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Disturbed - The Sickness
( 9153 letture )
Il disco d'esordio è il certificato di nascita di una band: rappresenta il primo approccio di essa ad un pubblico più vasto, ergo fallire o riuscire in quest'impresa determinerà quelle che saranno le sorti del gruppo. Presumo sappiate benissimo che in caso di partenza sbagliata possano esserci almeno due conseguenze: una è la caduta nel dimenticatoio, l'altra è il ricordo a vita per aver partorito uno scempio, cosa da non augurare persino al peggior nemico!
Nel caso che andiamo a prendere in esame, invece, si è presentata la situazione opposta: questo The Sickness, opera di uno sconosciuto (all'epoca) quartetto di nome Disturbed, è riuscito a diventare un caposaldo della generazione nu metal di inizio 2000, distinguendosi da una valanga di prodotti che in quel periodo affollavano il mercato musicale spesso immeritatamente.

Prima dell'analisi del disco, è obbligatorio qualche cenno biografico sugli esordi del gruppo.
Prima dei Disturbed esistevano i Brawl, formati dal chitarrista Dan Donegan, dal batterista Mike Wrengen e dal bassista Steve Kmak. Nel 1996 i tre pubblicarono un annuncio su un giornale di Chicago: erano in cerca di un cantante per la loro band, poiché quello precedente (tale Erich Awalt) li aveva lasciati dopo la registrazione dei primi demo. La risposta non si fece attendere troppo e nel febbraio 1997 si presentò alle prove, con dei pezzi da lui composti, tale David Draiman; non ci volle molto agli altri per capire che avevano trovato il loro nuovo cantante, così poco dopo ne fu ufficializzato l'ingresso in pianta stabile. Nello stesso anno, inoltre, Draiman propose di cambiare il nome della band in uno che simboleggiasse le sensazioni che stava provando in quel periodo, sancendo ufficialmente la vera nascita dei Disturbed. Deciso questo, il tempo di firmare il contratto con una etichetta (prima con Giant Records, poi con Reprise dopo il fallimento della prima) ed entrare in studio a registrare; tre anni dopo The Sickness venne alla luce, vincendo addirittura il disco di platino negli Stati Uniti.

Per capire il successo di quest'album bisogna tenere in conto il periodo storico in cui si colloca. Siamo nel pieno dello sviluppo della corrente nu-metal e alternative: contemporaneamente a The Sickness vennero fuori album del calibro di Hybrid Theory dei Linkin Park, White Pony dei Deftones e Chocolate Starfish dei Limp Bizkit, giusto per citarne alcuni.
Per cui -aspetto da non sottovalutare- la fortuna dei Disturbed derivò anche dal fatto di essersi trovati perfettamente al passo coi tempi, fuori da generi che in quello stesso periodo stavano vivendo una forte crisi o cercavano di reinventarsi. Riguardo al piano compositivo, ciò che balza subito all'orecchio è l'aggressività di riff e testi che va a braccetto con la parola d'ordine semplicità. Non vi è l'esigenza di ostentare grandi tecnicismi di sorta, la chitarra segue essenzialmente linee ritmiche, gli inserti elettronici sono funzionali, la batteria picchia quanto basta, senza troppe pretese e il basso predilige il ruolo di accompagnatore silenzioso, facendosi sentire il meno possibile. Tutti questi elementi, presi nel loro insieme, sono riusciti a dar vita a uno dei più importanti album di congiunzione in grado di avvicinare al metal chi ne è digiuno, per lo più di età adolescenziale. Ammettiamolo, quanti di voi nati dagli anni '90 in poi hanno imparato ad amare sonorità più estreme senza aver prima ascoltato Disturbed, System of a Down, Linkin Park (dei primi due album) e compagnia bella? Senza dubbio non molti.

