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26/04/25
HEAVY LUNGS + LA CRISI + IRMA
BLOOM- MEZZAGO (MB)
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ONSLAUGHT + DEATH MECHANISM + TORMENT + BARBARIAN + SATANIKA + GUEST - Traffic Club, Roma, 11/04/2014
18/04/2014 (2917 letture)
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Il Thrash Against the Cross Fest è un festival thrash metal alla sua prima edizione, organizzato dalla ormai consolidata Italian Thrash Attack ed ospitato dall’attivissimo locale romano Traffic Club. Un festival che ha visto un livello altissimo di tutte le band partecipanti, quindi facciamo i nostri complimenti all’organizzazione che è riuscita a creare una serata di ottima qualità e perfettamente assortita. Una lunga serie di peripezie ci permette di arrivare al traffic solamente alle 20:30, per cui ci scusiamo con i primi due gruppi, AMRAAM ed Enforces, per non aver potuto assistere alla loro performance. Come sempre in questi festival la stragrande maggioranza del pubblico si è affacciata solo in prossimità degli headliner Onslaught, un vero peccato perché tutte le band presenti avrebbero meritato senza dubbio una presenza più nutrita. Ma ora addentriamoci nel live...
SATANIKA Quando entriamo nella sala del Traffic hanno appena iniziato la loro esibizione i Satanika, che guidati dal singer Cris ci propongono una carrellata di pezzi in puro stile thrash/black. La band ha di recente distribuito l'ultimo lavoro Nightmare, che conserva l'impatto truculento ed old school a cui eravamo stati abituati con i precedenti full length. In parte penalizzati da un'acustica che purtroppo non ha reso loro giustizia, il gruppo riesce comunque a portare a termine la prova con decisione, inondandoci con una pioggia di riff thrashosi e velocissimi e percorrendo una scaletta che vede tra i pezzi principali Steel Aggressor, che nella versione originale vede la partecipazione alle vocals di Martin Missy degli ottimi Protector, e l'oramai consolidata hit Sodomize The Nun, che è anche uno dei primi brani che ho ascoltato del loro repertorio.
BARBARIAN La band fiorentina sale sul palco per presentare il secondo disco intitolato Faith Extinguisher. Il power trio ci colpisce immediatamente per la grandissima dose di violenza e aggressività che riesce a sprigionare. Il concerto sarà infarcito di brani molto veloci e conditi da un suond generale che rimanda alla band svizzera Hellhammer, e verrà proposto un prodotto finale ampiamente godibile. Da lodare particolarmente la precisione ritmica, ingrediente fondamentale per avere una “botta” di quel genere. Non proporranno nulla di veramente nuovo, ma quello che tirano fuori è uno speed/thrash di altissima qualità, crudo, violento e cattivo.
TORMENT Si prosegue con i milanesi Torment, che per la prima volta si spingono fino in Capitale per proporre il loro thrash marcatamente ispirato a gruppi come Slayer e Destruction. E' proprio da loro che la band è, infatti, partita fin dagli esordi nel 2002: nati come un gruppo di cover, i Torment hanno successivamente iniziato a proporre pezzi personali con Suffocated Dreams, full length di debutto uscito nel 2007. L'esibizione è densa e ci regala una più corposa partecipazione anche da parte del pubblico presente, che nel frattempo si è fortunatamente infoltito, pur non soddisfacendo a pieno le aspettative in termini numerici. I lombardi attingeranno in gran parte dai pezzi estratti dal loro ultimo The Damage Is Done, dimostrando un'estrema precisione nell'esecuzione e schiaffeggiandoci con una sezione ritmica picchiaduro che ci permetterà di cimentarci in un headbanging senza sosta. Senza dubbio la band-rivelazione di questa serata, che ha lasciato estremamente soddisfatti i molti che ancora non li avevano mai ascoltati. Speriamo di rivederli di nuovo da queste parti.
