|
11/05/24
NWOIBM FEST VOL VI
DISSESTO CULT, VIA DEL BARCO 7 - TIVOLI (RM)
|
|
|
( 1829 letture )
|
Avevo lasciato i Deadlock nel 2007 con Wolves sottolineando come il prodotto, pur non presentando difetti palesi, non riusciva a distinguersi da molti altri e li ritrovo adesso con il loro nuovo lavoro intitolato Manifesto che mostra un evidente tentativo di connotare la propria proposta in senso più personale, ma anche il fatto che il tentativo è andato a buon fine solo parzialmente.
Intanto la vocalist/tastierista Sabine Weniger sembra un po’ meglio amalgamata con il resto della band, la produzione si mantiene su buoni livelli presentando un suono massiccio, ma allo stesso tempo “facile” all’ascolto, - mix di Jacob Hansen - e soprattutto cerca di inserire elementi nuovi nel songwriting che si spingono fino ad aprire l’album con The Moribund choir Vs. Trumpets of Armageddon che a dispetto del titolo è un brano House (!); a piazzare più o meno a metà tracklist Deathrace, che dopo aver tranquillizzato l’ascoltatore per circa quattro minuti improvvisamente lo prende a tradimento con un cambio totale di atmosfera che libera un lungo intermezzo Gangsta-rap (!!), per continuare con una Fire at Will comprendente un assolo di Sax, con Dying Breed che vede la partecipazione di Christian Alvestam e una cover abbastanza indovinata di Temple of Love dei Sister of Mercy. Per il resto il metal ibrido dei Deadlock, fatto di un po’ di tutto – Death, Industrial, MetalCore, etc – funziona abbastanza bene, ma ancora non prende in pieno.
La domanda è: sono sufficienti gli elementi nuovi – e molto singolari – introdotti in questo disco per “nobilitare” la proposta dei sei Tedeschi? La risposta è una, secca e decisa: Ni. Il fatto è che da un lato rimangono pressoché intatti i punti deboli dei lavori precedenti, ossia il growl di Johannes Prem che non risulta quasi mai veramente incisivo ed in generale i pezzi “normali” che sono troppo normali per distinguersi più di tanto pur essendo abbastanza piacevoli, e dall’altro gli elementi distintivi risultano disorganici e nel complesso danno l’idea di essere stati utilizzati più per una scelta filosofica che in virtù di un processo di scrittura naturale facendo risultare Manifesto frammentario all’ascolto.
Tirando le somme un album che trovo sicuramente ben oltre la sufficienza e che considero migliore del precedente non fosse altro che per il coraggio dimostrato dalla band – sono curioso di vedere come verranno accolte dai puristi gli inserimenti rappeggianti – nell’inserire elementi totalmente estranei al settore d’elezione in cui essa si muove, ma avrebbe necessitato di una maggiore omogeneità complessiva, forse di un produttore che oltre al suono fosse in grado di indicare alla band come aggiustare un po’ la mira, ma che si fa ascoltare almeno per un po'.
Certamente dopo quattro album non è un risultato eclatante ed il prossimo lavoro sarà probabilmente decisivo per loro: o sfondare definitivamente utilizzando meglio le idee nuove che hanno solo parzialmente utilizzato adesso, o rimanere confinati nel limbo delle band che "Si, non sono male, però…". Per adesso (solo) un’altra larga sufficienza.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
3
|
In sostanza il disco è sullo stesso livello del precedente per le parti normali, ho voluto un pò premiare il coraggio. Il growl del singer è quello che è, l'entrata dii Sabine ha giovato alla band. Grazie per i complimenti. |
|
|
|
|
|
|
2
|
A me è piaciuto un po' di più Wolves rispetto a Manifesto e concordo sul discorso growl di ROSSMETAL65. D'accordo con il voto. |
|
|
|
|
|
|
1
|
NON CONOSCEVO QUESTA BAND TEDESCA E DEVO DIRE CHE,DOPO UN PAIO DI ASCOLTI,NON SONO PER NIENTE MALE ANCHE SE,COME DICI TU,QUALCHE IDEA IN PIU' E UN GROWL SFRUTTATO UN PO' MEGLIO (MA POI QUI ERA NECESSARIO ABBINARE L'ORCO O ERA PREFERIBILE UNA VOCE MASCHILE MENO FORZATA?) DAREBBERO SICURAMENTE QUEL GUIZZO CHE ORA MANCA.COMPLIMENTI PER LA RECENSIONE. |
|
|
|
|
|
INFORMAZIONI |
|
|
|
|
|
Tracklist
|
01. The Moribund Choir Vs. The Trumpets Of Armageddon 02. Martyr To Science 03. Slaughter's Palace 04. The Brave / Agony Applause 05. Deathrace 06. Fire At Will 07. Seal Slayer 08. Manifesto 09. Dying Breed 10. Altruism 11. Temple Of L
|
|
Line Up
|
Sabine Weniger - vocals Johannes Prem - vocals Tobias Graf - drums Thomas Huschka - bass Sebastian Reichl - guitar Gert Rymen - guitar
|
|
|
|
RECENSIONI |
|
|
|
|
|
|
|
|