Il brano d'apertura Voices ci mostra subito lo stile di canto di Draiman introdotto da un breve giro di basso e inserendoci nel mondo Disturbed. Il secondo The Game, accompagnato per tutto il tempo da effetti elettronici, ci mette alla prova con gli urletti caratteristici di Draiman, nonché una batteria elettronica che spunta senza preavviso a metà brano, la quale comunque non stona con tutto il resto. Dal canto suo Stupify, uno dei brani migliori dell'album, presenta delle linee vocali quasi rappate (interrotte a metà canzone da un cantato orientaleggiante molto suggestivo) e dei buoni riff di chitarra che fanno da contraltare.
Down With the Sickness, quarta traccia del lotto, è uno dei cavalli di battaglia della band: introdotto da un solo di batteria di Wrengen, raggiunto dalla chitarra e dai consueti vocalizzi, è una carica di rabbia che nella seconda metà sfocia in un accoratissimo e disperato impropero di Draiman contro una non meglio definita madre violenta.
La successiva Violence Fetish scorre tranquillamente senza troppe pretese, mentre Fear, sesto brano registrato, dà più spazio alla chitarra di Donegan. Numb e Want si presentano invece come i brani più lenti e sostenuti del gruppo, in particolare il primo è una sorta di semi-ballad che di romantico non ha proprio nulla. La successiva Conflict è un'altra carica di aggressività: particolare è la ripetizione continua della parola “enemy”, quasi fosse un mantra da recitare prima della battaglia. A seguire vi è la personalissima cover di Shout dei Tears For Fears, qui adattata al canone moderno dei Disturbed e ribattezzata Shout 2000.
Arrivati alla fine, tocca a Droppin' Plates e Meaning of Life chiudere il sipario, la prima più lenta con altre linee vocali semi-rappate, la seconda da ricordare per la sezione elettronica, la cui assenza ne sminuirebbe completamente il carattere.

Per concludere, tenendo conto di tutto ciò che è stato detto finora, The Sickness è un album vincente, semplice, diretto e senza fronzoli dall'inizio alla fine, sin dalla copertina. Se non fosse stato così oggi i Disturbed non sarebbero un punto di riferimento per il loro genere, finendo magari dimenticati, magari schifati. Fortunatamente il destino è stato clemente e cavalcando l'onda del successo i nostri quattro hanno continuato a sfornare dei buoni lavori, magari non esattamente allo stesso livello di The Sickness dato che, col tempo, hanno preferito approfondire la vena alternative metal (lo si nota già dal successivo Believe), ma restando comunque sempre piacevoli.
Nonostante tutta questa fortuna però non sono mancati gli eventi negativi, come l'allontanamento di Kmak dalla band (sostituito da John Moyer) e i ripetuti interventi alle corde vocali di Draiman che in più occasioni hanno costretto la band ad annullare varie date. Come se non bastasse, tre anni fa, dopo l'uscita del discreto Asylum, i Disturbed hanno deciso di prendersi una pausa a tempo indeterminato, dedicandosi ad altri progetti come Device (Draiman) e Adrenaline Mob (Moyer), senza tuttavia annunciare uno scioglimento definitivo.
Nel frattempo, mentre attendiamo il ritorno sulle scene del quartetto di Chicago, sembra giusto ingannare il tempo ascoltando questo The Sickness, consigliato a chi non cerca suoni estremi e magari cerca il prima approccio al variegato genere che è il metal.



VOTO RECENSORE
86
VOTO LETTORI
78.09 su 31 voti [ VOTA]
Tiziano
Sabato 13 Aprile 2019, 19.54.10
30
Ho sentito per la prima volta i Disturbed durante una cove eseguita dalla suadente Meytalll, e subito mi sono rimasti impressi. Questo primo lavoro "The Sickness" è uno dei miei preferiti
Area
Venerdì 19 Ottobre 2018, 12.32.18
29
Quanti ricordi.... ascoltai Stupify con un CD sampler allegato a una rivista e mi piacque un sacco quel pezzo. Sta roba andava di moda. Il disco lo comprai parecchi mesi dopo, ma oggi sinceramente lo ricordo poco. Sicuramente tra le migliori band Nu del periodo!