DEATH MECHANISM Giunge ora il momento dei thrasher veneti. Attivi ormai da più di un decennio propongono un thrash metal direttamente riconducibile allo stampo Kreator. Questo aspetto è senz’altro accentuato dalla grandissima somiglianza del chitarrista/vocalist Pozza con il leader della band tedesca Mille Petrozza. Trio di una potenza incredibile, dalla grande preparazione tecnica e un suono che colpisce l’ascoltatore come una martellata. Ottima anche la presenza sul palco, con un tentativo vano di coinvolgere un pubblico stranamente statico. In quasi un’ora di concerto hanno ripercorso un po’ tutto il repertorio contenuto nelle loro tre release. Per loro parliamo di una interpretazione magistrale, perfetti da ogni punto di vista. Anche nel loro caso non rimaniamo stupiti per l’originalità, ma per quanto non nuovo quello che fanno è di altissimo livello. ONSLAUGHT Ancora intontiti dalla bravura dei Death Mechanism, che è sempre un piacere rivedere dal vivo e che questa sera si arrogano di diritto di essere la band migliore del Thrash Against the Cross Fest, nonché la migliore e più interessate realtà thrash metal che attualmente abbiamo in circolazione, ci apprestiamo ad accogliere on stage gli Onslaught. Gli inglesi, che a settembre dello scorso anno hanno fatto uscire l'ultima release VI, hanno scatenato non poche polemiche per la piega più catchy e statica degli ultimi lavori, specie in quella fetta di sostenitori che resta tutt'ora legata alle esperienze più old school della band. Tuttavia, quando Sy Keeler e soci iniziano il loro concerto ci regaleranno un'esibizione molto coinvolgente, che vedrà un parterre finalmente più partecipe e reattivo. Si inizia con Chaos is King, estratto proprio del full length del 2013, e verremo sottoposti ad un continuo salto tra pezzi attinti dal presente e dal passato, che renderà la performance molto varia ed eterogenea, permettendo di toccare in sostanza tutti principali pezzi della discografia. Si passerà, dunque, da Let There Be Death a Sound of Violence, compiendo in pochi minuti un salto temporale di circa 25 anni, una scelta che verrà ripetuta in tutta la scaletta e che si rivelerà vincente perché ha in parte attutito la differenza tra il vecchio ed il nuovo repertorio. I pezzi nuovi non conservano lo stesso mordente che gli Onslaught ci avevano regalato con l'irripetibile doppietta rappresentata da Power from Hell e The Force, ma senza fare troppo i nostalgici c'è da ammettere in maniera oggettiva come dal vivo rendano decisamente meglio, risultando divertenti e goderecci, in particolare il singolo 66 'Fucking' 6.
Il pogo nel frattempo si fa sempre più insistente e gli Onslaught, nell'incitarci dal palco, trovano anche il tempo per ringraziarci e dimostrare tutta la loro felicità nell'essere presenti questa sera a Roma. Ci avviamo verso la conclusione di questa serata, ma sono proprio le battute finali a regalarci la maggiore scarica di adrenalina, con un encore sancito dalla doppietta Power from Hell/Thermonuclear Devastation, che spazza via gli ultimi minuti rimasti. Una chiusura da urlo. Nonostante, come già precisato, ci sia stata una notevole differenza di impatto in base al periodo cronologico da cui venivano di volta in volta estratti i brani, gli Onslaught si sono confermati un'ottima band dal vivo, lasciandomi e lasciandoci tutti pienamente soddisfatti.
SETLIST ONSLAUGHT 1. Chaos is King 2. Killing Peace 3. Let There Be Death 4. Sound of Violence 5. Angels of Death 6. Destroyer of the Worlds 7. Metal Forces 8. Fight With the Beast 9. 66 'Fucking' 6 10. Flame of Antichrist 11. Burn 12. Shellshock 13. Born of War
--- Encore --- 14. Power from Hell 15. Thermonuclear Devastation
Introduzione, Barbarian e Death Mechanism a cura di Francesco Lariccia "precision88". Satanika, Torment e Onslaught a cura di Selenia "Stjärna" Marinelli. Tutte le foto sono a cura di Francesco Lariccia "precision88".
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@Forbiddenevil @AL: prima avevamo pubblicato la scaletta sbagliata e ci scusiamo grazie per la segnalazione! |
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@AL: dove hai letto che gli ONSLAUGHT abbiano fatto la cover degli Slayer? Io ero a Torino, gran concerto e loro davvero simpatici e disponibili!! Grandi ONSLAUGHT |
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scusate ma siete sicuri che abbiano suonato la cover degli slayer? perchè Angels of death (con la s) è un pezzo degli Onslaught... |
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presente a brescia. diversi i gruppi spalla a parte i Torment ma serata ottima veramente! devo dire che la voce dei Torment non mi ha preso molto mentre musicalmente molto molto bravi. per gli Onslaught.. beh sono la sintesi del thrash che piace a me! Born of War e 66 Fucking 6 devastanti!! |
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è porca mignotta non ho potuto esserci per vari problemi ricordo però di aver visto i satanika live un paio di anni fa al quel buchetto del dissesto musicale di spalla ai grandi fingernails e poi anche i Death mechanism sempre anni fa al jailbreak di spalla ai destruction, erano veramente pesanti e veloci in pieno stile kreator. quanto avrei voluto cantare thermonuclear devastation cazzo!! |
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