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Game Over - Claiming Supremacy
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19/01/2018
( 2695 letture )
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Davvero prolifici i Game Over che a distanza di un solo anno dal precedente Crimes Against Reality tornano con un full length nuovo di zecca; anzi nel frattempo i ferraresi hanno addirittura trovato il tempo di pubblicare l'EP Blessed Are The Heretics il quale, oltre a contenere la song omonima presente in questo Claiming Supremacy, vede nella propria tracklist la versione in linguamadre di No More -Mai Più- tre brani live e la cover della hit disco You Spin Me Round (Like a Record). Insomma, non si può certo accusare gli emiliani di battere la fiacca e sedersi sugli allori: al contrario tanto impegno e una vivace attività live anche oltreconfine sono assolutamente encomiabili non solo per la crescita del gruppo ma più in generale della scena metal nazionale.
Per quanto riguarda il platter in questione, le note che sprigionano dai solchi di Claiming Supremacy non fanno che confermare in maniera evidente quella che è a tutti gli effetti la mission dei Game Over: il caro vecchio thrash di ottantiana memoria ispira ognuna delle otto canzoni (Onward to Blackness e Shattered Souls sono due brevi strumentali, la prima un'intro e la seconda un brano basato su un etereo arpeggio di chitarra acustica) e la furia sonora di Two Steps in the Shadows -un pezzo che non fa prigionieri- risulta il biglietto da visita ideale per presentarci il Game Over-sound. Al solito Reno Chiccoli rende i testi ancora più caustici grazie al suo vocalism irruente e aggressivo, cimentandosi al tempo stesso al basso con perizia e buona tecnica, mentre le chitarre si concedono qualche virtuosismo e assoli di pregevole fattura (vedi ad esempio quelli presenti su My Private Nightmare e Show Me What You Got) e pure i riff denotano carattere stampandosi presto nella mente dell'ascoltatore, cosa facilitata anche dalla ormai collaudata formula della strofa cantata "irrobustita" da un sapiente utilizzo dei chorus (anche in queste scelte il rimando all'old school è evidentissimo). Rispetto al recente passato si può notare che il drumming di Vender risulta maggiormente variegato ed articolato -Last Before the End, Broken Trails- onde rimarcare i diversi passaggi con grande incisività. Il songwriting quindi, pur confinato al genere suonato, cerca quindi di variare ed ecco quindi episodi come Eleven, con il suo mood oscuro, l'eterogenea Blessed Are the Heretics -uno degli highlight del disco- che può contare su un minutaggio corposo o ancora la sperimentale Shattered Souls di cui si è già accennato.
Riff e pattern di buona presa, pezzi che "funzionano" inducendo all'headbanging sfrenato, un artwork quanto mai adatto e un'ottima produzione, la quale non fa che aggiungere valore ad un prodotto già di per sé qualitativamente egregio; confermarsi a buonissimi livelli non è così scontato, tanto più al quarto album e con tempistiche ristrette, ma i Game Over hanno nuovamente realizzato un prodotto convincente sotto tutti i punti di vista.
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20
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un buon disco ma preferisco di gran lunga i due precedenti, soprattutto Burst into the quiet. Dal vivo davvero bravi. |
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19
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Mi sono imbattuta in loro per caso al Rock The Castle. Live mi hanno lasciata di stucco, tanto che ho comperato il loro ultimo disco. Grandissima band e grandissimo disco! |
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18
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L'ho comperato e lo ascolto volentieri, anche se il precedente mi è piaciuto di più. La voce bene integrata nei volumi generali mi gusta; i cori questa volta non tanto. Il batteristasoprattutto ha fatto un buon lavoro. |
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17
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Gran bel disco, finalmente son riuscita a comprarlo..cavolo che sassata di sano thrash metal, davvero bravi..orgoglio italiano nel mondo!! 80 |
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16
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Il thrash come dovrebbe essere fatto. Ritenerlo inferiore ai precedenti mi sembra un pò eccessivo però (parlo del voto recensore). Pezzi belli potenti nonostante ritmiche meno sparate, con una produzione che esalta questa cattiveria. Last Before The End e My Private Nightmare sono da spacca collo! |
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15
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Ascoltati i dischi precedenti da prendere a scatola chiusa. i Game Over sono ormai una certezza, per numero uno e non solo in Italia. |
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12
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Come dice il buon rik, album piacevole, e per me niente più. |
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11
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Voto 100 per me questi spaccano sia su disco che Live.... grandissimi |
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10
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@Nerchia chi è più fallito tra te e loro? |
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9
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Quoto Lambru..adesso ci saranno un centinaio di commenti demenziali, fatti da chi si diverte a smerdare questa band..divertimento proprio di basso livello..w il metal italiano sempre e comunque! |
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8
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Visto il precedente disco, credevo avrebbero infarcito il loro suono con elementi ancora più "estranei" al thrash, invece sono riusciti a creare un disco diverso dai precedenti ma rimanendo pur sempre legati ai suoni che piacciono a chi ascolta questa musica. Grandissimi ancora una volta!
Nergal (aka fango & Bingo Bongo) hai rotto i coglioni da un pezzo. |
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7
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Per me bingo bongo e fango sono nergal, mi aspettavo commenti del genere, fatene altri, dai... |
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6
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L'ho ordinato e mi arriva a giorni, non vedo l'ora..d'accordo con il post di Rik. |
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5
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Band che deve andare a lavorare e basta...la musica nn e' x loro.Voto lettori 95 e' da pazzi voto giusto a mio parere 40 |
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4
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È da ammirare la perseveranza di questi ragazzi. Le capacità non mancano e sanno essere messe al servizio delle song. Album piacevole e con una produzione 'umana'. (Imho) |
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3
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devo ancora ascoltarlo, ma visti i precedenti non dubito che sia un buon disco. complimenti ai Game Over per la costanza, e che continuino così! |
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2
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Sicuramente lo fanno già mica sono i megadeth |
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Ma che vadano a lavorare... |
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