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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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ALESTORM + EX DEO + LAGERSTEIN - New Age Club, Roncade (TV), 22/03/2013
27/03/2013 (3301 letture)
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Una serata rocambolesca non può che cominciare in modo rocambolesco: dopo un'intera giornata di corse, con la fretta sempre a pungolare fastidiosamente e la continua impressione di aver dimenticato qualcosa, una folle volata (con il timore di arrivare in ritardo) conclude la sequenza di salti mortali e incastri millimetrici, portandomi alle 10 spaccate al New Age Club, con il fiatone e l'occhio che strabuzza da solo. Ma cosa c'è di meglio di un buon concerto per risollevare le sorti di una giornata? Tanto più se il bill si presenta vario e promette di accontentare sia chi è alla ricerca di potenza, che chi desidera divertirsi sulle note dei propri beniamini.
Al mio ingresso nel locale scorgo un nutrito gruppetto di persone nell'atrio, normalmente zona riservata al banco del merch e al guardaroba, tra cui un inquietante colosso in abito da bucaniere che scoprirò essere il bassista della band di apertura. Salita la scalinata per accedere all'area concerti, scopro che il locale è meno pieno di quanto in realtà sembri, perché la sala principale accoglie poche decine di persone prima dell'arrivo sul palco degli Ex Deo, ma potrebbe trattarsi di un malinteso. La locandina ufficiale non segnalava altre band di supporto, come nemmeno le informazioni reperibili nella rete, e probabilmente i partecipanti si aspettavano qualche ritardo di rito, tuttavia la scaletta viene rispettata con precisione: mancano cinque minuti alle dieci e i canadesi compiono gli ultimi dettagli del check prima di salire sul palco.
LAGERSTEIN Io invece, dovendo ancora fare la (dannata) tessera ARCI sono arrivata al locale una ventina di minuti prima di Giovanni, e mi trovo sul palco proprio gli individui di cui si parlava poco fa. Si tratta dei Lagerstein, band australiana che suona un rispettabilissimo e distinto drunken pirate metal e che sfoggia come simbolo un teschio e due beer bong incrociati. Purtroppo al mio arrivo il concerto è già iniziato, in anticipo rispetto all'orario di inizio indicato dal locale, che probabilmente calcolava i tempi a partire dalle due band principali. In ogni caso, la parte del pubblico giù presente in sala è sotto al palco e sembra gradire lo spettacolo. Musicalmente i Lagerstein assomigliano (ovviamente) agli Alestorm, ma con qualche influenza ska e blues che rende il tutto ancora più delirante. I testi sono molto raffinati (più o meno un fucking ogni due parole), così come l'apparenza, che va dal costume da semi-pirata del cantante (maglietta con simbolo della band più feluca) al cosplay dell'enorme bassista/seconda voce, vestito da Jack Sparrow che si è mangiato un altro Jack Sparrow. Complessivamente sono piuttosto divertenti e la gente risponde bene. Oltre a questo, credo di aver visto poche altre persone bere così tanto in una serata. Già sul palco ci danno dentro, tanto che al momento delle presentazioni finali si scolano una birra a testa in un sorso solo (tranne il doppio Jack che giustamente se ne scola due). Giù dal palco mantengono ritmi ancora più serrati, al punto che mi chiedo cosa avranno pensato quelli che sono arrivati tardi, trovandosi all'ingresso un gruppo di gente vestita da pirata che parlava inglese e beveva come se non ci fosse un domani.
EX DEO La scenografia dello stage è già allestita per l'esibizione degli Ex Deo: un enorme telone che rappresenta la cover di Caligvla e diversi stendardi della Legio XIII Gemina (una delle più valorose divisioni dell'esercito romano) rievocano la marzialità della proposta dei canadesi. Il quintetto sale sul palco agghindato Si comincia con I, Caligvla, primo singolo estratto dall'ultima fatica dei nostri: i suoni sono ben equilibrati e la band è rocciosa e precisa sul palco. Fin da subito Maurizio Iacono mette in mostra il proprio carisma, riuscendo a smuovere l'audience a suon di incitazioni e gesti e sfoderando un timbro vocale molto fedele alla performance su disco. Nonostante il comandante della legione sia molto più statico dei propri compagni, che posseggono una buona presenza scenica tra headbanging e scorribande da un lato all'altro del palco, riesce a raccogliere apprezzamento da parte del pubblico, parlando in italiano a più riprese e spronando le prime file a scatenarsi. Fa molto piacere sentire che un musicista dalle origini nostrane non rinnega il proprio sangue e, anzi, approfitta di queste occasioni per interagire fortemente con il pubblico e dare qualche spiegazione prima dei brani. L'esibizione è incentrata sulle tracce di Caligvla, vertendo in gran parte su mid tempos massicci e una forte componente epica, senza però dimenticare il debut, con The Final War (Battle Of Actium) e la titletrack di Romulus. Nel complesso la performance degli Ex Deo è valida e non manca di conquistare gli animi dei presenti grazie alla propria epicità. Sicuramente la dimensione live si addice più dell'ascolto su disco a questo tipo di proposta, grazie alle rimiche muscolari e al forte impatto visivo della band, riuscendo dal vivo ad integrare meglio la componente orchestrale che non finisce per sotterrare ogni strumento, piuttosto per fare da tappeto atmosferico. In definitiva pollice alto per Maurizio Iacono e soci, che escono vittoriosi dall'arena del New Age grazie al contatto con il pubblico e ad un calore del tutto italiano.