TheSkullBeneathTheSkin
Lunedì 16 Aprile 2018, 17.17.13
28
I Disturbed, imho, nascono e muoiono con The Sickness, la loro delizia ne è anche la croce e porta il nome di David Draiman. Ai tempi ho apprezzato questo album, si percepiva che mancasse qualcosa ma era difficile individuarlo. Draiman ha una bella voce, molto particolare, molto poco versatile. L'effetto sorpresa si esaurisce qui, col debut, così come le idee migliori e le soluzioni inedite, del resto il nu-metal nasce sterile per definizione. Purtroppo i dischi successivi sono la riprova, tolto il gusto di qualche cover (non copertina) non hanno saputo migliorarsi, evolversi nemmeno, ripetersi solo in apparenza. Peccato, ma se vi manca una spunta alla voce Draiman/Disturbed allora l'ascolto obbligato è solo e soltanto questo.
Demanufattura
Giovedì 21 Settembre 2017, 0.40.30
27
Grande album, il mio preferito nel genere assieme al primo album dei Mudvayne e a Korn dei Korn. 92/100
Non guardare il mio nome
Sabato 11 Febbraio 2017, 22.24.35
26
Mi piacciono molto i disturbed ma....non riesco ad apprezzare quest'album.ho letto diverse recensione ma non riesco a trovare valide motivazioni.Troppa musica elettronica,mancanza di particolari virtuosismi(che posso comprendere dato che il nu-metal è un genere semplice però almeno qualche riff più elaborato non sarebbe stato male),canzoni abbastanza piatte(questo a mio parere). Potreste darmi delle VALIDE motivazioni per classificare " the sickness" un buon album?
Non guardare il mio nome
Sabato 11 Febbraio 2017, 22.24.35
25
Mi piacciono molto i disturbed ma....non riesco ad apprezzare quest'album.ho letto diverse recensione ma non riesco a trovare valide motivazioni.Troppa musica elettronica,mancanza di particolari virtuosismi(che posso comprendere dato che il nu-metal è un genere semplice però almeno qualche riff più elaborato non sarebbe stato male),canzoni abbastanza piatte(questo a mio parere). Potreste darmi delle VALIDE motivazioni per classificare " the sickness" un buon album?
Non guardare il mio nome
Sabato 11 Febbraio 2017, 22.24.35
24
Mi piacciono molto i disturbed ma....non riesco ad apprezzare quest'album.ho letto diverse recensione ma non riesco a trovare valide motivazioni.Troppa musica elettronica,mancanza di particolari virtuosismi(che posso comprendere dato che il nu-metal è un genere semplice però almeno qualche riff più elaborato non sarebbe stato male),canzoni abbastanza piatte(questo a mio parere). Potreste darmi delle VALIDE motivazioni per classificare " the sickness" un buon album?
Non guardare il mio nome
Sabato 11 Febbraio 2017, 22.24.35
23
Mi piacciono molto i disturbed ma....non riesco ad apprezzare quest'album.ho letto diverse recensione ma non riesco a trovare valide motivazioni.Troppa musica elettronica,mancanza di particolari virtuosismi(che posso comprendere dato che il nu-metal è un genere semplice però almeno qualche riff più elaborato non sarebbe stato male),canzoni abbastanza piatte(questo a mio parere). Potreste darmi delle VALIDE motivazioni per classificare " the sickness" un buon album?
Non guardare il mio nome
Sabato 11 Febbraio 2017, 22.24.35
22
Mi piacciono molto i disturbed ma....non riesco ad apprezzare quest'album.ho letto diverse recensione ma non riesco a trovare valide motivazioni.Troppa musica elettronica,mancanza di particolari virtuosismi(che posso comprendere dato che il nu-metal è un genere semplice però almeno qualche riff più elaborato non sarebbe stato male),canzoni abbastanza piatte(questo a mio parere). Potreste darmi delle VALIDE motivazioni per classificare " the sickness" un buon album?
