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03/05/24
TRICK OR TREAT + NANOWAR OF STEEL
HALL - PADOVA
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( 3798 letture )
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Jex Thoth, graziosa e carismatica cantante californiana, dopo l'esperienza negli acid-folker Wooden Wand forma nel 2007 i Totem, per poi cambiare il nome della band assumendo il suo pseudonimo come monicker. Sotto questo nuova denominazione esce nel 2007 lo split con i Pagan Altar (quale presentazione migliore?) seguito da quest'album omonimo appena sforrnato da I Hate Records.
Ciò che innanzitutto colpisce in questo lavoro è la voce di Jex, piena ed emozionante e dal timbro che ricorda molto da vicino Grace Slik dei Jefferson Airplane. Ma più che la voce è il contesto in cui essa è calata a meravigliare: difatti ci troviamo di fronte ad un doom atmosferico quanto mai singolare, che la stessa Jex definisce "Alchemic Doom". Alchimia come simbolo della trasformazione, di rituale di passaggio nell'universo sonoro creato dai Jex Thoth, universo che vive di luce propria e sa amalgamare esperienze sonore disparate per creare dal nulla uno stile davvero singolare. E' questo particolare amalgama a risplendere tra doom, psychedelia, virate acide e folk, creando atmosfere solenni e soffuse allo stesso tempo; a tratti sembra di trovarsi in uno stato di grazia, di rivelazione esoterica figlia dei Black Widow e del dark sound degli anni '70. La matrice del sound è proprio quella, ed è ben delineata, ma da quelle esperienze i nostri sanno muoversi con disinvoltura attraverso decadi e stati emotivi diversi e con una grazia invidiabile, come nella nebulosa Son Of Yule, dove all'improvviso subentra un organo psichedelico di chiara matrice sixties. Una fusione tra rituale e jam session, questo in estrema sintesi si potrebbe dire di quest' album, incentrato sulla ricerca di un'unità con la natura espressa anche tramite i vestiti dei componenti della band, che sembrano usciti da un' opera di Tolkien.
Tra i momenti migliori dell'album è da segnalare The Banished, introdotta da un organo rituale che conferisce al pezzo un'atmosfera di arcana rivelazione, e qui la voce di Jex sembra un canto pagano rivolto ad una qualche divinità dimenticata nell'oblio del tempo e della memoria. Bellissime le chitarre di Obsidian Night, le quali sembrano riverberare tra i tronchi d'albero di una foresta persa nella notte. Affascinante la corale liricità di Separeted At Birth e la suite Equinox - quest'ultima divisa in quattro parti - dove il rituale arriva a compimento attraversando tutte le sue fasi preparatorie per approdare all'estasi liberatoria di The Damned And Divine, la quarta parte della suite. Notevole la cover di When The Raven Calls di Bobb Trimble, incredibilmente stravolta e calata in un'atmosfera acida creata dall'alternanza di chitarre prima liquide e poi massicce. Chiude l'album il folk oscuro e acido di Stone Evil.
La sensazione finale derivante dall'ascolto di quest'album è quella di un prodotto nato da un ispirazione tangibile, ben delineata anche se in parte derivativa; il tocco personale c'è ed è ben visibile. Forse ciò che manca davvero è una maggiore dinamicità delle chitarre (la sensazione di già sentito è talvolta dietro l'angolo) oltre alla necessità di creare un punto di convergenza tra le disparate sensazioni che queste canzoni sanno suscitare; un punto focale dove raccogliere ed esplicitare le idee, che sono notevoli, evitando così di disperderle. Allo stesso tempo l'auspicio è che lavori del genere si presentino più spesso nell'attuale panorama musicale, quanto mai omologante e livellatore della personalità artistica. Un prodotto da ascoltare e da ammirare allo stesso tempo, in attesa del prossimo album che sono certo sarà ancora migliore.
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8
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Alchemica, un po' sciamana Jex, la migliore band ancora imbattuta degli ultimi 10 anni di questo genere, psychedelic doom con voce femminile. Affascinante, brava...un po' mistica. Battezzati dai magici Pagan Altar per fare un album split d'esordio, la dice lunga...ci avevano visto giusto. Questo album diverrà un prodotto di cvlto, anche se già lo è, ma lo pensai fin dal primo ascolto. Almeno un 85 per quanto mi riguarda se non 89, dove tante l'hanno emulata ma senza avere la stessa stoffa |
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7
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Ha il suo fascino "arcano" utilizzando un termine abusato. Però NON è quel capolavoro di cui si leggeva all'epoca dell'uscita, ma NON è nemmeno la ciofeca che una ventina di utenti hanno decretato. Io direi 73 |
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6
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hehe ti capisco bene, red! a proposito ma sei mica lo stesso del forum dei draconian? ad ogni modo, speriamo che escano presto con un nuovo album. ok che ci sono stati due bellissimi ep ma ormai son 4 anni da questo debut! |
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5
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.... ahahahah, andrea, se Jessica avesse inclinazioni alla poligamia mi troveresti come co-inquilino e rivale nel suo harem . Ciò detto, splendido album, i tocchi psichedelici mi avevano incantato subito (modalità eresia on - Black Sabbath - modalità eresia off ).... e Nothing Left to Die volteggia ancora a volte notturnamente nel mio abitacolo.... |
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4
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appena li scoprii, all'epoca di questo debutto full-length, pensai: la cara jessica è proprio una stronza. non si fa. un'altra papabile donna della mia vita! e come faccio io ora?! dubito che né lei né le altre siano inclini alla poligamia... almeno nico e janis joplin sono morte, due pensieri in meno. naturalmente, dopo essermi perso due volte i devil's blood sotto casa, ora che mi sono trasferito a londra nessun fottuto concerto nei dintorni mentre in italia e in slovenia sì! ma si può?! ad ogni modo vomito la proposta a metallized per un ulteriore articolo dedicato alle donne nel metal, stavolta focalizzato sulla "new wave of doom-stoner metal" officiata da psichedeliche sacerdotesse... ci starebbe proprio direi! anche perché un minimo di conoscenze in più eviterebbe FORSE il proliferare di certi trollacci (vedi il voto lettori). ottima recensione comunque! |
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3
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Benvenuto e complimenti per la recension! Mi hai appena convinto ad ascoltare questo cd... |
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1
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Buon disco ed ottima recensione. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Nothing Left To Die 2. The Banishment 3. Obsidian Night 4. Separated at Birth 5. Son of Yule 6. Warrior Woman 7. Equinox Suite a) The Poison Pit 8. Equinox Suite b)Thawing Magus 9. Equinox Suite c) Invocation pt 1 10. Equinox Suite d) The Damned and Divine 11. When The Raven Calls (Bobb Trimble Cover) 12. Stone Evil
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Line Up
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Jex Thoth - voce Silas Paine - chitarra, bouzouki e flauto Grim Jim - basso, chitarra e synth Zodiac - tastiera Johnny Dee - batteria e percussioni
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