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27/04/24
CRASHDÏET
VHS - RETRÒ CLUB, VIA IV NOVEMBRE 13 - SCANDICCI (FI)
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28/09/2017
( 953 letture )
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Gli Helker sono una realtà heavy metal proveniente dall’Argentina, nata ormai quasi vent’anni fa. Dopo la pubblicazione di tre album nella propria lingua madre, il quintetto di Buenos Aires riesce a fare il vero salto di qualità all’inizio di questo decennio quando, in occasione di un concerto in supporto dei Primal Fear, vengono notati da Mat Sinner dello stesso gruppo tedesco, che decide di produrre il primo album degli Helker in lingua inglese. Nel 2013 esce dunque per AFM Records Somewhere in the Circle, garantendo al gruppo argentino una maggiore visibilità. Oggi, quattro anni dopo, viene pubblicato sempre per AFM il nuovo album Firesoul, disponibile in digitale anche in lingua spagnola col titolo di Alma de fuego.
Il genere proposto è un buon heavy/power metal con qualche spruzzata di hard rock ottantiano, in cui emerge una buona ispirazione che si concretizza soprattutto attraverso l’ottima voce di Diego Valdez, potente e melodica, con una timbrica e uno stile vocale che la rende accostabile al compianto Ronnie James Dio: si senta infatti la canzone conclusiva, la cover di Neon Knights, che sembra cantata proprio da R.J.. La voce, inoltre, è supportata da chitarre decisamente vitali, da un buon basso e da una buona batteria. Nonostante comunque gli Helker non dimostrino una grande personalità e tutto l’album dall’inizio alla fine sappia di già sentito, nei suoi cinquantatré minuti di musica (diluiti in quattordici tracce-due delle quali sono però bonustrack) Firesoul riesce a non annoiare, dimostrando una certa freschezza e incisività nel songwriting e una varietà apprezzabile. Dopo la breve intro Genesis, Fight inaugura al meglio l’album, potente, heavy, incisiva e con l’attitudine all’headbanging. For All the Eternity si avvicina di più a un power metal di stampo europeo, mentre con la bella e cadenzata The One (veramente azzeccate le linee vocali del ritornello, non vi usciranno dalla testa per un po’) e con l’intima ballad Empty Room si balza direttamente nelle atmosfere calde, patinate e anche un po’ manieristiche dell’hard rock più sfacciatamente Eighties. Where You Belong, invece, gioca tra delle strofe possenti in cui si distingue il basso di Christian Abarca e un ritornello riuscitissimo, grazie alle chitarre semplicemente avvincenti e alla voce di Valdez che continua ad ammiccare palesemente a Dio. Nella seconda parte della scaletta forse la band accusa un piccolo calo, con pezzi non riuscitissimi come Break Your Chains o l’altalenante (ma comunque dignitosa) titletrack, ma risollevati da altri come la trascinante e vagamente pacchiana Leaving Out the Ashes.
Si può quindi affermare che Firesoul sia un album riuscito, con canzoni che abbondano dal punto di vista quantitativo, ma che si difendono bene anche sotto l’aspetto qualitativo. Certo, come detto, non c’è nulla di originale o di personale, a tratti le cose suonano anche scontate, ma sotto tutti gli altri punti di vista gli Helker si possono dire promossi senza riserve. Un disco divertente, ben scritto e suonato, dal grande senso melodico, che non mancherà di intrattenere gli amanti di certe sonorità e probabilmente anche privo di altre pretese. Ma proprio per questo motivo non farà altro che rimanere semplicemente un buon disco tra tanti, di quelli che fra dieci anni probabilmente nessuno si ricorderà più.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Genesis (Intro) 2. Fight 3. For All the Eternity 4. Playing with Fire 5. The One 6. Where You Belong 7. You Are in My Heart 8. Empty Room 9. Leaving Out the Ashes 10. Stay Away 11. Break Your Chains 12. Firesoul 13. Rise or Fall (Bonus Track) 14. Neon Knights (Bonus Track)
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Line Up
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Diego Valdez (Voce) Mariano Rios (Chitarra) Leo Aristu (Chitarra) Christian Abarca (Basso) Hernan Coronel (Batteria)
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RECENSIONI |
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