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27/04/24
CRASHDÏET
VHS - RETRÒ CLUB, VIA IV NOVEMBRE 13 - SCANDICCI (FI)
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shEver - A Dialogue With The Dimensions
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( 1536 letture )
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Capita talvolta che le buone intenzioni non bastino, che la convinzione e l’attitudine non siano sufficienti a confezionare un buon prodotto, e, purtroppo, queste fattispecie riguardano anche l’Ep delle shEver oggetto della presente recensione. Peccato, perché le premesse per far bene c’erano. Un gruppo all female che nel metal –ed in particolare nei suoi sottosettori più ricercati- è ancora motivo di interesse di per sé stesso, l’appartenenza dichiarata ad un genere di nicchia come il Doom, (anche se su questo punto ci sarebbe un po’ da discutere), ed un prodotto apparentemente curato dal punto di vista grafico in relazione al genere ed all’atmosfera del prodotto.
In questo senso forse proprio la parte grafica è l’unica veramente riuscita, con il suo approccio minimale e sfumato, che lascia intuire più che dichiarare, ma che poi non serve se non ad introdurre in un mondo musicale troppo debitore verso modelli già consolidati da tempo da altre e ben più dotate band. I quattro pezzi che compongono A Dialogue With The Dimensions poggiano su una atmosfera Doom, ma le parti chitarristiche meno pesanti e la qualità dell’incisione (volutamente) sporca riportano allo Stoner/Sludge, da qui la classificazione dell’Ep nella categoria Sludge a dispetto delle dichiarazioni delle shEver stesse, pienamente Doom/Death nelle parti invece più marcatamente aggressive.
Al di là di una scarsa originalità delle composizioni che riporta –come detto- ad una pletora di altri gruppi più significativi e soprattutto venuti prima delle quattro ragazze Svizzere, e tutte impostate su chitarre fortemente ribassate per sostenere atmosfere ossianiche e growling, quello che a mio parere abbassa in maniera decisa il giudizio su questo Cd è proprio la qualità delle parti vocali. Non voglio qui (ri)aprire un discorso relativo alla presunta incapacità biologica femminile di rendere certe tonalità particolarmente gutturali –anche perché mi sono in passato ripetutamente schierato dalla parte delle donne in questa diatriba- ma non saranno certo le shEver a far cambiare idea ai detrattori delle growlers in gonnella. Le parti relative al growl più gutturale sono……assolutamente rivedibili, lo stesso dicasi delle parti in clean, mentre accettabili –ma non più- sono quelle in midgrowling, e la cosa , oltre a non poter essere sottaciuta, produce un senso quasi di fastidio in molti passaggi.
Inutile citare l’uno o l’altro pezzo se non per la lunghezza compresa tra i 9,28 di High & Turning ed i 6,32 di Hagazussa, dato che genere e qualità delle musiciste porta ad un giudizio più o meno simile per tutte e quattro le composizione della tracklist. Mi auguro che queste ragazze siano in grado in futuro di sganciarsi un po’ da modelli precostituiti (meglio) da altri e , più che altro, che siano in grado di migliorare vocalmente, per ora siamo lontani dalla sufficienza.
Un doveroso ringraziamento al nostro Giasse per la sua preziosa consulenza.
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INFORMAZIONI |
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Tracklist
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1. Transformed into Sadness 2. Doomsky 3. Hagazussa 4. High & Turning
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Line Up
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Alexandra - Lead Vocals Jessica - Guitar, Backing Vocals Nadine - Bass, Violin, Backing Vocals Sarah - Drums
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