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26/04/25
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NERVE + NO MAN EYES - L'Angelo Azzurro Club, Genova, 21/06/2013
25/06/2013 (2544 letture)
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Come iniziare meglio un lungo week end (complice anche il lunedì di festa per il santo patrono di Genova) se non con un concerto? L'occasione capitata venerdì 21 giugno all'Angelo Azzurro di Sestri Ponente era sicuramente da cogliere al volo, con due gruppi genovesi che presentavano le loro ultime fatiche al pubblico, in particolare i Nerve il cui nuovo disco è stato pubblicato in formato digitale in giornata. Arrivato (stranamente, per i miei standard) in anticipo al locale ho l'occasione di scambiare due parole all'esterno con alcuni amici e di notare diverse facce conosciute; d'altra parte Genova è questa.
NO MAN EYES Sono circa le 23 quando salgono sul palco i No Man Eyes, formazione il cui esordio Hollow Man è stato pubblicato il 10 giugno dalla Mighty Music. C'è da dire che il gruppo è sì al debutto, ma non si tratta di musicisti alle prime armi. Dopo il breve intro registrato Strive, la band attacca subito con la titletrack dell'album, della quale è stato anche girato un video. La resa della chitarra non è propriamente ottimale almeno all'inizio, mentre il basso è ben in evidenza. I No Man Eyes propongono un heavy/power sicuramente ben suonato e potente, con interessanti fraseggi chitarristici che richiamano al lavoro di Jeff Loomis ed bel lavoro solistico. Ovviamente le tracce sono praticamente tutte estratte dal debutto, tra le quali si distinguono per dinamismo Costantinopolis ed Isolation grazie al suo chorus. A rimpinguare la scaletta sono state inserite anche due cover, Rising Force di Yngwie Malmsteen e Tornado Of Souls dei Megadeth e durante quest'ultima il pensiero è tornato al Sonisphere ed a quanto è pesata l'assenza di una traccia così nella scaletta dei Megadeth. La chiusura è poi affidata a Mistery Of Life e mentre l'outro Revelation suona dalle casse la band saluta e ringrazia. Una buona prova quella dei No Man Eyes che sicuramente non inventano niente ma lo fanno bene, d'altra parte il genere non chiede particolari evoluzioni ma solamente dei brani tirati e buone melodie, cosa che ho potuto riscontrare.
SETLIST NO MAN EYES 1. Hollow Man 2. Costantinopolis 3. Isolation 4. Silent Weapons For Quiet Wars 5. Forsaken By The Light 6. Until The End 7. Rock And Roll 8. Rising Force (Yngwie Malmsteen cover) 9. Tornado Of Souls (Megadeth cover) 10. Mystery Of Life
NERVE Dopo un breve cambio di palco (con conseguente boccata d'aria) tocca ai Nerve salire sul palco. Finalmente ho l'occasione di poter ascoltare dal vivo i brani di Fracture, il terzo disco della band genovese del quale ho recentemente fatto lo studio report con annessa intervista. I Nerve attaccano subito con la traccia di apertura dell'album, Antichrist, brano tirato, la cui resa però è leggermente inficiata dai suoni di chitarra non proprio ottimali, ma che miglioreranno subito con il secondo pezzo, Zero. Come avevo già intuito durante l'ascolto in anteprima, i brani di Fracture sono molto adatti alla riproposizione dal vivo e vengono suonati in maniera addirittura più furiosa che su disco. Ottimo anche l'impatto del nuovo batterista, Fabio Triggiani (Detestor, Spite Extreme Wing, Abysmal Grief), subito a suo agio nonostante sia da poco entrato nel gruppo e questo sia il suo secondo show con la band. Il gruppo si è presentato sul palco con il volto leggermente pittato, come fatto nel teaser diffuso di recente ed ha inoltre piazzato alcuni ventilatori (mimetizzati) sul palco, un po' per effetto scenico, un po' per sfuggire all'afa. La scaletta comprende anche alcuni brani dei lavori precedenti dei Nerve, My Inferno e Black Fades, tra i migliori estratti da Hate Parade che non sfigurano sicuramente nel nuovo corso della band. In occasione poi della strumentale Al-Dajjal (utile anche per far rifiatare il cantante Fabio Palombi) c'è anche la possibilità di far salire sul palco un ospite, Leandro Scotto dei Synodik, altro gruppo genovese che ho avuto di vedere a maggio in occasione del Breeding Death Fest di maggio. La traccia sull'album non sarebbe altro che un breve intro strumentale, ma qui viene allungata come potente strumentale, sfruttando le capacità sia di Ermal Zaka che dell'ospite, il quale rimane sul palco anche per la successiva 3 Seconds Of Madness, unico estratto dall'esordio Getting Nervous, purtroppo danneggiata da alcuni problemi con le casse del lato destro. Per la fine viene tenuto il meglio un trittico di pezzi che fanno dei cori il punto di forza, Shelter, Fracture e Scream. Purtroppo l'esecuzione della titletrack dell'ultimo disco non è stata perfetta e ci sono state delle imperfezioni ammesse dalla band stessa in separata sede, ma d'altra parte anche questo è il live. Dopo aver abbandonato il palco per un paio di minuti, i Nerve rientrano per l'ultimo brano, The Threat, durante il quale si scatena il primo ed unico pogo della serata.
Un prova convincente e tirata quella dei Nerve, i quali forse necessitano di ancora un pochino di rodaggio live dati i cambiamenti in line-up per evitare alcune imprecisioni dovute alla foga dell'esecuzione. Il tempo e le capacità ci sono.
SETLIST NERVE 1. Antichrist 2. Zero 3. My Inferno 4. Black Fades 5. The Sequence 6. Al-Dajjal 7. 3 Seconds Of Madness 8. Shelter 9. Fracture 10. Scream 11. The Threat
Una buona serata dunque, con musica e prezzo accessibile a tutti (5 euro consumazione compresa, siamo sempre a Genova, belin!) e con una buona presenza di pubblico. Unico neo il classico problema della grancassa nei locali, a volte sin troppo predominante rispetto al resto, ma che comunque non ha influito in maniera pesante sulla resa. Gradirei, infine, sottolineare la presenza di diversi musicisti di band underground genovesi tra il pubblico, cosa fondamentale per la creazione di una scena. Sono un illuso? Forse sì, ma io ci spero ancora.
Tutte le foto a cura di Nicola Giordanella
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