SETLIST EX DEO:
1. I, Caligvla 2. The Tiberius Cliff (Exile To Capri) 3. Pollice Verso (Damnatio Ad Bestia) 4. The Final War (Battle Of Actium) 5. Per Oculus Aquila 6. Romulus
ALESTORM Dopo l'infusione di adrenalina e di amor patrio gentilmente fornitaci dagli Ex Deo, ci pensano gli Alestorm a concludere l'esperienza terapeutica della serata riportandoci all'infanzia. Entrano in scena accompagnati da un incredibile medley tra il motivetto di Keelhauled e la colonna sonora del videogioco Monkey Island, in coordinato con il banner pixelloso che fa da scenografia. Il live comincia con The Quest, e all'inizio mantiene una parvenza di normalità: l'abbigliamento dei musicisti è inaspettatamente casual, la gente poga, e la band sul palco è piuttosto dinamica, con Chris (che imbraccia una keytar) e Daniel che corrono a lato del palco per fare gli assoli davanti alla gente... Ogni brano è introdotto con qualche battuta da Chris, tra le risate del pubblico. Le cose iniziano a degenerare sulle note di Nancy the Tavern Wench: il pubblico si inginocchia a terra e inizia a remare, con una coordinazione ed un intesa degna dei migliori marinai (vedere per credere - alla fine del report c'è il video della scena). Il tutto è guidato dal doppio Jack di prima, che ri-appare sul palco e da questo punto in poi non ne scende più: esaurito il suo compito da capo-voga, tira fuori da qualche parte un beer bong con cui cerca di ubriacare il chitarrista e dopo un po' anche uno sventurato del pubblico. Un altro momento topico avviene poco dopo: qualcuno lancia una piccola bandiera italiana a Chris, che per fare lo scemo fa finta di non sapere di che si tratta e cerca di usarla come mantello. Un ragazzo gli urla di mettersela nei capelli, lui prontamente esegue rinunciando così ad ogni parvenza di serietà (?) che poteva avere fino a quel momento. Il pubblico esulta e lui ride... aggiungendo un cordiale "I hate you all!". Il concerto si conclude alla grande con Rum, e con Chris che fa crowd-surfing fino al bar per scolarsene un bicchiere. Insomma, una risata dall'inizio alla fine. Difficile dire chi sia più buffone tra loro e i Trollfest. Musicalmente parlando, fila tutto abbastanza liscio: voce e chitarra svanivano un po' sotto il volume di tastiera e keytar, ma, sinceramente parlando, in quel momento mi stavo divertendo talmente tanto che la cosa era assolutamente secondaria. Certo, non tutti i loro brani dal vivo rendono allo stesso modo: Death Throes of the Terrorsquid, per dirne una, nonostante abbia quello scream che la rende interessante non riesce ad essere coinvolgente come Wenches and Mead o The Sunk'n Norwegian. In ogni caso, l'esperienza è stata assolutamente positiva, tanto che spero di rivederli presto da queste parti e che li consiglio anche a chi non va matto per i loro dischi. Ma soprattutto, li consiglio a chi ha avuto una brutta giornata: andate a vedere gli Alestorm e la vita vi sorriderà!
SETLIST ALESTORM:
1. The Quest 2. The Sunk'n Norwegian 3. Shipwrecked 4. Over the Seas 5. Midget Saw 6. Nancy the Tavern Wench 7. Pirate Song 8. Back Through Time 9. Wenches & Mead 10. Death Throes of the Terrorsquid 11. Keelhauled 12. Rumpelkombo 13. Set Sail and Conquer 14. Captain Morgan's Revenge 15. Rum
La serata si chiude con un'ultima birra ed un passaggio ai banchetti del merchandise. Tra le magliette degli Ex Deo con Obelix e quelle degli Alestorm con un Pokèmon ubriaco c'è l'imbarazzo della scelta. La sala è piena di gente che ha ancora voglia di fare casino, tra chi beve, chi ha già bevuto troppo e chi aprofitta dell'ambiente amichevole per fare quattro chiacchiere con gli Ex Deo. Tirando le somme, si è trattato di una serata davvero soddisfacente: le esibizioni sono state ottime, il locale perfettamente all'altezza (con l'unica pecca del qui pro quo sull'orario) e devo dire che la strana accoppiata Alestorm-Ex Deo ha dato buoni risultati (a riprova che l'omogeneità tra le proposte non è sempre necessaria perchè una serata funzioni, se non si sforano certi limiti). Decisamente da rifare!
Tutte le foto, eccetto quelle dei Lagerstein, a cura di Sarah Corami “Scontrosa Velenosa”
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6
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Bella recensione, condivido praticamente tutto! Però il numero di persone iniziali all'apparizione sul palco dei Lagerstein era più di qualche decina dai...saremo stati già intorno al centinaio. Invece sulla varietà del "merch" non sono d'accordo...sotto l' XL c'era pochissima scelta soprattutto per gli Ex Deo, molti si lamentavano di questo... |
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5
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cmq il panzone dei Lagerstein è l'indiscusso protagonista della serata, un autentico idolo |
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4
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Grande serata! Alestorm in forma che hanno dato il meglio del loro repertorio. A mio parere, Death Throes of the Terrorsquid è un esperimento riuscito, che dimostra come anche loro possano fare canzoni un po' più complesse. Piacevolmete sorpreso dagli Ex Deo (che conoscevo poco): grande show e grande disponibilità del cantante a parlare (in italiano XD) a fine concerto |
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3
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li vogliamo al fosch gli alestorm XD |
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2
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Quel panzone dei lagerstein a provato ad ubriacare anche me, è stata una bella esperienza hahah e poi mi hanno insegnato che in slang australiano chucky-cheese vuol dire panzona; un concerto fantastico! |
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1
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presente alla serata, a breve postero' pure il mio live report su [EDIT: niente link su Metallized]. Che dire, simpatici i Lagerstein cosi' come gli Alestorm, ma a mio avviso i veri vincitori della serata sono stati gli Ex Deo: show davvero grande!!! |
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