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27/04/24
CRASHDÏET
VHS - RETRÒ CLUB, VIA IV NOVEMBRE 13 - SCANDICCI (FI)
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Abominable Putridity - Parasitic Metamorphosis Manifestation
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03/03/2021
( 1118 letture )
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Dopo nove anni di assenza dalle scene che hanno visto cambi di lineup e membri dedicarsi ad altri progetti, ecco che, senza preavviso alcuno o quasi, gli Abominable Putridity danno alle stampe il nuovo e terzo album della loro carriera Parasitic Metamorphosis Manifestation. A guidare il progetto troviamo il fondatore e unico membro originale Alexander Kubiashvili, che ancora una volta si è occupato di scrivere e registrar tutti i brani ad eccezione delle parti vocali, affidate ad Ángel Ochoa (Cephalotripsy, Disgorge, ex-Condemned), che diventa così successore del grandissimo Matti Way.
Sarà forse superfluo farlo notare, ma nonostante siano passati nove anni, Kubiashvili non ha cambiato di una virgola la sua proposta, che comunque si è sempre fatta notare per essere più interessante e meglio realizzata di altre. Lo slam del nostro è sempre stato contraddistinto da un songwriting che non si limita alla sola ripetizione di schemi e riff abusati da tantissimi altri gruppi, ma anzi, ha dimostrato, specialmente con The Anomalies of Artificial Origin, che il modo per rendere più variegata e ricca la proposta c’è, ma chi frequenta questi ambiti sonori saprà benissimo che non è assolutamente facile riuscire nell’impresa. Superata l’intro di riscaldamento, Supreme Void ricorda in modo molto chiaro di cosa sia capace il russo; la ricerca del groove, del breakdown, del riff roccioso che caratterizza lo slam non è mai spasmodica, tanto che possiamo da subito notare come i ritmi siano piuttosto dinamici e non solo, anche quando si rallenta è interessante notare come il russo arricchisca il tutto con qualche ritmo sincopato e dei passaggi ricchi di tecnica strumentale, caratteristica che ha contraddistinto l’uscita precedente. Oltre a questo si notano inserimenti di qualche melodia più aperta, di qualche arpeggio dissonante; a tal proposito possiamo citare Superior Extradimensional Deciamtion e Paroxysm, due bei brani con diversi spunti interessanti, ma in generale si ha a che fare con dei pezzi che anche grazie ad una durata media che si aggira sui due minuti e mezzo (per un totale di circa ventiquattro), risultano convincenti e sicuramente in linea con quanto ci si aspetta dal progetto. Tanto groove ma anche tante accelerazioni che alzano il ritmo e permettono alla batteria di lanciarsi in pattern un po’ più variegati che danno un senso di imprevedibilità al tutto: bello, ad esempio, il lavoro ritmico fatto su Inorganic infusion Protocol e Parasitic Metamorphosis Manifestation. Non può poi passare inosservata la voce di Ochoa, semplicemente perfetto e tra i migliori growler in circolazione. Inutile provare a capirne le parole (anche se in alcuni punti si fa più “chiaro”), ma il suo growl gutturale suona incredibilmente corposo, profondo. Insomma, un più che degno sostituto di Way. Come per il lavoro procedente è poi doveroso segnalare l’ottimo lavoro in fase di produzione che, per quanto possa suonare fredda, è comunque un buon compromesso tra strumenti e voce, oltre che ad essere pensata per le atmosfere splatter e sci-fi del russo.
Parasitic Metamorphosis Manifestation segna il ritorno di uno dei gruppi a cui tante persone si erano indubbiamente affezionate, e con bune ragioni: come detto qualche riga sopra, il russo ha sempre dimostrato di saper realizzare dei dischi “diversi” da quelli di tanti colleghi che, bisogna dirlo, troppo spesso si limitano al minimo indispensabile. Certamente, se prendiamo questo disco e lo paragoniamo alle tante uscite brutal death di ottima qualità uscite nel corso di questi nove anni, ci si rende conto di come sia un po’ al di sotto di gruppi come Devangelic, Condemned o Afterbirth. Nonostante ciò, si parla di un ritorno più che soddisfacente e che farà felice quella fetta di pubblico a cui bastano blast beat, groove e voci ultra gutturali.
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1
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Ochoa devastante come sempre alle vocals. Registrazione impeccabile. Voto 75 |
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INFORMAZIONI |
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Inherited Suffering Records
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Tracklist
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1. Transcending Into Orbital Solitude 2. Supreme Void 3. Obscure Entity of Darkness 4. Superior Extradimensional Decimation 5. Non Infinite Sequence 6. Paroxysm 7. Inorganic Infusion Protocol 8. Parasitic Metamorphosis Manifestation 9. Macrocosmic Cessation
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Line Up
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Ángel Ochoa (Voce) Alexander Kubiashvili (Tutti gli strumenti)
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RECENSIONI |
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