Undercover
Giovedì 28 Aprile 2016, 15.38.19
21
Apprezzo solo i primi due album dei Disturbed e questo è sicuramente il migliore. "The Sickness" è uno dei pochi lavori nu metal da avere assolutamente. L'unico neo è una "Numb" che perde un po' di personalità favorendo una sorta di scia a mio avviso palesemente "tooliana", il pezzo non mi dispiace, l'ho ascoltato non so quante volte, però ho sempre pensato fosse poco Disturbed.
manaroth85
Giovedì 28 Aprile 2016, 10.25.55
20
grande disco! scoperti tardi ma meritano soprattutto questo album, una raccolta di hit! mi piace un casino, grande uscita targata 2000, purtroppo per loro son sempre stati messi in seconda fascia, li preferisco sicuramente di più che i deftons
metalist
Domenica 21 Febbraio 2016, 22.27.05
19
il loro unico album decente che si colloca in una nuvolaa di grande creativita del genere numetal.Voto:80
Rob Fleming
Giovedì 21 Gennaio 2016, 9.47.09
18
Per fortuna non c'è solo la tipica rabbia e violenza tipica del genere: NUmb, Shout 2000, VIolence Fetish e Game sono lì a confermarcelo. 75
Devicecod
Sabato 2 Gennaio 2016, 14.35.27
17
Dimenticavo Shout 2000 \m/
Devicecod
Sabato 2 Gennaio 2016, 14.31.55
16
Un capolavoro che sta al passo con le uscite dei dischi metal fine 90 e inizi 2000. Bellissimi i singoli Voices, The Game, Stupify e Down with The Sickness e altrettanto Meaning Of Life, Violence Fetish, Conflict e Fear. Voto 92
Cathorbacus
Mercoledì 30 Settembre 2015, 13.02.53
15
Quoto il commento n.7,questi fanno davvero schifo sono diventati famosi grazie a una canzone che fa UUUUU AH AH AH AH UUUUU AH AH AH AH e a tre accordi in croce e poi basta con il numetal,è stata solo una moda passeggera durata poco per fortuna e questi gruppuncoli del cazzo non hanno niente a che vedere con il metal
DAN
Mercoledì 30 Settembre 2015, 10.34.58
14
QUEST'ALBUM RIMARRÀ NELLA STORIA DA 99/100
iron
Sabato 20 Settembre 2014, 15.49.39
13
Premetto di non essere un grande fan dei Disturbed, però questo album mi piace e molto...acquisto obbligato P.S. chi di voi ha sentito la cover di Fade To Black fatta da loro? Sono incredibili, performance fantastica in quella cover.
Master Killer
Giovedì 15 Maggio 2014, 23.54.14
12
The Sickness è uno di quei album che anche se proverai a fare un album del genere, non riuscirai più a creare le atmosfere e la grinta di questo capolavoro, anche se col passare degli anni i Disturbed hanno prodotto prodotti di livello inferiore (vedesi Asylum - The Indestructible) e superiore (Believe e perché no, anche Ten Thousand Fists) qua troviamo il capolavoro che non si ripeterà mai più, non troverai una canzone che sostiuirà Down with the Sickness, Stupify, The Game e Voices, Mai. avete a che fare con un lavoro straordinario che purtroppo non si potrà più ripetere, anche se ci proveranno lo stesso..86
Phantom Lord
Martedì 1 Aprile 2014, 10.15.54
11
Ottimo album lho ascoltato ieri sera a palla e mi ha disturbato di brutto ahahah!
Saahg
Giovedì 13 Febbraio 2014, 22.10.32
10
Album stupendo
HeavyLollo
Giovedì 13 Febbraio 2014, 0.48.44
9
sono contento che abbiate recensito questo disco. Uno degli album che mi hanno iniziato al metal e ancora oggi lo trovo bellissimo nella sua semplicità e nel suo essere bello grezzo nei riff e nell'uso dell'elettronica. Questo gruppo non si è mai ripetuto su tali livelli, Down With the Sickness è una canzone epica!!
