nel cuore di Sunburst, un pezzo soffice e delicato nella sua prima metà, ma che nasconde un retrogusto graffiante nella seconda. Un continuo crescendo d'intensità in quella che possiamo ipotizzare come una freccia scoccata a qualche rock star colpevole di un rituale non proprio ortodosso verso il suo pubblico:

He's in complete control, he's stepping proud and bold and everything he touches turns to gold.
He's got girls by the score, he's got 'em screaming for more but when they get too close he bars the door.


Decisamente più romantica la successiva Mainstreet, l'episodio sicuramente più toccante nonché uno tra i riusciti dell'intero lotto. Aperta da un lick che potrebbe fare da lezione a molti dei virtuosismi odierni proprio grazie ad un bending semplice quanto efficace che ci trasporta immediatamente nel cuore della “strada principale”. Una canzone alla quale è davvero difficile restare indifferenti, che entra dentro fin dal primo ascolto ma che invita a molti altri.

And sometimes even now, when I'm feeling lonely and beat, i drift back in time and I find my feet down on Mainstreet.

Con Come To Poppa si torna invece a fare del blues d'autore, in un brano decisamente Claptoniano che ci cattura fin da subito grazie ad un ipnotico giro di basso ed una ritmica tambureggiante.

If life gets hard to understand,
and your whole life is way out of hand, come to poppa.
Come see your poppa.


Un tragico naufragio raccontato dall'unico sopravvissuto ci attende alla posizione numero otto. Ship of Fools lascia trasparire, ed era inevitabile, anche le più remote influenze Nashvilliane dalle corde di Seger e compagni. Un pezzo leggero e stabile, come il più placido dei mari, che scorre via veloce quasi come una vecchia filastrocca raccontata tra marinai a bordo della nave.

The wind came building from the cold northwest, and soon the waves began to crest...
I alone survived the sinking on that ship of fools.


Night Moves si chiude esattamente come si è aperto, con una scatenata composizione di incosciente rock n' roll che porta il nome di Mary Lou; una bella cover appositamente rivisitata per l'occasione e gestita dalla sporchissima voce di Seger alle prese con un continuo botta e risposta con i precisi cori della The Silver Bullet Band e che mette la parola fine su questa incredibile avventura.

Night Moves è un disco davvero affascinante, una perla incastonata nel firmamento e nell'anima del rock a stelle e strisce degli anni 70 e che siamo sicuri abbia contribuito concretamente alla crescita artistica di colossi del genere come Springsteen e colleghi. Potreste conoscere Bob Seger per la celebre Old Time Rock n' Roll, oppure lo potreste conoscere per la cover di Turn The Page targata Metallica o perché no, lo potreste conoscere anche per un'altra cover, quella di Gianni Morandi intitolata Grazie Perchè ed estrapolata dallo scheletro di We've Done Tonight.



VOTO RECENSORE
90
VOTO LETTORI
91.2 su 5 voti [ VOTA]
Samuele Agostini
Martedì 10 Ottobre 2023, 21.26.10
4
Da Live Bullet 1975 a the Distance 1982 un lungo momento di grazia con 4 dischi da studio e due Live ( Live Bullet Nine Tonight belli in maniera diversa ). La Silver Bullet dal vivo aveva un tiro pazzesco . Su Youtube ci sono i concerti alla Cobo Hall del 1980 che sono poi finiti sul Nine tonight. Migliori dell\'originale
L'ImBONItore
Mercoledì 7 Settembre 2022, 11.46.44
3
Grrrrrrrrande eeee piacevole american rock. Seger, Mellencamp, Hiatt., validissime alternative a Springsteen
Giuseppe
Sabato 30 Settembre 2017, 13.42.42
2
Night Moves, assieme a Stranger in Town e Against the Wind (quest'ultimo qualcosa che sfiora il sublime) rappresenta l'incarnazione del vero rock, quello puro e senza fronzoli che ha contraddistinto i mitici anni '70. Chiunque deve sentirsi in dovere di ascoltare almeno una volta uno di questi album, e perchè no, anche tutti e tre. Piccola nota: il pezzo di Bob Seger su cui si basa la cover di Morandi è intitolato We've Got Tonight.
Maurizio
Venerdì 29 Settembre 2017, 11.30.24
1
Grande rock da...Low gain....molto piacevole, ottimo in sottofondo. Artista sottovalutato fuori dagli States.
INFORMAZIONI
1976
Capitol Records
Rock/blues
Tracklist
1. Rock and Roll Never Forgets
2. Night Moves
3. The Fire Down Below
4. Sunburst
5. Sunspot Baby
6. Mainstreet
7. Come to Poppa
8. Ship of Fools
9. Mary Lou
Line Up
Bob Seger (Voce, Chitarra)
Drew Abbott (Chitarra, Cori)
Robyn Robbins (Pianoforte)
Alto Reed (Fiati)
Chris Campbell (Basso)
Charlie Allen Martin (Batteria, percussioni)
 
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