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STEP IN FLUID - Groovin' on the edge of sound
17/11/2012 (1990 letture)
Dalla sempre più ribollente Francia, dalla sempre più sorprendente Poitiers, città natale dei Klone e Trepalium, arrivano gli Step In Fluid con la loro trascinante, suggestiva e virtuosa ricetta musicale. Loquace interlocutore, il mastermind e fondatore Harun Demiraslan è pronto a soddisfare qualche curiosità e aiutarci conoscere meglio questa nuova e sorprendente realtà.

Nagash: Prima di tutto ti do il mio benvenuto sulle nostre pagine, è un vero piacere per noi.
Harun: Grazie Rami, il piacere è mio.

Nagash: Cominciamo dal principio, come nasce il progetto Step In Fluid? In seconda battuta, quali sono le origini del vostro particolare stile musicale?
Harun: Bene, andiamo per gradi. Ho cominciato a lavorare su del materiale groovy circa tre anni fa, al di fuori dei Trepalium. Cercavo di trovare un mix di tutto ciò che personalmente amo ascoltare, qualcosa a metà strada tra metal, jazz e qualche riff esotico basato su patterns ritmici con un certo portamento. In quel periodo ascolto molto artisti come Herbie Hancock, Meshuggah, King Crimson, Miles Davis piuttosto che la Mats/Morgan Band (duo fusion/sperimentale che vede coinvolti il batterista Morgan Ågren e Mats Öberg, nda) o Etienne Mbappe (bassista e cantante jazz cameroonense, francese d'adozione, nda). Sempre in quegli anni mi incontravo frequentemente con Florent Marcadet, famoso per essere il batterista dei Klone e mio caro amico. Gli ho proposto di formare una band sulla base delle idee a cui stavo lavorando e una volta avuto il suo assenso abbiamo immediatamente cominciato a lavorare insieme per sviluppare ulteriormente il progetto. Successivamente abbiamo chiesto ad Aldrick Guadagniino, un comune amico e talentuoso chitarrista, di unirsi al gruppo. Aldrick si è mostrato subito molto interessato ed ha accettato la nostra proposta. Qualche tempo dopo, circa un mese prima delle registrazioni di One Step Beyond, Florent senti parlare di un bassista, Stéphane Dupé. Nessuno di noi lo conosceva fino ad allora ma pensammo che poteva essere interessato ad unirsi a noi visto il nostro stile musicale. Riuscimmo a contattarlo e a fare una prova con lui e, come ci aspettavamo, fu entusiasta della proposta musicale e accettò di unirsi a noi. Dopo altre prove per affinare i brani siamo entrati in studio e sotto la guida del produttore Fabien Guilloteau (Nomad Studio gli Step In Fluid hanno trovato la loro forma come band, registrando il debut album nell'aprile del 2010.

Nagash: Tu e Aldrick venite dall'esperienza nei Trepalium (Guadagnino solo in veste di turnista dal vivo, nda), Florent dai Klone. Possiamo considerare gli Step In Fluid come uno sfogo creativo, un side project oppure un'entità con un proprio, definito, obbiettivo?
Harun: Inizialmente la band è nata come un side project con Florent ma si è velocemente trasformata in un progetto vero e con le sue finalità. Abbiamo già fatto alcuni concerti e ora stiamo già rivolti alla registrazione del secondo disco, che vogliamo programmare il prima possibile.

Nagash: One Step Beyond è un fervente esempio di fusion metal. Jazz, math metal, funky, ritmi gnawa, e fusion si inseguono e si mescolano con grande coesione. Come lavorate sui brani? Chi è o chi sono i principali compositori?
Harun: Io ho scritto la maggior parte della musica e solo dopo gli altri musicisti hanno aggiunto il loro tocco personale ma in alcune occasioni Florent ha portato qualche ottimo beat e schema ritmico sul quale io poi ho costruito il riff portante. Un esempio è As We Dance, l'ultima canzone del disco. Aldrick e Stéphane sono entrati nella band poco tempo prima delle registrazioni e quindi hanno potuto lavorare per lo più sugli arrangiamenti. Ora che la formazione ed il concept si sono stabilizzati con il primo disco, per il secondo album ci sarà un maggiore lavoro di gruppo.

Nagash: Preferite improvvisare e quindi comporre in modo organico i brani oppure lavorare sulle vostre idee separatamente e successivamente arrangiarle assieme?
Harun: Personalmente preferisco scrivere musica prima di cominciare a provare anche se jammare può portare comunque ottime idee…

Nagash: Puoi parlarci di Stéphane? A livello internazionale è certamente il meno conosciuto e personalmente penso che il suo talento meriti di essere rimarcato.
Harun: Stéphane arriva ed è tutt'ora parte della scena jazz e funky. Non è un metallaro ma ha grande esperienza con il genere che proponiamo ed è questo il motivo per cui è entrato a far parte degli Step In Fluid. Sa come dare il giusto portamento, è un ottimo bassista ed arrangiatore ed ha suonato in molte band dalle differenti proposte musicali. Ha suonato nei Varius Funkus, funk band Poitiers, ha fatto molti concerti con il gruppo salsa Mini Combo Nacional ed infine è anche contrabbassista dei Les Mots De Mo, trio dedito alla chanson francese.

Nagash: Quali sono le principali influenze degli altri membri?
Harun: Florent arriva dalla scena hardcore, solitamente ascolta band come gli Agnostic Front, i Madball ma tra i suoi interessi ci sono anche l'hip-hop ed il jazz. Stéphane ascolta per lo più jazz e funky anche se apprezza molti altri generi. Aldrick è un onnivoro, come me, anche se lui è cresciuto con il metal. Come vedi siamo tutti molto aperti mentalmente e musicalmente, amiamo la musica in generale.

Nagash: La tua militanza nei Trepalium e di Florent nei Klone interromperà l'attività della band fino a data da destinarsi?
Harun: Si. Le nostre rispettive band hanno pubblicato da poco un nuovo album e gireremo molto in tour. Dovremo aspettare di essere totalmente liberi per cominciare a lavorare sul nuovo materiale.

Nagash: C'è qualche possibilità di potervi vedere in Italia in futuro?
Harun: Lo spero, al momento però non c'è nulla di pianificato a tal proposito.

Nagash: Se potessi scegliere tre band con le quali fare un tour, quali sceglieresti?
Harun: Visto il nostro stile non è una scelta facille. Al momento non saprei, sicuramente band sperimentali o che propongono musica strumentale come noi.

Nagash: Bene Harun, questa era l'ultima domanda, grazie per la tua disponibilità. C'è qualcosa che vorresti dire in chiusura?
Harun: Grazie a te ed a Metallized per l'intervista!



NagasH
Domenica 18 Novembre 2012, 10.48.34
3
Si, perdonate il refuso.
freedom
Domenica 18 Novembre 2012, 4.58.51
2
Ho ascoltato questo gruppo circa un mese fa' e mi avevano abbastanza colpito...comunque anch'io sapevo che i Gojira fossero di Bayonne.
Flag Of Hate
Sabato 17 Novembre 2012, 18.53.35
1
Ma i Gojira non sono mica nativi di Bayonne?
IMMAGINI
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Frammento dell'artwork di 'One Step Beyond'
ARTICOLI
17/11/2012
Intervista
STEP IN FLUID
Groovin' on the edge of sound
 
 
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