Osvaldo
Martedì 11 Febbraio 2014, 0.22.06
8
Grandissimo album, ottimo gruppo. Stupify è una canzone che mi fomenta troppo... Qui si respirava ancora aria di new metal, in seguito vireranno su uno stile piu metal ma la classe rimarrà invariata almeno per altri due tre album
VomitSelf
Lunedì 10 Febbraio 2014, 20.59.10
7
Infimi. Parere personalissimo e col max rispetto. Brutto periodo davvero per il crossover, dal '98 in su...a parte qualche eccezione (il primo dei Mudvayne, gli Skinlab, i Deftones, che ormai erano partiti per la loro tangente shoegaze-metal...)
ErnieBowl
Domenica 9 Febbraio 2014, 15.08.17
6
Finalmente la recensione! Grazie mille! Beh, che dire? Condivido in parte il commento di Lux Chaos quando dice che Draiman è uno dei cantanti più dotati della scena, una voce eccezionale e caratteristica principale che ne fa il loro sound; per quanto riguarda Believe per me sono allo stesso livello e apprezzo la scelta di non essersi ripetuti nonostante il successo mondiale che hanno avuto, poi dicono che sono venduti eh. A parte questo è un album più che valido che stravolge, con la stessa efficienza ma con varianti diverse, la corrente alternative/numetal, ma nonostante questo lo trovo comunque inferiore a The Sickness. Per l'album è già stato detto tutto e, premesse o non premesse, senza nemmeno tenere conto del periodo storico, questo album è eccezionale per la sua semplicità nel songwriting e per la massa di idee realizzate a rendere compatto il tutto donando all'ascoltatore quel senso di leggerezza ma allo stesso tempo di aggressività che ti portano ad ascoltare il disco senza annoiarti. Voto: 87.
enry
Sabato 8 Febbraio 2014, 20.03.06
5
Ecco una delle rarissime eccezioni che confermano la regola, io non sono mai stato un fan del genere ma questo disco ha un tiro bestiale, è aggressivo e allo stesso tempo orecchiabile. Da non esperto del genere se dovessi citare 5 dischi NuMetal questo ce lo infilerei di sicuro. Ho ascoltato anche gli altri ma non si sono più ripetuti su questi livelli, almeno per me.
lux chaos
Sabato 8 Febbraio 2014, 19.32.09
4
Grande gruppo e fantastico debutto, con un Draiman che ai tempi d'oro del genere stupì tutti per essere uno dei più dotati singer della scena con la sua estensione e i suoi salti vocali....come già detto in altre sedi, anche se molti apprezzano anche il successivo, per me i Disturbed sopra la media iniziano e finiscono con questo disco, già dal secondo iniziano i Disturbed nella media e anche sotto negli album a seguire
Nu Metal Head
Sabato 8 Febbraio 2014, 14.16.02
3
non so, è un gruppo che non mi ha mai preso, e l'ho sempre reputato un gradino sotto a quelli che io definisco i "giganti" del genere... ascolto volentieri la sola shout 2000...
Sonny
Sabato 8 Febbraio 2014, 10.17.37
2
Uno dei miei primi gruppi! Visti live due o tre 'anni fa Fabio, il mio consiglio è di farlo appena ne hai l'occasione! Album validissimo per una band che, parere personale, di dischi non ne ha mai sbagliati riuscendo per certi versi anche a maturare il proprio sound. Di cantanti particolari come Draiman, poi, ne sono davvero pochi.
Hm is the law
Sabato 8 Febbraio 2014, 10.07.43
1
Disco stupendo e spero di poterli ammirare dal vivo prima o poi. Condivido pienamente il voto!
INFORMAZIONI
2000
Giant Records/Reprise
NuMetal
Tracklist
1. Voices
2. The Game
3. Stupify
4. Down With the Sickness
5. Violence Fetish
6. Fear
7. Numb
8. Want
9. Conflict
10. Shout 2000
11. Droppin' Plates
12. Meaning of Life
Line Up
David Draiman (Voce)
Dan Donegan (Chitarra, Sezioni elettroniche)
Steve "Fuzz" Kmak (Basso)
Mike Wrengen (Batteria, Programmazione)
 
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