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03/05/24
TRICK OR TREAT + NANOWAR OF STEEL
HALL - PADOVA
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Hyra - Seek For Salvation
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( 12588 letture )
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Ammetto che gli Hyra mi hanno positivamente sorpreso, cosa che difficilmente accade per una band esordiente. Chiaramente non solo perché ho avuto l’opportunità di seguire l'ennesima band molto preparata, magari in grado di disporre la propria arte al servizio di una serie di soluzioni abbondantemente collaudate; in realtà il combo padovano ha talento, personalità e potenzialità, caratteristiche di rado riscontrabili simultaneamente, soprattutto se in quantità fuori dall’ordinario.
Tuttavia procediamo con ordine, e veniamo a Seek For Salvation, appunto debutto ufficiale di questa coriacea band nostrana. A dispetto delle apparenze,in un certo qual modo irrobustite dalla presenza nel team di un percussionista che di fatto porta a sette il numero di componenti, le decantate similitudini con i celeberrimi Slipknot sono prossime allo zero. Gli Hyra ci offrono 55 minuti di death metal, tecnico e vario, dal taglio moderno, senza però disdegnare efficaci contaminazioni dalla natura molteplice. Ragion per cui, oltre rinvenire i classici elementi tutti riconducibili al metallo della morte, incontriamo lungo questo irto cammino scioglimenti cari tanto ai primi Meshuggah quanto ai sempre verdi Strapping Young Lad e in generale all’universo più greve ed estroverso del geniale Devin Townsend. Nemmeno a dirlo, riflettori puntati sulla sessione ritmica, magistralmente interpretata da un drumer che evidentemente molto ha appreso dalle lezioni del immenso (in tutti i sensi) Hoglan, e da un basso che in nessun modo vuole fare la parte della mera comparsa. La furia ceca dei blast beats, alimentata come benzina sul fuoco da sei irrefrenabili corde, è abilmente bilanciata da un guitar work più assestato ma altresì altalenante, perché abile nel rimbalzare da strutture classiche ad altre dal piglio melodico eppur sempre cariche di groove. Nonostante tutto, se pensate che il platter possa offrire liquefazioni ruffiane e ammiccamenti vagamente commerciali, è bene che rivediate immediatamente le vostre supposizioni: i nostri, pur sottoscrivendo alcuni arrangiamenti dal retrogusto vagamente catchy, non perdono mai il primitivo orientamento, battendo così sentieri decimati dalla pura violenza. Le stesse linee vocali, cantate per l’occasione da due singer, prediligono territori adrenalinici optando di continuo per l’approccio più diretto ed efferato. Calzano inoltre a pennello le suggestive atmosfere ricreate, le quali, oltre aggiungere ulteriori ingredienti alla ricca ricetta, concedono spiragli di luce in un ensemble che vive nell’oscurità. Proprio a voler essere pignoli si potrebbe rimproverare ai veneti la mancanza di originalità in senso assoluto; infatti se è vero che hanno ampiamente dimostrato audacia e perizia nel mescere le svariate influenze, è pur vero che a tratti quest’ultime conseguono fin troppo rintracciabili. Inoltre il risultato finale, per quanto volutamente complesso, forse difetta di un pizzico di equilibrio tale da rendere meno ostico l’ascolto .
Ad ogni buon conto qualche ombra per un album più che discreto, frutto di una band indubbiamente capace e coraggiosa. Anche se Seek For Salvation ha già le carte in regola per convincere gli aficionado del genere, le potenzialità degli Hyra vanno oltre i risultati espressi in questo primo appuntamento. Non resta che aspettare, perché mai come in questo caso la maturità è dietro l’angolo.
Consistenti!
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1
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strano..esiste già una band siciliana con questo nome, dal lontano 1999. |
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Intro 2. Last Breath 3. Depression/Regression 4. Let The Dead Bury The Dead 5. No Mercy 6. Coward 7. Lord Belial 8. Life In Pain 9. Burning Mind 10. Can't Believe 11. Seed Of Brutality 12. I Hate
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Line Up
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Dario (Vocals) Fernando (Vocals) Tommy (Guitars) Patrik (Guitars) Max (Bass) Luca (Drums) Chris (Percussions)
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RECENSIONI |
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